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Pagina a cura di....... Nazzareno Tassone

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Se volete parlare con Nazzareno...
Nazzareno Tassone, Rappresentante ISUAlternativa Democratica
Cell.: 347/0575530
mail: s767855@students.uni-bocconi.it

Aumentiamo le fasce: la nostra proposta

A Giugno abbiamo presentato al Magnifico rettore e al consigliere delegato Pavese il documento seguente nel quale proponiamo di aumentare il numero delle fasce da 6 a 8, introducendo una fascia tra la prima e la seconda (per mitigare il salto di fascia) e ridurre il peso delle tasse universitarie specialmente verso le fasce più deboli. Questo documento è stato firmato anche da Obiettivo Studenti, mentre B.Lab-Alleanza Liberale non ha fatto altrettanto. A voi il giudizio!

"A seguito della presentazione da parte dell'Università del prospetto di tasse e contributi per l'anno accademico 2001-2002, gli studenti, preoccupati dalle tendenze degli ultimi anni, chiedono un confronto sul tema al fine di giungere ad una modifica dell'assetto finora proposto.

Come si ricorderà, i rappresentanti degli studenti espressero contrarietà alla modifica del sistema delle fasce di reddito, che ha portato due anni fa all'introduzione delle sei fasce in sostituzione delle dodici che caratterizzavano il precedente sistema.

La struttura a sei fasce riduce le possibilità di differenziazione dell'impegno economico delle famiglie a seconda del reddito e porta ad alcuni elementi di forte penalizzazione dei redditi medio-bassi.

Tale situazione tende endemicamente ad inasprirsi, in seguito ai periodici aumenti dei contributi. L'ultimo di essi, proposto per il 2001-2002, nel prevedere un aumento del carico dei contributi pari al 5,2% rispetto al presente anno accademico, non può che acuire detta penalizzazione.

La struttura di contributi proposta porta a colpire i redditi delle prime quattro fasce con un livello di contribuzione pari a circa il 10% del reddito familiare lordo. Nel caso di famiglie con redditi medio-bassi, tale situazione comporta una importante riduzione del reddito necessario. Ciò ha un effetto meritevole di attenta considerazione: scoraggia, e in alcuni casi impedisce, l'accesso a questa Università agli studenti provenienti dalle famiglie in questione.

Questo è inaccettabile non soltanto per ragioni di equità, che pure si vorrebbero rispettate da un'Università, ente di diritto pubblico caratterizzato da un rigoroso impegno nel settore della cultura, ma anche per ragioni di opportunità che prescindono da valutazioni morali.

Infatti, la situazione che si prospetta disincentiva la domanda di ammissione da parte di alcuni ceti che difficilmente potrebbero sostenere i costi di iscrizione; la riduzione del numero di domande di ammissione rende meno efficace, e in parte vanifica, la selezione sul merito che la Bocconi vanta di effettuare mediante il test ed il curriculum scolastico.

Per ovviare a questa grave prospettiva, chiediamo che il sistema delle sei fasce sia rivisto e modificato, sia per gli studenti del quadriennio con crediti, sia soprattutto per quelli del triennio che accederanno all'Università dal prossimo anno accademico.

Visto che finora non ci è stata data la possibilità di discutere i costi affrontati, né di partecipare alle scelte di investimento dell'Università, che ci vengono sempre presentate come un dato immodificabile, siamo in grado di proporre solo alcune linee generali di modifica, indispensabili per rendere l'attuale sistema di tasse e contributi consono alle caratteristiche della nostra Università.

Si tratta di modificazioni tutt'altro che ambiziose, a nostro avviso minime ed essenziali per ovviare, almeno in parte, ai problemi precedentemente sottolineati.

Una modifica preliminare alla determinazione dei diversi livelli di contributi è la revisione degli scaglioni di reddito, che andrebbero tutti adeguati verso l'alto.

Per esempio, se la prima fascia va da 0 a 51 milioni, auspichiamo che sia portata da 0 a 60 e così via per tutte le altre, fino all'ultima che, stando alla proposta dell'Università, vede un impegno di 14 milioni.

Riteniamo poi indispensabile inserire una fascia di reddito tra la prima e la seconda. Non può esservi un salto tra due e sei milioni di contributi in corrispondenza di redditi così bassi. Infatti, è in presenza di tali redditi che risulta di massima importanza l'esigenza di differenziare i contributi accademici a seconda delle possibilità economiche dello studente.

La diminuzione del gettito totale, conseguente alla realizzazione delle due precedenti proposte, può infine essere compensata dall'introduzione di una ulteriore fascia che colpisca i redditi più alti (superiori, ad esempio, ai 300 milioni) con un livello di contribuzione attorno ai 15 milioni, tasse di iscrizione e regionali comprese.

