Vaniglia & Zenzero

 

Capitolo 1° Chi ben comincia….beato lui!

"Di questa storia non dirò tutto. Del resto non è neppure una storia, ma una serie, una rassegna di eventi molto banali, di casi, di coincidenze, come più o meno ne capitano sempre nella vita, e il cui unico significato è quello che io ho voluto dar loro. Mi atterrò a un certo filo, a un certo modo che hanno i fatti di verificarsi, a una certa atmosfera con cui si annunciano. I miei sentimenti, le mie idee e le mie convinzioni per quel che valgono, senza cercare né comprensione né giustificazioni"

La rilegatura di lusso, una edizione non economica, in evidenza un dipinto che sembra una fotografia di una donna un po’ triste, un po’ annoiata, semplicemente lontana che sorseggia un thé dentro un bistrot dalla accennata atmosfera vuota. Una vera femme francaise, a partire dall’espressione assorta nella tazza, al look retrau del cappotto verde bosco arricchito da un filo di pelliccia sia nei polsi che nel collo; un enorme cappello giallo dei tempi in cui sulle piste da ballo impazziva il Charleston le nasconde il caschetto alla maschietta. La mia notte con Maud. Fin dalle prime righe, di quella serie di racconti dedicati alla figura della donna, era riuscita a percepire il timbro scarno, quasi primitivo di uno dei più significativi registi che l’Europa aveva avuto nell’ultimo secolo. Lui non descriveva le cose, metteva in scena semplicemente le cose così come stanno, senza troppi giri di parole, presentando sentimenti e personaggi poco accennati ma veri. Come gli haiku scritti dai poeti orientali senza complicate architetture di parole né espressioni ricercate per stupire con il proprio acume, gli haiku di cui parlavano Ray e Japhy nel loro vagabondaggio disordinato ma sincero sulle tracce del Dharma, il fine ultimo dell’universo e della vita. Dopo aver sfogliato con un vago interesse Eric Rohmer, perse la sua attenzione su un ripiano sulla quale sfilavano libri di fotografia. Parigi + Klein, un insieme confuso di bianco e nero sulla povertà estetica africana, vecchi rugosi del Guatemala, poi ancora quelle foto che erano diventata nella mente di tutti dei classici, come la gonna bianca svolazzante di Marylin Monroe nel film Quando la moglie è in vacanza, il bacio passionale di un amore occasionale, colto sui boulevard di Parigi, quanta perdizione nella posizione di lei e quanta sfrontatezza da bulli di periferia in lui che le cinge il braccio in una morsa possessiva quanto evanescente… poi scatti che immortalano gli ambivalenti anni venti, tra Charleston e Stalin, musica jazz e Hitler; poi un balzo nei cinquanta ed ecco comparirgli sotto gli occhi una immagine che aveva fatto il giro del mondo, che aveva affascinato intere generazioni e sempre sarebbe rimasta nelle mente di ogni giovane abbastanza scontento da voler rivoluzionare il mondo: quella del Che. Barba incolta sul mento, capelli scompigliati, sigaro cubano in bocca e l’espressione un po’ crucciata di chi sa già che vincerà e di chi sa già che morirà. E pure un ritorno ai frenetici anni sessanta, anni in cui bastava un ideale per continuare a tirare avanti e Beatles e Rolling Stones e marijuana. Emozioni, pianti estetici e disperati, sorrisi falsi oppure veri, una sequenza di immagini disconnesse, flash di vita di qualche sconosciuto immortalati dai non colori di una pellicola. In biblioteca trovava sempre quell’indefinibile atmosfera distaccata da quello che veniva denominato il mondo vero, un coktails di odio, amore, ricordi, memorie che stagnava fra gli scaffali carichi di libri, alcuni mai letti probabilmente.

-Evvai ho trovato finalmente il libro che cercavo! Con questo li ho letti tutti!

-Sakuragi cosa fai? Dobbiamo finire di prendere appunti per la ricerca La figura della donna nell’iconografia Mediovale!

-Porka Acciuga non so quanto l’ho cercato Spotty va in vacanza!

