SUBBUTEO

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Il Subbuteo venne inventato negli anni '40 da un ornitologo inglese, Peter Adolph, con l'intento di creare una replica in miniatura del gioco del calcio. Il gioco, nella sua composizione minima, è formato da un panno di tessuto di colore verde su cui è riprodotto in scala il tracciato di un vero campo da calcio, due squadre di dieci miniature con sembianza umana dotate di base di appoggio semisferica più un portiere fissato ad una asticciola, due porte, ed una pallina di proporzioni sovradimensionate rispetto agli altri oggetti. Le miniature vengono colpite dai giocatori "a punta di dito" e così sospinte verso la palla. Le regole ricalcano, con i dovuti adattamenti, quelle del vero gioco del calcio: rimesse laterali, calci di punizione e di rigore, fuorigioco e calcio d'angolo.

Uno degli aspetti più avvincenti è che non esistono schemi preordinati o vincoli meccanici di alcuna sorta, quindi ogni giocatore è libero di disporre e muovere le proprie miniature sul campo di gioco come ritiene più opportuno.
Inizialmente le miniature erano figure bidimensionali disegnate su del cartoncino ed inserite su di una base semisferica. Questa versione, conosciuta come "flats" venne soppiantata negli anni sessanta dall'introduzione di miniature tridimensionali realizzate in plastica e con un peso all'interno della base che conferiva maggiore stabilità e precisione di gioco. Di questo tipo di miniature si susseguirono negli anni diverse versioni. Le prime a comparire sul mercato erano composte da una figura di calciatore che costituiva un unico corpo con un piedistallo di forma circolare che a sua volta veniva incastrato nella base di gioco. Successivamente vennero prodotte delle miniature composte di tre parti: la base di gioco, il dischetto dotato di una fenditura trasversale, e la figura di calciatore con i piedi che terminavano su di una barretta che serviva ad incastrarla sul dischetto. Questa sicuramente è stata la più diffusa ed anche la più bella tra i tipi di miniatura prodotti dalla Subbuteo, inoltre, la qualità di gioco che si riusciva a raggiungere era di buon livello; purtroppo la produzione cessò all'inizio degli anni ottanta quando iniziò il lento declino della diffusione del gioco.

Negli anni seguenti si verificò un progressivo peggioramento della qualità delle miniature prodotte: se da un lato il nuovo tipo di figura, dotata di un perno centrale al posto della classica barretta, rendeva più difficile la rottura della miniatura, dall'altro le basi di appoggio diventavano sempre più tondeggianti ed irregolari non consentendo così una resa agonistica accettabile.

E' proprio per questi motivi che iniziarono a comparire miniature prodotte in maniera semi-artigianale da alcuni appassionati. La federazione internazionale F.I.S.T.F. stabilì i vincoli di dimensione e peso a cui le miniature dovevano sottostare per poter essere utilizzate nei tornei ufficiali. Cominciò così la distinzione tra il Subbuteo ed il Calcio Tavolo.
La multinazionale Hasbro, che nel frattempo aveva rilevato la Waddington come produttrice del Subbuteo, nel frattempo introdusse un nuovo tipo di miniatura più vicina come caratteristiche a quelle professionali; la figura rimaneva quella classica con il perno centrale, ma la base di gioco era completamente ridisegnata ed era formata da un unico pezzo di plastica piena senza nessun peso all'interno. La parte a contatto con il campo di gioco è notevolmente più ampia di quella delle versioni precedenti e consente una maggiore scorrevolezza a scapito però della possibiltà di praticare il gioco di effetto.

Cliccando su POSTER potrete vedere le foto dei vari tipi di miniature realizzate per il Subbuteo.

Un po’ di storia più in dettaglio.

Si pensa che Peter Adolph abbia avuto l’idea del subbuteo da un vecchio gioco anni 20-30 chiamato New Footy. Lo modificò e creò il nuovo gioco chiamandolo col nome latino di un uccello la cui testa poi negli anni 70 diventò un simbolo del gioco Subbuteo.

La prima scatola fu venduta solo per posta o in particolari occasioni. Era composta da due squadre con giocatori di carta su piccole basi di plastica. Le porte erano fatte con un filo di metallo e le reti di carta. Non c’era il campo ma nella confezione era stato inserito un pezzo di gesso. Un particolare della confezione degli anni 40 è che nelle istruzioni la linea di tiro veniva data come semicircolare.

Le squadre di carta furono modificate subito in carta pressata per renderle più resistenti e già nel 1949-50 le figure divennero di plastica celluloide (flat). Una squadra di celluloide (Set O) costava più di due volte quella di due squadre di carta (Set G). Per questo i due tipi di squadre coesistevano nello stesso periodo.