Sappiamo che si deve tenere conto anche dei vincoli verso l'alto, per non andare fuori mercato. Tuttavia, tra i criteri di scelta di un'università, un livello di contribuzione prossimo al 5% del reddito lordo, che non intacca in alcun modo il reddito necessario, assume una rilevanza decisamente inferiore rispetto alla qualità della formazione offerta.

Su queste proposte, volutamente generali, chiediamo di aprire un confronto con il Rettore e l'amministrazione. Chiediamo inoltre che in quella sede ci siano resi disponibili dati sui costi sopportati dall'Università, di modo che sia possibile valutarli serenamente ed eventualmente rivedere l'impegno economico su alcuni fronti. "

 

Operazione completata: Graduatorie Distinte

Ce l'abbiamo fatta!!!Sono state istituite graduatorie distinte per l'assegnazione delle borse di studio. Il Punto 2 del nostro programma ISU si è realizzato, grazie all'impegno del nostro rappresentante all'ISU Nazzareno Tassone. Ora ci saranno graduatorie separate per ogni anno.

PRIMA era così: 1° anno 250 2°-3°-4°-1°FC 450
mentre ORA: 1° anno 150 2° anno 120 3° anno 110 4° anno 100 1°FC 20

Il numero di borse di studio non è costante per anno; dato il diverso numero di iscritti ai vari anni sarà stato attuato un criterio proporzionale.

 

Diminuzione numero Borse di Studio

E' vero che le borse di studio diminuiranno? Se, infatti, si esegue una semplice sommatoria, dalle 700 di prima si è passati a 500. Ma questi dati sono relativi alla prima assegnazione. Sulla base di previsioni plausibili, l'ISU pensa di erogare in seconda assegnazione non più solo 100-150 come prima, ma ben 500. Le borse di studio totali quindi dovrebbero aumentare. Se ciò non avvenisse, saremo i primi a protestare!

 

Anno 2001-2002: aumenta la tassa regionale

L'Aumento della tassa regionale: l'anno prossimo dovrebbero aumentare da £ 170000 a 200000. In base ad una norma, tuttora in vigore, contenuta nella Finanziaria per il 1994 del Governo Ciampi, i fondi raccolti attraverso la tassa universitaria di cui sopra devono essere obbligatoriamente impiegati dalle Regioni per il finanziamento delle borse di studio. Nessun'altra destinazione è ammessa.
Inoltre gli idonei ISU, beneficiari della borsa e non, hanno tutti diritto alla restituzione della tassa in questione.
In conclusione: facendo qualche calcolo approssimativo, l'aumento di 30.000 lire consentirebbe di disporre di circa 6 miliardi in più per le borse di studio a livello regionale. Insomma, vale la pena sacrificare (peraltro solo per alcuni) la misera cifra di 30.000 lire per tutelare un numero significativo di studenti, pur riservandoci il diritto di vigilare che la destinazione sia rispettata.

Anno 2001-02: idonei non beneficiari non pagheranno più le tasse

Dall'anno accademico 2001-02 non solo gli idonei beneficiari ma anche gli idonei non beneficiari non pagheranno le tasse universitarie, permettendo di ridurre quindi il divario di trattamento esistente tra idonei beneficiari e non (anche un altro punto del nostro programma è stato realizzato).

 

L'errore della Regione Lombardia c'è costato caro...

La Regione ha ammesso l'errore!L'attuale assessore Guglielmo ha ammesso che la regione Lombardia ha investito poco in diritto allo studio e ha quindi ricevuto meno delle altre regioni, essendo la ripartizione del fondo integrativo (Nazionale) proporzionale a quanto hanno dato le regioni stesse.
Se la regione Lombardia di Formigoni in passato avesse incrementato i fondi per il diritto allo studio lo stato le avrebbe dato, per legge, una maggiore quota del fondo integrativo. Inoltre, sembra, che la Lombardia abbia commesso degli errori nella trasmissione dei dati al governo, ad esempio relativi al numero degli studenti idonei della regione stessa. L'assessore Guglielmo ha però garantito che tali errori non si ripeterà più.

 

Fascia unica: No Grazie!

Fascia Unica?????Ricordate il nostro NO ALLA FASCIA UNICA del primo punto del programma di Alternativa Democratica??? Ci giungono voci sempre più consistenti (da persone di spessore all'interno dell'Università) che questo sarà il destino del biennio del 3 + 2. Sembra che la strategia dell'Università miri a lasciare sei fasce per i primi tre anni del 3 + 2,
mentre il biennio sarà considerato come un master...... e quindi tutti pagano lo stesso!!!Noi siamo assolutamente contrari. Vi terremo informati quando si avranno degli sviluppi, visto che il problema non solo interesserà gli studenti dei prossimi anni, ma anche quelli che sono già iscritti e che vorranno ottenere la Nuova Laurea col 3 + 2.