Nel pomeriggio la scuola era sempre brulicante di studenti che si intrattenevano fra le rispettive attività sportive o artistiche, qualche paglia dei fancazzisti sul tetto dell’istituto, se ci scappava pure un tentativo di gancio alla più fica delle matricole che regolarmente andava a buca, e gli sfigati che non aveva nient’altro di peggio da fare che sorbirsi compiti di punizioni o assurde ricerche su qualche personaggio storico di cui non fregava una sega a nessuno ma…chissà perché piaceva tanto alle care mamme. I campionati sportivi erano alle porte, tutti gli atleti davano l’anima sul campo perché una cazzo di partita era molto più importante della salute e della scuola, ma qualcuno era costretto a rinchiudersi in biblio o sbavare di noia su un libro, poiché alla fine si va alle superiori anche per studiare. La biblio era il luogo X. Gran parte degli studenti doveva ancora capire a che servisse, visto che c’erano già i bar vicino all’istituto per fugare.

Un ragazzo abbastanza smarrito si era perduto fra gli scaffali traboccanti di libri vecchissimi e cercava invano di orientarsi. Come era finito lì? Cosa ci faceva? Doveva essere all’allenamento fra cinque minuti ma non trovava l’uscita.

I raggi di sole di un pallido metà Marzo gli si insinuavano fra i capelli nero petrolio percorrendogli i lineamenti perfetti. (Oh raga tutto quello che scriviamo è frutto delle anfetamine perciò se volete del romanticismo puro fatevi un Harmony con cioccolata calda n.b Frè)

-Accidenti com’è bello……deve avere un pakko enorme!

-Oh io gli voglio chiedere se posso fargli un pompino!

Una ragazza che dire….scema era poko, si alzò furente dalla posizione alla "Devo fare la cacca nella turka o cesso buco per terra", stringendo un libro al petto, per altro del tutto rispettabile (il petto si intende… per altro non viene assolutamente rispettata n.b Bonny), da 0-5 anni tanto cercato. Si rivolse indignata al massimo alle amiche:

- Oh ma siete sceme? È Spotty mica un attore porno!

-Taci! Non sai che figura…è appena passato Rukawa quel ficone! (Rukawa in biblioteca? Non è mica un racconto di fantascienza questo…n.b Bonny) Ti ha guardato con uno sguardo così….tagliente!

-Beh…probabilmente voleva leggerlo lui.

-Sei proprio una pirla Sakuragi non capisci un cazzo!

-Non arrivi al kilo. (Non so più che insulti usare……li abbiamo usati tutti in 10 righe….n.b Bonny)

-Ma dai che ci sarà mai in quel cadavere ambulante.

-è bellissimo!

-Ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!

-Sei venuta? Ti è piaciuto? Vuoi una sigaretta? È stato bravo? Secondo me per niente, anzi sono sicura che a letto fa schifo e si addormenta a metà.

-Per me invece ce l’ha come il naso di pinokkio.- sospirò una studentessa con le mani congiunte. Preghiamo: il membro di Rukawa.

-Sei informata male, non sai che Pinokkio adesso è un bambino vero? Quindi ora il naso non si allunga più.

-Accidenti sei peggio di tuo fratello, sei proprio una zotica babbiona.

-Mika, Kyoko andiamo tra poko cominciano gli allenamenti di basket.

-Ohhhhhhhhhhhhhhhhhh- mormorarono le due sessualmente represse all’unisono

-Tu non vieni con noi Minami?- domandò Serika, la compagna più intelligente fra le quattro, quindi potete ben immaginare come erano messe bene le altre.

-No, andate avanti semmai vi raggiungo più tardi.

-Avrà sicuramente un appuntamento con tu sai chi!!- sibilò scioccamente Mika guardando le altre con fare malizioso.

-Oh smettila scema siamo solo amici!

-Sìsì…..dicono tutti così…hihihihihi-

-Ohhhhhhhhhhh!- esclamarono tutte in coro appassionatamente.

-Sentite avanzi non siamo in un manga love deficiente come Marmelade Boy, e io non sono la tipa timidina che subisce arrossendo i commenti di ogni studentessa in tempesta ormonale, quindi smettetela o vi scoreggio in faccia a tutte e tre!

-Sei sempre così fine Minami…..- sospirò quella intelligente.

-Ohhhhhhhhhhhh!- gridò nuovamente Kyoko; se la donna cannone era obesa, che diavolo era Kyoko? Una palla di lardo o semplicemente ball-woman, la nuova supereroina che sconfigge i nemici sommergendoli di cellulite in eccesso.

