Mare E Monti

Anello cinque

 torri

 

Due delle 5 torri

Accesso N1:Uscita autostrada di chiavari seguire le indicazioni per la stazione ferroviaria dove si parcheggia l'auto.

 

Dislivello in salita:350m

 

Difficolta': Escursionistica

 

Altitudine : 350 m

 

Tempo di percorrenza: 4,30h.  (Giro ad anello)

 

Segnavia:  Due linee barrate rosse 

 

Percorso 

"cartello indicatore"

 

 

Percorso :

Dalla stazione ferroviaria si attraversa per intero in direzione nord la prospiciente Piazza N.S. dell’Orto,si aggira il Municipio, fino ad arrivare a Piazza Mazzini, che spezza in due la via pedonale. Proseguiamo sempre in direzione nord raggiungendo Piazza S. Giovanni e Via Raggio, che percorreremo per un breve tratto a sinistra fino ad incrociare Via alle Vecchie Mura. Dopo poco inizia l’itinerario vero e proprio, segnalato con un cartello turistico e il segnavia due linee barrate rosse. Percorrendo la stradina in Salita Castello si guadagna quota gradualmente tra le mura della città antica che culminano con la torre del castello che domina il golfo del Tigullio e l’abitato di Chiavari. Successivamente incrociamo Corso Lima, dove proseguiamo dritti in Via Lima (cartello turistico). Il tracciato incontra più volte la strada rotabile che sale a Leivi, ma quasi sempre la evita passando per viuzze pedonali (seguire attentamente il segnavia). Nei pressi dell’abitato di Ri Alto si cammina lungo la strada rotabile poco trafficata, con brevi digressioni che tagliano la strada stessa. Scorgiamo nei pressi di una proprietà privata una torre, mentre più avanti troviamo finalmente una scalinata che taglia la rotabile e raggiunge la graziosa chiesetta di Curlo. Siamo così entrati nel comune di Leivi, in un punto dove il tracciato offre due possibilità di proseguio, segnalate da un cartello. Possiamo aggirare il successivo rilievo sul versante sud o nord: il primo offre belle visuali sul golfo del Tigullio, mentre il secondo passa in uno stupendo bosco di castagni con scorci sulla Valle dell’Entella e la cerchia di monti dal Ramaceto al Porcile, passando per l’Aiona e il Penna. Dopo pochi minuti i due itinerari tornano a convergere in Via della Pineta, che tra le villette e gli orti scende verso l’abitato di S. Bartolomeo. Lasciamo quasi subito la strada carrabile per prendere Via al Castello, che sale con un paio di tornanti verso il Monte Castello, passando nei pressi di un Bed & Breakfast.Proseguiamo su un tratto in mezzo ai castagni ed alle fasce abbandonate con belle visuali sulla Fontanabuona e i monti Ramaceto e Caucaso.  Dopo un lungo tratto raggiungiamo la Torre di Leivi, simbolo del paese e transitiamo poco sopra la Chiesa di S. Rufino. Ancora una scorciatoia e comincia un tratto su asfalto tra le case e le ville, che porta in località Bocco, punto dove convergono diverse strade, tra cui quella che scende verso S. Colombano Certenoli in Val Fontanabuona. Superato l’incrocio con un ponte si arriva ad un gruppo di case disposte parallele alla via che sale verso l’ultima chiesa di Leivi toccata dall’itinerario, quella di S. Lorenzo. Anche qui il percorso lascia la possibilità di percorrere a valle sulla strada rotabile, oppure a monte tra le case, il tratto tra il Bocco e S. Lorenzo. Giunti nei pressi della piccola chiesa campestre, scendiamo su alcuni gradini che riportano verso la strada rotabile, che eviteremo quasi subito per prendere a sinistra una strada sterrata che si getta nel castagneto alle spalle della chiesa. Comincia il tratto di percorso che aggira il versante SW della vallata del Rupinaro. Saliamo dolcemente tra gli alberi in una zona soggetta a frane, dove il segnavia fin qui seguito sembra essere scomparso. Dopo diversi minuti di cammino improvvisamente lo sterrato termina, e lascia spazio ad un piccolo sentiero che sembra sparire nel nulla, tra gli alberi. E’ un tratto affascinante di sentiero, molto tranquillo, ombreggiato, e con un piccolo ruscello che scende a valle. Per almeno una ventina di minuti lo scenario non cambia, e il sentiero procede quasi in piano tra gli alberi, fino a che non raggiunge il Monte Castello. A breve ci ricongiungiamo con il sentiero proveniente da Montallegro, contrassegnato da due quadrati vuoti rossi. La vista comincia ad aprirsi verso il Tigullio orientale, con in evidenza Sestri Levante, Punta Manara e Punta Baffe. La discesa verso Chiavari è graduale e mette in evidenza le possenti mura in pietra che resistono alle intemperie e al passare del tempo. All’altezza di un’apertura, scendiamo lungo una scalinata tra gli olivi, fino a riportarci verso sinistra lungo un sentiero tra le fasce terrazzate.Ancora una discesa ripida, e ci ritroviamo di fronte alla Chiesa di Maxena. Seguendo il segnavia, si procede a sinistra del manufatto religioso, lungo una scalinata cementata, che tra ville e piccoli giardini porta alla strada asfaltata per Maxena. Girando a sinistra si arriva in breve tempo alla chiesa di S. Pier di Canne. Accostiamo il torrente Rupinaro e lo valichiamo all’altezza di un incrocio dove comincia Via S. Chiara. Questa arteria porta in Piazza del Popolo dove comincia Viale Millo, una lunga via alberata che ci riporta in direzione mare. Arrivati di fronte alla linea ferroviaria giriamo a sinistra lungo Corso Granelli, che in pochi minuti ci riporta di fronte alla stazione ferroviaria di Chiavari.