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A strange story
by Eleonora

Note dell'autore: Spero vi piaccia...mi raccomando inviatemi i vostri commenti!!!
Ricordo che la maggior parte dei personaggi (purtroppo, SIGH… ) non sono di mia invenzione.Sono stati creati da un signore di nome Inoue Takehiko che ammiro & riverisco… E ringrazio per averci regalato Sakuragi & co. !!!!!!
Le parole tra *** asterischi sono i pensieri! Grazie e divertitevi! ^__^

mailto: elemistery@libero.it

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IL RITIRO

Parte 1: IL MISTERO

 

Erano passati alcuni giorni da quando Hanako si era infortunata. E ancora non era in grado di camminare perfettamente.

Il giorno immediatamente seguente alla caduta non era andata a scuola e Akiha le aveva riferito che alcuni componenti della squadra  di basket erano venuti ad informarsi sulle sue condizioni. Rukawa doveva averli informati e lei quasi non aveva più il coraggio di guardarli in faccia per la vergogna: se avevano saputo come era caduta non l’avrebbero più rispettata…

Poi in realtà Rukawa non aveva detto niente di compromettente…solo che si era fatta male. Per cui si erano rivolti ad Akiha, che avevano visto proprio la sera precedente. In quei giorni aveva cominciato a conoscere i caratteri e le ispirazioni dei componenti della squadra e aveva fatto amicizia con Ayako.

Anzi, a scapito dell’inizio poco promettente era diventata amica anche di Sakuragi. Le piaceva molto la sua esuberanza e lui la faceva ridere con i suoi tentativi di conquistare Haruko.

Era perfino uscita con lui e Mito, naturalmente accompagnata da Akiha: erano andati al cinema e poi a prendere un gelato e si era veramente divertita. Akiha aveva perfino attirato le simpatie di uno degli altri amici di Sakuragi, Noma, che cercava di conquistarla. A lei però lui non interessava minimamente. In ogni modo accettava la sua corte, forse mossa da vanità.

Intanto, all’insaputa perfino della manager, si era riproposta di dare una mano ad Hanamichi…e intendeva riuscirci.

*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*

Era ormai più di due settimane che aiutava la squadra ad avere una buona preparazione, ma doveva ammettere che erano già molto bravi anche senza il suo aiuto.

Si limitava a qualche consiglio ogni tanto. Quello che aveva più bisogno di qualche dritta era proprio Hanamichi… Quindi, una sera, gli chiese di raggiungerla in palestra verso le 20.00, per un allenamento supplementare.

    -Un allenamento segreto…Fantastico!!!!!!!

    -No non è un allenamento segreto…veramente…

    -SI! CI VUOLE UN ALLENAMENTO SUPER PER UN GENIO COME ME !!!! AH- AH- AH !!!! Diventerò come uno di quei giocatori americani, che giocano nella CNN…o era l’NBC …?  O forse era l’FBI ??? NON IMPORTA !!!! HA- HA- HA !!!!!!

    -Intendi forse l’NBA?

    -Sì certo!!!! Beh allora a stasera Hana-chan !!!!

    -Ci vediamo allora…

    -Perfetto.

***sempre così allegro…beato lui…Ora devo avvertire anche l’altro…***

************************************************************************

***Santo cielo dove si sarà cacciato ?***

Tutto ad un tratto scorse Kogure, fermo vicino all’uscita.

    -SEMPAI KOGUREEE!!!!!!

Il sempai si voltò e scorse la ragazza che agitava una mano per attirare la sua attenzione. Mosse anche qualche passo, ma non si mise a correre, a causa della caviglia che le faceva ancora piuttosto male. Fu invece il giovane ad andarle incontro.

    -Ciao Hanako. Cosa c’è?

    -*** E’ sempre così gentile…*** Senti, sempai, hai visto Rukawa?-

    -Sì…era in palestra con le altre matricole, che mettevano a posto in palestra. Poi tu sei andata a parlare con Sakuragi e lui è uscito. Dovrebbe essere ancora qui. Non l’ho visto passare.

