1944-1992

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Ufficiale militare di riconosciuto merito, intelligenza superiore ed insolito coraggio e fedeltà, è stato detto che Salgueiro "era il migliore tra i migliori (i più coraggiosi e generosi) ufficiali militari della Rivoluzione di aprile".
Fernando José Salgueiro Maia nasce l'1 luglio 1944 a Castelo de Vide (Portogallo).
Frequenta la Scuola Secondaria a Tomar (Colégio Nun'Álvares) ed a Leiria (Liceu Nacional). Entra nell'Accademia Militare di Lisbona nel 1964 e, nel 1966, nell'EPC, "Escola Prática de Cavalaria" (Scuola Pratica di Cavalleria) di Santarém.
Come capitano, lotta nelle guerre coloniali in Guinea e Mozambico, è uno dei membri attivi del MFA (Movimento delle Forze Armate), e nel 1970 viene promosso.
La situazione politica del Portogallo, in questo periodo, è la seguente: dopo la partecipazione alla Prima Guerra Mondiale a fianco dell’Intesa, nel Paese si è instaurato un regime dittatoriale alla cui testa vi è A.de Oliveira Salazar (1932), morto il quale sale al potere Marcelo Caetano (1968).
Nella notte fra il 24 e il 25 aprile 1974 scoppia una sollevazione delle forze armate portoghesi (giovani capitani rimasti segnati dalle atrocità delle guerre volute da Salazar nelle colonie portoghesi -Angola, Guinea, Mozambico- che, tornati in patria, sentono il dovere morale di porre fine al regime, decrepito, che alimenta quelle tragedie). A guidarla è il capitano Maia, e prenderà il nome di "Rivoluzione dei garofani" per il suo carattere incruento e per lo 'slogan' "Mettete dei fiori nei vostri cannoni". 
Salgueiro Maia comanda una colonna di carri armati facendoli "marciare" dall'EPC di Santarém a Lisbona, dove occupano il "Terreiro do Paço". In seguito gli uomini di Maia circondano il Quartier Generale Militare e Poliziesco del Carmo, portando alla resa Marcelo Caetano.
Grazie a questa rivoluzione, attuata senza spargimenti di sangue, viene ristabilito il regime democratico, alla cui guida si pone il generale A. R. Eaes.
Dopo la rivoluzione, nonostante il capitano Maia fosse membro attivo dell'assemblea del MFA e malgrado molti partiti politici e organizzazioni, all’indomani della rivoluzione, gli chiedano appoggio, non accetta nessuna posizione politica.
Nel 1989-90 scopre di essere malato di cancro e, dopo aver chiesto sostegno medico allo Stato senza risultato (al contrario di due ex torturatori della polizia), muore a Santarém il 4 aprile 1992.

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