Il catalogo 49-50 cominciò a mostrare una serie di accessori che vennero classificati con le lettere che andavano da A-Z. C’erano alcune invenzioni come le bandierine con basi di metallo che andavano sotto il campo e la bandiera che lo attraversava; un materiale per le porte che faceva restare la palla nella rete anche dopo forti tiri, ecc.

Dal 1953 ci furono 3 edizioni con tre differenti costi: la versione base chiamata Popular Assembly Outfit; la versione media chiamata Combination Set con giocatori di celluloide e le porte Deluxe; la versione top chiamata Super Assembled che aveva anche il campo. La serie di squadre aumentò e furono aggiunti altri accessori come il tabellone segnapunti di carta e come le palline piccole.

Nel 1953 entrarono in catalogo anche alcuni giochi diversi dal calcio quali il Cricket, con figure che erano simili alle flat del calcio con un differente disegno. Il gioco ebbe molto successo e fu trasferito nella versione in scala OO del 1960; Fivesides, il calcio a 5 con una pallina molto piccola e senza portieri. Il campo era la metà con area di rigore circolare; Rugby; Speedway, con figure che ancora ricordano le flat del calcio ma poste in grandi basi. C’erano un corridore, un tubicino di plastica ed una pallina. Si metteva il tubicino dietro al corridore e su faceva scorrere la pallina nel tubo in modo che questa andasse a colpire il corridore facendolo muovere.

All’inizio degli anni 60 Subbuteo cominciò a produrre le leggendarie figure tridimensionali "OO scale". Alle nuove edizioni fu dato il nome di "Continental Type" e agli accessori la nuova sigla che partiva da C100.

Le prime squadre in scala OO erano differenti da quelle successive. Avevano una base più grande di quella delle flat ed erano divise in due parti: Base + dischetto superiore che potevano essere colorati diversamente. Le nuove figure erano molto più stabili e con una maggiore superficie che colpiva la palla. Col peso della figura il tiro era devastante. Verso la fine degli anni 60 fu prodotta la più famosa miniatura, conosciuta da tutti come "Heavyweight". Il realizzatore fu Charles Stadden famoso anche per altre creazioni come il Meccano. Per il Subbuteo creò le figure del cricket, gli spettatori, le prime tre coppe (Rimet, European e FA CUP). Le squadre erano assemblate e pitturate a mano.

Queste nuove figure erano molto più attraenti ed infatti questo è stato il periodo che fece decollare il Subbuteo. Le squadre ora venivano vendute in belle scatole nei migliori negozi del paese. I primi accessori della serie Continental (riflettori, fotografi, Torre TV, transenna rossa) cominciarono ad attirare i fans di altri modelli in scala quali erano i trenini elettrici o soldatini.

Col succeso di queste nuove figure furono rilanciati anche il cricket ed il rugby. Dapprima entrò in scena il cricket intorno al 1966, basato su quella del 1950 e furono aggiunti anche alcuni accessori. Il rugby fu prodotto nel 1969 più simile al calcio, con i palloni ovali e le miniature inizialmente di una forma denominata "Chunky" con un incavo nella base per trattenere la palla durante le rimesse laterali. Più tardi furono usate le stesse miniature Heavyweight del calcio. Furono realizzati alcuni simpatici accessori come la testuggine per le mischie, il calciatore, ed una serie di 25 squadre che diventò di 37 nel 1978.

Col 1970 il Subbuteo si espanse in tutto il continente e cominciarono anche i tornei. Il primo ebbe luogo nell’agosto del 1970 a Londra chiamato "First International Table Soccer Tournament" con la partecipazione di 13 paesi (mancava l’Italia). Vinse la Germania Ovest. La successiva Coppa del Mondo si svolse a Monaco 1974 e vinse l’Olanda sull’Inghilterra. Con questa manifestazione fu prodotta la Edizione Munich (molto rara da trovare) e la canzone Subbuteo World Cup (C136).

La lista delle squadre andava man mano aumentando. Nel 1971 era di 81 squadre, nel 1973-74 arrivò a 175 squadre fino a toccare le 322 squadre nel 1978. Anche gli accessori erano in continua espansione. Nel 1970 le transenne divennero verdi, i riflettori quelli classici bianchi nel 1971. Nel 1972 entrarono in scena le bandierine arancioni e le porte World Cup. Nel 1972-73 i calciatori per le rimesse laterali e corner. Nel 1977 arrivò la prima tribuna a due piani insieme a quelle basse ed alle curve a produrre lo stadio vero e proprio. Nel 1979 il tabellone segnapunti divenne del tipo moderno nero disegnato per poterlo mettere dietro la tribuna.

Le edizioni più grandi del periodo anni 70 iniziarono con la mitica World Cup Edition di due piani, sostituita dalla Munich Edition e nel 1977-78 dalla Stadium Edition addirittura di tre piani.