    -Magari si è addormentato vicino alle rastrelliere.

    -Probabile.

    -E tu chi aspetti sempai ?

    -Oh…beh…nessuno…cioè , in effetti Mitsui. Non si muove mai quel ritardatario cronico !!!!- ed era arrossito in modo spaventoso.

    -Ho capito. Ora devo andare! Ci vediamo domani sempai. E saluta anche il sempai Mitsui.

    -Non mancherò di farlo. Sayonara. (arrivederci)

E mentre Hanako si avviava con passo lento verso l’edificio principale, Kogure guardava impaziente verso la palestra in attesa di veder comparire Hisashi. Quando lo vide il suo cuore fece un tuffo.

Il giovane lo raggiunse.

    -Arrossisci sempre come una ragazzina quando vedi un tuo compagno di squadra?

    -Ma Mitsui!!!! Cosa stai dicendo!!!!!!

    -La verità !

    -Teppistello maleducato che non sei altro!!!!!

    -Non farmi la predica!!!!!

    -Ha, già, dimenticavo che sennò mi schiaffeggi.

    -Ti ho già chiesto scusa per quell’episodio.  Mitsui aveva perso quella sua aria convinta e ora teneva gli occhi bassi. Kogure l’aveva notato e si affrettò a rassicurarlo…

    -L’ho già fatto…

    -Cosa???

    -Ti ho già perdonato. Non voglio perdere la tua amicizia.- e gli aveva appoggiato una mano sulla spalla.

    -Mitsui rabbrividì a quel semplice tocco… ma la sua mente non era tranquilla: una sola parola stazionava a caratteri indelebili…”AMICIZIA”. ***Hisashi, come potevi pensare che fosse QUALCOS’ALTRO ???? Solo per il fatto che arrossisce quando ti vede? Sei un illuso! La vita non te lo ha ancora insegnato? Nessuno AMERA’ mai uno come te…***

    -Andiamo Hisa-chan…

    -Non osare chiamarmi così!!!!!

    -Ok…andiamo!

    ************************************

 

    -Oh! Eccolo lì !!!- Hanako aveva visto Rukawa. Si stava aggiustando la borsa sulle spalle ed il walkman sulle orecchie, prima di sprofondare nel solito sonno profondo in cui cadeva praticamente appena salito in bici.

    -RUKAWAAAA!!!!!!!- aveva urlato con quanto fiato aveva in gola.

Il ragazzo però non aveva dato segni di aver sentito. ***Ma ha le orecchie ???? Oppure fa apposta ad ignorarmi ??? Mi hanno sentita fino a Osaka e lui manco si gira !!!!! Che maleducato !!!! E’ talmente odioso quando si atteggia a Uomo- Freezer che lo ucciderei…Ma ora devo assolutamente dirglielo. Non posso fare diversamente. Anche se ne farei volentieri a meno.***

Strinse i denti e scattò verso il giovane, che sembrava non avere  sentito. La caviglia le faceva ancora piuttosto male se correva, e nonostante tutto, benché si sforzasse, non riusciva a correre velocemente. Sembrava andare piuttosto al trotto.

Lo raggiunse stremata. Non era stato solo il dolore, ma anche lo sforzo per mantenere l’equilibrio, cosa che ultimante non le sembrava neanche troppo facile. Batté con una mano all’altezza della scapola del giovane, che per lei si trovava più o meno all’altezza del proprio viso.

Lui si girò, il viso impassibile come sempre. Non si sprecò neanche ad alzare un sopracciglio.

    -Devo parlarti.

    -….    (ma non parla mai sto ragazzo? Devo farlo diventare più loquace!!! NdA)

    -Ho detto che devo parlarti !

    -…  -

    -Sei per caso sordo ?

    -Ti ascolto. Non sono io a dover parlare.

    -Sei strano…Vabbé…Senti: stasera ti aspetto in palestra verso le nove e un quarto. Vedi di esserci.

    -Tutto qui ?

    -Beh...vieni vestito con il completo da basket.

    -Hm…-

    -Beh…A dopo Rukawa .

