IL SENSO DELL'AMORE


locandina Un nodo in gola.
Un nodo al petto.
Non mi muovo. Non posso muovermi.
Al termine della proiezione sono ancora alle prese con tutte le emozioni che il film mi ha trasmesso.
Può esistere davvero un Amore come quello di Timoteo (Sergio Castellitto) e Italia (Penélope Cruz)? 
Un amore così totale da annullare gli amanti l’uno nell’altro?
Non importa. Non mi interessa se la storia possa essere vera oppure se è solo frutto del meraviglioso ingegno della scrittrice Margaret Mazzantini (dal cui libro è stato tratto il film).
E’ bello anche solo poter pensare ad una passione così travolgente, come forse oggi ne esistono poche. Non conta la correttezza etico-morale (Timoteo è sposato), non conta la bellezza (non si può certo dire che Italia sia bella, sicuramente non più bella della moglie Elsa - Claudia Gerini -)… conta solo l’impeto, l’impulso che ci porta ad amare quella persona, con i suoi pregi e i suoi difetti, le sue insicurezze e la sua aggressività. La scelta non ha un vero e proprio motivo, però allo stesso tempo non può essere che quella.
E così il regista Sergio Castellitto ci racconta la storia di quest’uomo, chirurgo, dall’esistenza apparentemente comune, che alle prese con un trauma affettivo quale l’incidente della figlia quindicenne, in bilico tra la vita e la morte, rievoca l’amore più intenso della sua vita, legato anche, in un certo senso, alla figlia. Qui inizia una serie di flashback che ci fanno conoscere Italia, il loro primo incontro, molto violento, e le vicende che porteranno alla loro passione. Sergio Castellitto e Penélope Cruz
Certo riversare le parole così perfettamente elaborate dalla Mazzantini in immagini non è un compito facile, come accade poi spesso nel passaggio libro-film… però questa volta l’”esperimento” può dirsi riuscito. Forse sono mancati alcuni elementi rilevanti (come l’amore che Timoteo prova per la moglie, diverso da quello che sente per Italia) e ad altri invece è stato dato troppo spessore (la componente sessuale nella prima parte del racconto è importante ma non così preponderante!), ma nel complesso “l’anima” del romanzo è stata rispettata, e questo è l’importante.
Claudia Gerini e Sergio Castellitto Gli attori sono stati perfetti nei panni dei rispettivi personaggi: Sergio Castellitto (che ormai possiamo considerare uno dei pilastri del cinema italiano), Penélope Cruz (che si è dimostrata davvero una brava attrice, considerando che qui non poteva contare sul fattore bellezza), Claudia Gerini (in una buona prova di recitazione), Angela Finocchiaro (che da attrice brillante è passata ad un ruolo drammatico) e tutti gli altri interpreti.
Per la scelta del direttore della fotografia il regista è andato sul sicuro: il bravissimo Gianfilippo Corticelli, che ha lavorato in film come “La finestra di fronte”, “Prima dammi un bacio” e “Paz”.
L’amore, la vita, la morte: questi sono i temi dominanti di “Non ti muovere”.
Chissà… forse al termine del film anche noi cercheremo di trovare un senso a questa storia, ma come dice Vasco Rossi nella splendida canzone che accompagna la vicenda,
             questa storia un senso non ce l’ha.
 


“Chi ti ama c’è sempre, c’è prima di te, c’è prima di conoscerti”

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~  SITO NO PROFIT  ~   Sara Spinelli ~ Bologna (Italy)