Se per molti parlare in dialetto è cosa assai semplice, vi assicuro che provare a scriverlo è molto complicato. Mi sto avvalendo del "Vocabolario Genovese - Italiano" di Giovanni Casaccia edizione per "IL SECOLO XIX". Tuttavia ciò non vuol dire che non ci siano errori e per i quali mi scuso in anticipo. Anzi sarò molto grato a chi vorrà segnalarmeli con un messaggio oggetto Zeneise che potrete anche usare per inviarmi proverbi, modi di dire e/o altro di vostra conoscenza. Spero che questi detti siano a voi graditi. | ||
Zeneise | Italiano (traduzione letterale) | Significato |
Se ti monti chi ti veddi Zena. |
Se sali qui vedi Genova. |
Si dice facendo il gesto delle corna. Si dà questa risposta quando all'interlocutore viene posta un'affermazione o una richiesta e quest'ultimo vuole rispondere in maniera negativa. |
Dî röba da pëtenâ co-i sasci. |
Dire cose da pettinare con i sassi. |
Quando qualcuno dice delle cose tanto cattive da essere preso a sassate. |
Tre tasse o mortâ pin ghe n'è ancon in-to bolacchin. | Tre tazze il mortaio pieno ce n'è ancora in pentola. | Quando viene cucinato cibo in abbondanza. |
Tappo de scigoa. | Tappo di zufolo. | Dicesi di persona di statura bassa. |
Ciù lontan che zenâ da-e muïe. | Più lontano che gennaio dalle more. | Quando una persona vuol o meglio vorrebbe tenersi fuori da un'impresa o una faccenda oppure da un incontro (da gennaio al tempo delle more passano ben 8 mesi). |
Gh'ea ûnn-a votta ûnn-na crava; cun e corne a l'impastava, cun e sampe a mondava l'aggio cun o cû a grattava o formaggio. | C'era una volta una capra; con le corna impastava, con le zampe sbucciava l'aglio, con il sedere grattava il formaggio. | Breve filastrocca che si perde nella notte dei tempi. Era raccontata dai nonni ai bambini. |
A grazia de Sant'Andrea quella ca leva e forze ma a lascia l'idea. | La grazia di Sant'Andrea quella che leva le forze ma lascia l'idea. | Con il passare dell'età purtroppo vengono meno le forze (sessuali) ma resta aihmè l'idea... |
Pestâ l'aegua into mortâ. | Pestare l'acqua nel mortaio. | Provate a pestare l'acqua nel mortaio e vedrete cosa rimane! |
A Pasqueta mezz'ueta a San Bastian un'uoa e un baggio de can. | A l'Epifania mezz'ora scarsa a San Sebastiano un'ora e uno sbadiglio di cane. | Sono le giornate che si allungano dal 21 dicembre (solstizio d'inverno) fino al 20 di gennaio (San Sebastiano). |
Quande no tia i cavalli, tia i axi. | Quando i cavalli non tirano, tirano gli asini. | Quando mancano per un motivo o per l'altro gli elementi "migliori", tocca il lavoro ai subalterni che spesso lo svolgono ancora meglio e senza darsi troppe arie. |
U le comme un can du Leccia: u piggia da tutti e u dixe cu beccia! | E' come il cane di Leccia: lo prende (nel c...) da tutti e dice che fotte! | Persona che si da molte arie e importanza ma subisce da tutti. |