Rukawa si girò e presa la bici, la trasse fuori dalle rastrelliere e vi montò sopra. Poi, senza nemmeno salutare se ne andò.

***Ma che maleducato !!!! Non ha un minimo di educazione !!!!Mi chiedo come possano andargli dietro così tante ragazze !!!***( Forse perché è un figo??? NdA)

Lei si diresse verso la sua bicicletta. E notò che dal cestino della sua bici spuntava qualcosa. Una lettera. La busta non aveva mittente. Un anonimo “ Per Hanako Ketsuki”

La aprì. All’ interno un solo foglio. Carta bianca. E solo tre parole.

“Lascia stare Rukawa. ”

***La ragazza che le aveva scritte doveva essere sicuramente a corto di inchiostro …e fantasia !!!!*** Non era la prima volta che riceveva qualche lettera, ma mai in forma così…informale. E nonostante solitamente era abituata a ricevere apprezzamenti e non critiche, si sorprese di non essere affatto stupita.

Lì per lì decise di indagare. Avrebbe scoperto a chi apparteneva la scrittura in questione.

************************************

Era sera, ormai. La notte era sopraggiunta presto, le stelle ricamavano una volta celeste senza luna, e ornavano di mille luci il nero manto della notte.  Le luci della palestra erano accese. Ormai Hanako attendeva Sakuragi da più di 10 minuti.

*** Quando arriverà quello stupidone ritardatario cronico ????****

Ma non si fece attendere oltre. Arrivò, trafelato, come dopo una lunga corsa.

    -Scusa, ma non mi sono accorto che era già così tardi e mi sono ritrovato a fare tutto di corsa ! Ma dato che sono un genio sono arrivato con poco ritardo!!!!! ^v^

    -Vabbé…cominciamo subito. Dato che ti sei già cambiato, metti le scarpe da ginnastica e  fai un paio di giri di riscaldamento e lo streching.

    -UFFA !!!! Mi sembri il gorilla!!!! Anche lui costringe un Re del Rimbalzo come me a inutili esercizi!!!!

    -Ti assicuro che non sono per niente inutili come pensi. Almeno se non vuoi uno strappo muscolare.

    -OK!!! Ho capito l’antifona!!!

E aveva cominciato a correre come un forsennato attorno al campo. Con il bel risultato di aver fatto i giri in pochissimo tempo, a scapito però del riscaldamento muscolare. Hanako, esasperata non se la sentì di farglieli rifare e cominciò a fare anche lei un po’ di streching. Dopo un paio di serie, gli disse di fermarsi.

    -Possiamo cominciare!!!

    -Dimmi cosa devo fare!!!!- Hanamichi si era avvicinato con fare da agente segreto in missione speciale. Quasi che un possibile nemico avesse potuto spuntare da un momento all’altro.

    -Non fare lo scemo!!!!

    -Assomigli sempre di più al gorilla!!!!

    -Oh…mai io so essere molto più CONVINCENTE…!!!!

    -E come?

    -Beh…non io direttamente! Infatti non sarò io la tua sola insegnante e tu non sarai il solo allievo.

    -Che cavolaccio vuoi dire????

    -Che ora è?

    -Che centra adesso…beh, le otto e un quarto. Dovrebbe arrivare a minuti. Tu intanto prendi un pallone e fai qualche tiro dalla linea dei tre punti.

*** non capisco cosa abbia in mente quella ragazza…speriamo bene…***

Prese un pallone e cominciò a palleggiare, in un modo piuttosto particolare, a dire il vero. Hanako lo aveva già notato che quel ragazzo aveva un modo di palleggiare e tenere la palla in mano che era tutto suo… Quello di Rukawa era perfetto, da manuale, mentre il suo era scordinato e approssimativo. Togliergli la palla avrebbe potuto essere fin troppo facile.

Hanamichi tirò, e il tiro, troppo forte e alto, rimbalzò sul tabellone, circa dieci centimetri sopra la linea che segnava il rettangolo sopra il canestro, e finì in faccia al rossino, che si ritrovò con i segni di una pallonata in faccia e un’allenatrice che non sapeva se mettersi a piangere o a ridere.