A livello di miniature nel 1977 le Heavyweight furono sostituite (in parte affiancate) dalle famigerate Zombie che potevano essere assemblate da macchine. Infatti il gioco era diventato talmente popolare che era diventato difficile poterle disegnare a mano. Per gli amanti delle heavyweight questo fu decisamente un passo indietro. Infatti queste figure non sono mai piaciute soprattutto agli italiani che cominciarono a fare le loro Heavyweight.

Con l’inizio degli anni 80 ci fu un intenso movimento con le scatole che furono ridisegnate e entrarono in catalogo nuovi accessori. Le figure zombie furono sostituite dalle Lightweight con un piolino che le incastrava nelle basi ed una posizione che le rendevano più movimentate rispetto agli zombi. Queste figure, introdotte nel catalogo 1981, sono rimaste fino al recente periodo. Inoltre nel catalogo furono aggiunti due nuovi giochi: Hockey e Sport Billy, senza, peraltro, molta fortuna. Ci fu l’inserimento del mitico campo Astropitch, mentre il classico campo delle scatole veniva sostituito da un altro in nylon che pure rappresentò un passetto indietro. Infatti, se si voleva giocare seriamente occorreva assolutamente prendere un costoso Astropitch. Comunque il catalogo 1982 fu certamente quello più ricco. Si cercò anche il mercato americano con l’introduzione di squadre nella NASL e una versione Indoor, che pur non avendo la classe del Football Express , fu comunque un simpatico prodotto. La versione top del periodo 1982 fu la World of Sport Compendium in cinque piani contenente il calcio versione Stadium, il cricket ed il rugby. Fu prodotta molto poco. Importante nel periodo fu la partenza da Kent e l’arrivo al Castle Gate, Outen, Leeds. Il nome della compagnia cambiò da "Subbuteo Sports Games Ltd" a "Subbuteo Sports Games, A Waddington Games Ltd company".

Con questo periodo cominciò il declino. Gli altri sport non vennero più prodotti. La lista degli accessori cambiò numero: da C100 diventò 61xxx. Si persero molte interessanti oggetti come la maggior parte delle coppe. Rimasero solo la FA e la European Cup. Le figure intorno al campo furono combinate insieme in vari tipi di scatole. Il numero di squadre diminuì fortemente ed anche le edizioni: rimasero la Club Edition e la World Cup 1986 Edition. Waddington introdusse la nuova tribuna a due piani dal look più moderno e cambiò il colore delle altre in grigio. Nel 1991 cambiò anche la forma dei riflettori con l’introduzione di quelli a colonna greca. Le scatole cambiavano man mano e vennero introdotte a seconda del periodo quelle di Italia 90, di USA 94, di Euro 96 e poi alcune legate alla Premiere League.

Nella metà degli anni 90 i diritti furono acquistati dalla Hasbro. Non furono più prodotti le tribune, i riflettori e gli Astropitch. Il numero di squadre calò enormemente. Nel frattempo alcuni produttori cominciarono a creare nuovi tipi di basi definiti più professionali con maggiore ampiezza della zona a contatto col campo in modo da essere più stabili. Si cominciarono ad usare anche alcuni prodotti per renderle più scivolose. La hasbro con le sue miniature cercò di adeguarsi creando basi più basse e larghe e tutte di un solo pezzo e di un solo colore. Le scatole furono ridisegnate.

Nel 1999 la Hasbro decise di cancellare la produzione Subbuteo. Questa decisione ebbe molto risalto ed accolta con molta tristezza. Una ultima speranza per il gioco fu data dalla ditta Parodi che acquistò temporaneamente i diritti per la produzione. La Parodi è stata la ditta importatrice per l’Italia del gioco nel 1970 e che all’inizio del 1990 iniziò a produrre un gioco parallelo denominato Zeugo. Parodi propose una nuova serie di basi e di squadre, ritornò all’Astropitch, fece nuove porte ed anche nuove transenne. Ma anche la hasbro pensò al rilancio del gioco e non rinnovò la licenza a Parodi. Così nel 2005 la Hasbro ha realizzato la versione denominata "foto-realistica" col ritorno a miniature tipo flat con disegnati i calciatori dei vari club di calcio. Il risultato è stato la realizzazione di una schifezza ingiocabile ed assurda.

Oggi, chi vuole comprare una squadra con cui poter giocare deve rivolgersi solo ai produttori di basi denominate "professionali", quali sono Profibase, Astrobase, Extreme Works. Il costo di queste basi sono abbastanza notevoli, ma esistono anche alcune produzioni più economiche che si avvicinano comunque alle altre quali le Spacchiobase e le recenti Zeugo 2006. Le miniature degli anni 70 rimangono quelle più belle ma si trovano solo sul mercato dell’usato. I produttori prima descritti hanno comunque in catalogo miniature molto simili alle Heavyweight, ma rimane sempre un mercato ristretto visto che non si possono trovare nei normali negozi.

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