Mika invece rimase zitta. La poverina ci metteva un po’ prima di connettere la situazione, non è che era ignorante nel senso che ignorava, ignorante nel senso che era proprio idiota.

Minami con fare da gran diva passò le dita fra i lisci e lunghi capelli marroni (castani idiota! Cos’è merda spalmata!? N.b Frè), sorrise in maniera molto "voglio fare la grande ma non ci riesco" e mormorò:

-Sarà un vizio di famiglia, che ci vuoi fare?

Gran bella frase (bella frase? Ma dove? N.b Bonny), peccato che le amiche del cuore erano sparite a sbavare dietro al sexy moretto.

-Che morte di cazzo…

Dopo di che si immerse nella impegnativa letture di Spotty va al mare.

Nessuno voleva ammetterlo. Nessuno voleva dirlo. E nessuno l’avrebbe mai detto. Ma oramai Kogure serviva meno che un cikka. La panchina aveva il solco del suo culo. Anche lui, molto ma molto in fondo iniziava a sospettare la sua inutilità, ma era troppo preso a sbraitare come una ragazza pon-pon per i suoi adorati compagni che mai, mai l’avrebbero escluso dalla squadra (non fa tenerezza? Il bello è che ci crede davvero! N.b Frè).

L’urlo del capitano Gorilla Akagi sovrastò all’improvviso, il fruscio della scarpe sul legno del campo, il rimbalzare ripetitivo della palla e i gemiti dei giocatori (Si spompinano mentre si allenano? N.b Bonny)

-Sakuragi brutto animale! Ti vuoi concentrare! Non è così che ci si smarca pezzo di cretino!

*Sbonk* (botta in testa n.b Frè)

-Insomma Gorilla, io sono il genio del basket, devo allenarmi negli Slam Dunk se voglio diventare il numero uno del Giappone!

*Risbonk*

-Somaro come credi di fare se non sai neanche tenere una palla in mano?!

-Col talento che si ritrova al massimo può aspirare a diventare il porta borraccia.- tagliò corto Rukawa da dietro. ( lo sta inculando?? N.b Bonny) (Vengo io un mezzo così facciamo panino!! N.b Frè)

-Certo che Sakuragi è scemo.- constatò Serika dopo aver finito di mangiarsi con gli occhi il fisico sudato di Rukawa. ( amore e sudore……buon appetito! N.b Frè)

-Però fa ridere come la sorella.- sorrise Kyoko appena uscita da i suoi viaggioni erotici degni di un drogato che si è appena sparato del cortisone. Visto che Kyoko era la ball-woman le serviva una quantità industriale di stupefacenti infatti rubava soldi alla madre che era costretta a battere per pagare gli alimenti alla figlia balena.

-Mi sono persa qualcosa?- tipica entrata in scena del personaggio della serie con manie di protagonismo.

………………………………………nessuno la cagò……………………………………………

-Oh maniake mi cagate si o no?

………………………………………………………………

-Continuate a sbavare per RUKAWAAAA!!!!!!!!!!!!?????- gridò istericamente Minami presa da uno di quegli attacchi che si verificavano quando la sua sete di attenzione da egocentrica non veniva appagata.

Il diretto interessato che poteva anche essere scemo ma non sordo si girò di scatto in direzione dell’urlo strozzato, dove tre esseri di sesso non identificato e comunque non gliene fregava, troppo preso dalla palla, basket eccetera…assalivano con pesanti cartelle e la panza di Kyoko, ( e vi assicuro che è peso! N.b FRè) la bestemmiatrice che aveva osato invocarlo invano.

Dopo quella scena iper patetica cercando di trovar fuori da se stesso una pace da Buddah, gridò scocciato alla manager dello Shohoku:

-Ayako sbatti fuori queste quattro ragazze che qua dobbiamo allenarci seriamente!

Mika, la stupida, Kyoko la palla di lardo e Serika la pseudo-intelligente imbarazzate e umiliate uscirono dalla palestra con movimenti goffi e buffissimi.

-Oh avete dimenticato le zerbino!- urlò Miyagi (dignità per i personaggi che devono nella serie ricoprire il ruolo di sfigato di turno che va da parrukkiere ancora più sfigato n.b Bonny)

Lo zerbino umano era Minami che afflosciata a terra con gemiti soffocati invocava un aiuto che sapeva non sarebbe mai arrivato.