- Beh…tanto non mi serve imparare i tiri da 3 punti… Sono un genio lo stesso!!!! Ah Ah Ah !!!!!!- cercava di sdrammatizzare

Il pallone era rotolato vicino al bordo del campo. Mani sconosciute lo presero e lo lanciarono e Sakuragi si accorse del lancio solo quando il pallone aveva ormai raggiunto la sua meta: il canestro.

Per il numero 10 dello Shohoku, fu una sorpresa. Era impegnato a fissare con astio il tabellone, pensando che la colpa per quella figuraccia fosse attribuibile a quell’inutile oggetto, quando nel suo campo visivo era apparso il pallone.

Anche Hanako se n’era accorta, e giratasi contemporaneamente a Sakuragi verso il punto da cui presumibilmente era partito il tiro, si accorse dell’arrivo di Rukawa.

Anche Sakuragi l’aveva notato.

    -STUPIDA VOLPACCIA COSA CI FAI QUI ???? VOLEVI SPIARE L’ALENAMENTO SEGRETO DEL GENIO DEL BASKET ????  aveva inveito contro il numero 11 dello Shohoku, e poi, giratosi verso la giovane  LUI cosa ci fa qui? Ne sai qualcosa Hana- chan???-

    -Idiota. Non sei nemmeno capace di tirare a canestro.- Rukawa, con il solito tono gelido era intervenuto nella discussione.

    -MA SENTILA, QUELLA VOLPACCIA!!! IO SONO UN GENIO E NON HO BISOGNO DEL TUO PARERE.- si era avvicinato a Kaede con occhi di fuoco (ricordate lo “sguardo che uccide” che gli aveva insegnato Akagi??? Beh…peggio. NdA) e lo fissava con odio.

    -RIPETILO SE NE HAI IL CORAGGIO VOLPACCIA!!!!-

    -Idiota.-

    -GRRR!!!!!!! TE LA SEI CERCATA!!!!!-  stava per spintonarlo ( e dare così inizio a una bella rissa…), quando davanti a Kaede si era materializzata  Hanako con l’intento di fermare Sakuragi. Hanamichi smettila!!!!! Non essere impulsi…

Non era riuscita a finire la frase, perché, nonostante l’avesse vista, Sakuragi non era riuscito a fermare il proprio slancio e l’aveva spintonata malamente, facendola cadere addosso a Rukawa che era dietro di lei.

    -Ite !!!!(ahi !!!Che male!!!!)

    -SCUSA!!!!!!! Non ti sei fatta male vero ???’ Scusa scusa scusa… Non l’ho fatto apposta!!!!- e contemporaneamente si prodigava per farla rialzare e rimettere in piedi.

- Già, cercavi di scacciare una zanzara.-

    -Taci Rukawa!!!! E’ tutta colpa tua!!!!

    -Smettetela tutti e due !!!!- Hanako era intervenuta per separarli una volta, e nonostante il cattivo esito del suo tentativo era pronta a rifarlo, se necessario.  Ora erano entrambi in silenzio.

    -Bene. Ora che ci siete tutti e due, vediamo di cominciare. Rukawa, per favore, vai  fare un po’ di riscaldamento.

    -Dovrei giocare con quel do’ hao?

    -Sì, e dovrai aiutarmi ad allenarlo…

    -E io dovrei farmi allenare da quel baka kitsune????

    -Proprio così. E quando avremo finito con Hanamici, dovrò rivedere un paio di difettucci di Rukawa.

    -Ha ha ha!! sentito kitsune??’ Non sei più Mister Perfezione!!!!!

E ora il genio del basket ti farà vedere di cosa è capace!! Perché io sono l’asso della squadra, il Re dei Rimbalzi!!!!- e si era atteggiato a campione in una posa decisamente ridicola. Rukawa gli era come al solito passato davanti con la tipica aria rassegnata- annoiata- indifferente.

    -Paranoico

    -Come osi????!!!!!

