Eric Normand

"Songs Without Words"

Rubba Ducky Records (2004)

Rating:

Recensione di R. Guarnieri

Non me ne voglia il prode chitarrista americano, ma con tutti i cd di chitarra che escono al mondo è sempre piu' difficile trovare un prodotto che alzi notevolmente la media. Eric Normand suona la chitarra da quattordici anni e certamente possiede una tecnica non indifferente, ma evidenzia anche notevoli pecche nella scelta dei suoni e delle composizioni, queste ultime spesso imbrigliate in soluzioni che portano a dei veri e propri vicoli ciechi. E' un po' lo stesso rischio che si corre quando si ascoltano cd di chitarra strumentale, ricchi di buone intenzioni, ma anche fiacchi sotto il profilo compositivo.Se c'è poi una cosa che mi da' profondamente fastidio è ascoltare una chitarra fredda, con colori di suono sbiaditi, quasi fosse uno di quei strumenti che si acquistano con poco meno di cento euro. Ecco, il mio consiglio è quello di soffermarsi di piu' su questo difetto da correggere, in fondo poi, fra le righe, si legge un cd che avrebbe potuto meritare un voto piu' alto della striminzita sufficienza. Per gli aficionados piu' incalliti.