-Ma quale zerbino quella è mia sorella! —strillò Hanamichi allungando una mano verso la cosa gemente.

*Oh shock*Rivelation*New*Ultime notizie *Udite udite* La sai l’ultima?* Ma guarda un po’…* Incredibile* Bizzarre* Gulp!* So* Gasp!* Minkiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa* Caro diario ti confido un segreto una delle autrici, mantengo l’anonimato per rispetto nei confronti della famiglia, è una povera esclusa, avanzo della società e si sfoga con le storie da babbioni depressi dando vita a personaggi strafighi così almeno quelli possono avere la vita felice che lei non avrà mai*

Morale di questo capitolo: i manga fanno male alla mente dei giovani adolescenti insicuri e sono anche stupidi….così come le storie che ne prendono ispirazione….

Nooo!! Aspettate!! Continuate a leggere! Ho fame, quattro bambini, no lavoro, io essere bidella mal pagata che spazza tutto il giorno la krikka lasciata da 5 idioti che giocare tutti i santi giorno con grosso melone rimbalza-su-legno-a-fette-con-lardo (tradotto: parquet con cera n.b Bonny).(Oh Bonny basta con ste marpionate! N.d Frè) (Hai ragione, ci impegniamo troppo, facessimo così a scuola sapresti più della tabellina del 4 in mate!) (Guarda in mate son migliorata, a fine anno ho preso un 5 così ho alzato la media! N.b Frè)

Miyagi invece, che è uno che ne sa un casino di mate, fece mostra delle sue incredibili doti:

-Sorella=ragazza=femmina=possibile gnocca! Ti aiuto iooo sorella di Hanamichi (Non ha abbastanza dignità per un nome n.b Bonny) so anche la respirazione bokka a bokka. ( poi dici che mi esalto in queste storie…..più in basso di così neanche nella realtà n.b Frè)

( Oh basta mi sono rotta! Finiamola qui, un po’ di immaginazione lettorii! N.b Bonny)

Ma ormai i personaggi avevano acquistato in saldo vita propria, erano vivi, e si muovevano liberamente come burattini senza fili in una tela che si auto tesseva di intrighi, basket, misteri, amicizia, sudore, amore…e possibilmente sesso pensava Miyagi, Hanamichi, Minami, Akagi, Mitsui, Kogure (non sembrerebbe ma anche lui fa qualcosa altro al tifo..n.b Bonny), Sendo, Anzai, Yohei, Maki, Uozumi, Fukuda, Ayako, Taoka, Hioichi e tutti gli altri sfigati che conosciamo bene purtroppo….Rukawa no…lui dorme ZzZzZzZzZzZzZzZz ZzZzZzZzZzZzZzZz ZzZzZzZzZzZzZzZz

(No è Impossibile che non abbia voglia, sarà anche fuori dal comune, ma resta sempre un adolescente vogliobekkarfiga! O bekkarcazzo…..io sono molto aperta di mentalità. Oh no abbiamo degenerato, dal prossimo capitolo salvo morte, saremo serie, parola di scout! N.b Frè )

Momento di suspanse! Riuscirà la nostra eroina a non venir stuprata da Miyagi? La scoprirete nella prossima puntata. Mandateci un sms al numero sovrimpressione per decidere se volete una crudele scena di sesso subito o godervela verso la fine con champagne, fragole e un bel tramonto e il principe azzurro misterioso….ci affidiamo al vostro buon gusto, siamo sicure che non ci deluderete, alle prime cinquanta telefonate le mutandine smesse di una autrice perché l’altra è così povera che è costretta a portarle anche con i buchi.

Colletta: soldi per una autrice! Per favore..l’elastico delle mutande, regalo dei suoi 5 anni, stringe, e potrebbe compromettere la sua circolazione sanguinea oltre che il suo sviluppo sessuale già traumatizzato da Marmelade Boy. Si accettano anche sacchetti del pattume già usati, con quelli ci fa i vestiti….HELP! Compagna informativa a favore dell’autrice disadattata e in miseria, che quando diventerà povera farà una festa.

Fine

Il finale decidetevelo da voi….

Noi siamo stanche. E poi dobbiamo andarci a cambiare gli assorbenti.

Vi aspettavate qualcosa di meglio?

Ci dispiace è impossibile.

Non è vero. Non ci dispiace.

Capitolo 2

Slam

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