    -Basta!!!!- Hanako era intervenuta, esasperata da tutto quel baccano…*** Non ne posso più!!! Kami sama (Dio santo) che tipo…qui ci vogliono le maniere forti o non riuscirò ad ottenere nulla… ma devo anche trattarlo in modo diverso da come fa Takenori… Ora devo cominciare a farlo comportare in modo serio!!!!! magari giocando sull’orgoglio…

- Insomma Sakuragi… Se non la smetti di fare lo scemo non batterai mai Rukawa. Questo te lo posso assicurare!!!! E non lo dico per cattiveria o per sfotterti, ma è la realtà. Lui è almeno 10 punti davanti a te. Questo lo devi capire se vuoi diventare migliore di lui. Dovrai allenarti di più…- E aveva sottolineato queste parole con un gesto sconsolato del capo, come se questo discorso le fosse costato molto.

    -Non mi batterà neanche fra 1000 anni…- Rukawa era intervenuto. Nel frattempo Sakuragi aveva assunto un’espressione sconsolata. Il suo sogno di gloria si era sgretolato alle sue spalle…come un vetro caduto a terra. Nonostante  quelle parole le avesse già spesso udite dai suoi compagni di squadra, condite magari da parolacce, perfino da Rukawa, le aveva sempre prese con leggerezza, minimizzando i propri errori ed esaltando le sue vittorie e badando solo a quello che diceva Haruko… lei non lo aveva mai scoraggiato, anche se non aveva nemmeno mai fatto paragoni fra lui e Rukawa.*** Non può essere…io sono un genio… non può essere la verità… sta mentendo… io sono il genio del basket !!!!*** ma queste parole gli suonavano false. Strinse i pugni e alzò di scatto il volto.

    -Di…Dici sul serio?  e strinse i pugni fino a farsi penetrare le unghie nella carne

La ragazza se ne accorse e decise di alleggerire un po’ le sue parole.*** probabilmente l’ho ferito…***

    -Sì, Hanamichi, dico sul serio, ma ho detto questo solo per farti capire che dovrai allenarti. Se non avessi visto in te delle potenzialità non perderei il mio tempo con te… batterai Rukawa solo con un buon allenamento, ma ce la farai…

    -Figurati…- Rukawa si era intromesso di nuovo.

    -Sì ! VA BENE!!!! MI ALLENERO’ FINO ALLO STREMO PER CONQUISTARE LA MIA HARUKO E BATTERE QUEL BAKA KITSUNE!!!! ^__^- Sakuragi si era nuovamente ripreso e ora sfoderava una delle solite facce da esaltato…

    -Scemo.

    -Ora possiamo cominciare!!!!- decretò Hanako.- Hanamichi vai a prendere due birilli e mettili davanti al canestro a due metri l’uno dall’altro.

    -SUBITO!!!!!

E mentre Sakuragi si dirigeva verso il magazzino lei si lasciò sfuggire un sospiro… ***Cavolo…è più dura di quanto avessi immaginato !!!!***

    -Perché mi hai fatto venire?- una voce profonda alle sue spalle. Una faccia inespressiva imperlata di sudore la fissava quasi con rabbia, se mai da quello sguardo potevano trasparire dei sentimenti.

    -Perché mi aiuterai ad allenarlo.

    -Mpf… non servirà a niente.

    -Io dico di no… e poi devo correggerti un grosso errore che continui a fare.- Rukawa ad un tratto sembrava sorpreso, ma lei non ebbe il tempo di soffermarsi sul suo viso, perché  Hanamichi era di ritorno - Cosa confabulate voi due????

    -- Nulla! E Adesso guarda cosa devi fare.- i birilli erano già stati posizionati, aggiustò un po’ la distanza e poi fece cenno a Kaede di passarle la palla. Cominciò a palleggiare, e dopo un secondo scattò a destra del birillo, con un movimento ad arco della mano, facendo rimbalzare la palla fra le gambe divaricate, mentre aggirava l’ostacolo. Il dolore era piuttosto forte, nonostante la fasciatura, e quindi l’azione, seppure fluida, risultò come al rallentatore. Dopo essersi portata di fronte all’altro birillo, aveva compiuto lo stesso movimento, alternando però la mano destra alla sinistra, centrando poi il canestro con una schiacciata. Quando atterrò, non riuscì a farlo in modo naturale, dato che si sosteneva su un solo piede, ma riuscì ugualmente a non farsi male. Recuperò la palla e tornò da Hanamichi.

    -Fai la stessa cosa. Se imparerai bene questi movimenti sarai in grado di aggirare una difesa non troppo serrata.

Sakuragi la guardò, prese la palla e ripeté i suoi movimenti, con la stessa lentezza, ma senza riuscire ad avere un buon controllo di palla. Quando tentò la schiacciata, si sbilanciò e la palla non centrò il canestro.

    -Impedito.

    -***Lo sapevo… non ha capito come si effettuano i movimenti… sono eccessivamente lenta con questa caviglia dolorante, e lui non riesce a capire come eseguire il tutto in modo fluido….***

    - Rukawa, per favore, fagli vedere come si fa…

    -Ma io ho capito…- protestò Hanamichi, mentre il numero 11 dello Shohoku eseguiva perfettamente il movimento e la schiacciata.

    -Ecco… devi fare così. Ora hai capito a cosa serve Rukawa? Lui ti farà vedere come si eseguono i movimenti… ora prova di nuovo.

    -Ok.

Prese di nuovo la palla fra le mani e stavolta riuscì perfino a centrare il cesto, anche se in modo un po’ barcollante.

    -Stavolta andava bene, vero???

    -Rifallo ancora… quando andrà bene sarò io a dirlo.

E Sakuragi provò e riprovò molte volte, finché finalmente i movimenti gli risultarono fluidi.

    -Ora andava abbastanza bene Hanamichi… vediamo un po’… credo che però ci sia ancora qualche imperfezione. Tendi a far rimbalzare il pallone scavalcando il birillo. Se al posto di quel birillo ci fosse invece un giocatore alto come te, non avresti superato la difesa…- e pensò ad un modo per ovviare il problema ***ci sono !!!!***. Si rivolse a Rukawa, che sembrava essere in trance.  Rukawa, mettiti un attimo al posto del secondo birillo. Ma non ostacolare Hanamichi, per favore.- Rukawa si mosse con esasperante lentezza ***Non si direbbe che in campo, durante gli incontri sia tanto veloce…*** e si posizionò dove lei gli aveva detto.

Questa volta, Hanamichi perse la palla per cercare di superare il ragazzo moro e si dovette sorbire l’espressione esasperata di Rukawa e uno  Schiappa- che non passò inosservato nemmeno alla ragazza.

    -avanti, riprova.

Era passata quasi un ora e ormai Hanamichi era ormai capace di superare Rukawa senza problemi, a meno che il volpino non lo ostacolasse volontariamente con un movimento di una mano o di un piede, per fargli notare quanto poco bastasse per metterlo fuori gioco.

Ma Hanako era soddisfatta e alla fine, dopo un azione perfetta- o quasi- di Hanamichi, si avvicinò e sorridendo gli diede un’affettuosa pacca sulla spalla.  Bravo Hana- chan…-

    -Ehi!!! Solo io posso chiamarti così!!! E poi Hana- chan non mi dona…- era già diventato più rosso dei sui capelli.

    -bene, ora passiamo a Rukawa: sostanzialmente- disse rivolgendosi al numero 11- il tuo gioco è pressoché perfetto. Ma solo singolarmente. Devi assolutamente imparare che esiste anche il gioco di squadra. In un uno- contro- uno, vincerai sempre, ma contro una squadra unita, neppure tu puoi farcela. Non sono ancora riuscita a capire se è perché se troppo egocentrico o è “solo” che non ti fidi degli altri. Ad ogni modo devi impararlo per bene !!! Non può esistere un giocatore completo, se non comprende il gioco di squadra. Tutti i giocatori migliori sono inutile, senza un team unito. E dovrai sempre ricordare un cosa: la partita si gioca in cinque. E ora, se ti degnerai di seguire i miei consigli, mettendo da parte il tuo ego, ti conviene cercare di imparare la difficile arte del “passare la palla”…-

    -AH!AH!AH! Sentito baka kitsune??? ti ha fatto un bel predicozzo!!!- disse il rossino, mentre l’altro non lo degnava nemmeno del solito sguardo, assorto in chissà quali pensieri.

    -Hanamichi…-intervenì Hanako

    -Siiii…in cosa posso servirti?- ^ v ^ disse lui con voce colma di gratitudine per colei che aveva  inflitto un tale smacco al rivale.

    -Guarda che hai lo stesso problema anche tu…- disse la giovane, interrompendo il sogno magico di Sakuragi con un tono un po’ tagliente.

    -Ma cosa dici???- aveva la voce colma di finta tristezza, che lo rendeva ridicolo.

    -Rukawa, cosa vuoi fare, allora?

    -Dimmelo tu.

    -Questo è un sì?

    -Hn…

    -Allora servi Sakuragi in qualche azione… come nell’esercizio di prima lui dribblerà i birilli dopo che gli avrai servito la palla. Così capirai che anche nel passare la palla a chi non si considera molto, ci si deve mettere parecchio impegno.

    -E lui dovrebbe passarmi la palla????

    -Esatto! E ora cominciate!!!

La serata era trascorsa in fretta. Nonostante i primi passaggi piuttosto volontariamente deviati, Rukawa si era deciso a servire Hanamichi, che ormai era capacissimo di aggirare tutti gli ostacoli, nonostante fossero aumentati di numero e di dimensioni (Hanako aveva infatti messo sul suo percorso degli ostacoli piuttosto alti).

Alla fine erano tutti stanchi e dopo aver fatto la doccia ed essersi cambiati (naturalmente lei aveva utilizzato gli spogliatoi femminili)

Si erano  seduti fuori dalla palestra, vicino alle biciclette.

    -Bravo Hanamichi. Sono fiera di te. E anche Rukawa si è comportato benino…- e sorrise ad entrambi.

    -Veramente sono diventato bravo?

    -Vedrai che il gorill…ehm Akagi si accorgerà del cambiamento.

    -E spero che non sarà l’unico della famiglia ad accorgersi di me…- i suoi occhi si glassarono e la sua espressione diventò quella di un orsacchiotto di peluche (sì…ok…lo so che non assomiglia, ma non sapevo come esprimermi…NdA), mentre nella sua mente si formavano mille fantasie strampalate su lui e Haruko.

    -Vedrai che cadrà ai tuoi piedi.

    -Magari inciampando…- disse Rukawa

    -Tu!!! Non pensare di portarmi via la mia Harukuccia!!!!

    -E chi la vuole…- fu l’acido commento del volpino.

    -Calmatevi una buona volta.

    -Va bene. Ehm… Senti, Hanako… posso chiederti una cosa?

    -Spara.

    -Come hai imparato a giocare a basket?

    -Beh…è una storia lunga…

    -Dai! Racconta!!!! Sono curioso, lo sai…

    -Vabbé…è stato il mio ex- ragazzo. Amava il basket, e quando gli ho chiesto di insegnarmi a giocare, lui ha accettato. Ci trovavamo tutti i pomeriggi al parco per giocare. All’inizio, in realtà ero più interessata a lui che al gioco- arrossì- però dopo un po’ mi sono appassionata. E così gli ho chiesto di insegnarmi tre cose: - precisione, - velocità e  capacità di creare azioni di gioco.

    -Sai cosa mi rispose? “Devi capire che non posso insegnarti né ad essere agile, né precisa, né tantomeno a creare azioni di gioco. Per le prime due dovrai allenarti molto, per la terza acquistare esperienza… ti dirò tre cose: non scordarle mai.

    Quando allenandoti ti sentirai stanca, non mollare;

    secondo, quando vedrai che i tuoi tiri saranno buoni, ripetili finché non saranno perfetti, solo allora avrai raggiunto il tuo scopo;

    terzo, trova sempre un avversario da battere e misura la tua capacità, migliora sempre e non mollare mai”.

    Mi ricordo sempre di questo discorso…e forse dovresti tenerlo a mente anche tu …- alla fine del racconto  aveva chinato la testa, come un po’ dispiaciuta, ma si stava facendo tardi e non si concesse il tempo di rinvangare avvenimenti del passato.

    -Ganzo… è una strana storia.- commentò il rossino

    -Ora devo andare. ‘Notte. A domani.- e così detto la giovane si alzò, e, recuperata la bici dopo aver armeggiato con il lucchetto si mise a cavalcioni del mezzo, un piede poggiato a terra per mantenersi in equilibrio.

    -Grazie.- Hanamichi si era deciso a dirle ciò che da un po’ gli ronzava in testa. E dovresti ringraziarla anche tu baka Kitsune!!!

    -Hn…

    -Sono contenta di avervi dato una mano. Di nuovo buona notte.

E se pedalò verso l’uscita, e fino a che non svoltò l’angolo sfuggendo alla vista, due paia di occhi continuarono a fissarla.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Il pallone rimbalzava sul parquet in un suono ritmico ed ipnotico. L’allenamento era quasi concluso ma tutti continuavano ugualmente a darsi da fare. Perché non c’è nulla di più bello per un giocatore di basket che stringere un pallone fra le mani, stringerlo ed ascoltare il suo rimbalzo, scrutando il suo piccolo mondo.

Il mondo visto da sopra un canestro, o dalla linea della lunetta, o dal centro del campo, correndo come disperati per vincere. Non tentare di metterti fra un amante del basket e questo suo mondo. Non osare crederti più importante.

Mai chiudere in una gabbia l’aquila pretendendo di frapporti fra lei ed il cielo, solo perché sai che lassù con lei non ci potrai mai arrivare.

Questo Hanako l’aveva capito.

Dolorosamente.

Ma l’aveva capito.

E l’aveva accettato.

Non avrebbe più tentato di rinchiudere l’aquila.

Avrebbe volato con lei.

                                 §§§§°§§§§

 

    -Bene per oggi abbiamo finito- aveva decretato Ayako- ma prima di andare a fare la doccia venite qui un attimo. Vi devo fare un annuncio!!!-

Tutti i giocatori le si raccolsero attorno con aria curiosa. Pendevano dalle sue labbra.

    -Ho un bella notizia. Sapete bene che fra qualche giorno ci sarà vacanza per la festa di primavera. E che quindi la scuola chiuderà per una settimana. Siccome durante questa settimana sarete liberi dagli obblighi scolastici il preside ha dato l’ok per organizzare un ritiro. Si terrà in una località in montagna e vi parteciperanno altre tre squadre che sfiderete in alcune amichevoli. Dato che quest’anno stiamo andando alla grande, o, come dice il preside “state ottenendo dei buoni risultati” credo che ci concederà di starcene lassù per altri due o tre giorni. Per cui tutta la squadra partirà per il ritiro venerdì prossimo o al più tardi domenica. Vi distribuirò i programmi domani. Ricordatevi di far firmare l’autorizzazione.

    -Ora andate pure.- decretò il gori

E tutti si diressero verso gli spogliatoi discutendo della fortuna di quel giorno…

-   Verrai anche tu vero, Hanako?- aveva esordito Ayako.^^

    -Penso di sì…ma veramente io non faccio parte della squadra.

    - Non importa !! tu fai parte della squadra quasi quanto  me!!!! E poi viene anche la sorella di Akagi, Haruko, con una sua amica. Se vuoi puoi chiedere ad una tua amica pure tu. Ma ricorda che lei non potrà fermarsi più di una settimana, perché la proroga delle vacanze, il preside l’ha concessa solo alla squadra.

    -Beh… allora chiederò ad Akiha di venire con me… sono sicura che si divertirà !!!!! ^^

    -Ok! Ci vediamo domani. E ti farò avere il programma.

    -Grazie mille Ayako!!!! ^__^

    - E di che? ^^

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Il ritiro - capitolo 2

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