Angelo Scialpi

“La pala d’altare”

 

copertina morciano.jpgUn paese non è solo l'insieme di costruzioni; è, essenzialmente, la presenza di tante persone con la loro quotidiana esperienza. Le generazioni che ci hanno preceduto hanno ricamato la storia con un'incredibile ricchezza materiale e spirituale, sicché la nostra comunità di Leporano presenta pregevoli tracce di tale patrimonio.

 

Il culto alla Beatissima Vergine Maria ha caratterizzato il cammino di fede della Chiesa Cattolica in questi duemila anni di storia e non poteva dunque mancare una testimonianza pittorica della fede schietta e genuina di questo popolo. La settecentesca tela raffigurante la Madonna del Carmine tra i Santi Giuseppe e Nicola appariva bisognosa di urgenti e delicati interventi di restauro per ridarle I'antico splendore e per salvarla dall’ incuria del tempo che ne minacciava la sussistenza. La sensibilità dell'Amministrazione Comunale ha permesso il recupero di questa opera pittorica, I'unica testimonianza pittorica sul territorio della prima metà del 700 che fa parte non solo del patrimonio artistico-religioso della Chiesa di Leporano, ma che appartiene all'intera collettività.

 

Arte e fede si sono da sempre stretti in un connubio inscindibile che ci hanno lasciato capolavori che ancora oggi affascinano; di fronte alla ricchezza storico-artistica che ci è stata trasmessa dai secoli passati, avvertiamo il dovere di conservare e di arricchire tale patrimonio da consegnare ai posteri. Il dipinto in menzione, dopo i recenti ed accurati restauri ad opera della dottoressa Maria Di Capua su  indicazione della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali, si mostra estremamente diverso.

 

Ripulito dalia patina opaca che 1o ricopriva, dovuta al grasso fumo delle candele e dalle altre incrostazioni causate dalla polvere e dall'umidità' ha mostrato la sua antica bellezza e la splendida  cromatura dei colori. L'azzurro intenso del manto della Vergine' il colorito roseo delle sue guance, la bellezza estatica del bambino, l'orlatura dorata del manto sono alcuni dei mille particolari emersi' che hanno permesso a quest'opera di riassumere la sua funzione, essere un libro visivo per 1'osservatore, l’intento per cui i dipinti venivano eseguiti'

 

La dolcezza materna di Maria che si affaccia tra le nubi del cielo ci esprime la sua  protezione negli affanni e travagli della vita. Le due figure, ai piedi della Vergine, di San  Giuseppe, riconoscibile dal bastone fiorito che reca nella mano (simbolismo che troviamo negli scritti dei vangeli apocrifi), e di San Nicola, anche lui riconoscibile dai segni dell’ iconografia classica: sono il segno di ciò che ogni  uomo può diventare con la Grazia di Dio e quale è la meta del nostro peregrinare di fede. Anche la visione delle pene del purgatorio perde la sua drammaticità dal momento che il peccato commesso è perdonato da Dio e Maria ci conforta con la sua potente intercessione.

 

Questo dipinto ha suscitato emozioni di intere generazioni e grazie a questo intervento, altri dopo di noi continueranno a godere di questo dono che lega,  attraverso un sottilissimo filo,  la memoria di un popolo.

 

Don Pasquale Morelli

 

 

 

 

 

Vogliamo presentarvi, restaurata e recuperata al suo antico splendore, la tela d'altare, denominata pala d'altare per la sua funzione ornamentale, dedicata alla "Madonna del Carmine".

 

Grazie alla accortezza ed alla volontà di recupero di don Pasquale, l'Amministrazione Comunale ha potuto realizzare un desiderio ed una volontà collettiva. Questa opera ritorna così a far parte integrante del patrimonio religioso dei fedeli della Comunità di Leporano. Non è certamente questo il primo intervento a favore della nostra Chiesa, ma sicuramente è uno dei più preziosi in quanto recupera la spiritualità e la miracolistica della Vergine del Carmine, verso la quale tanta è la devozione profusa dai fedeli di Leporano.

 

La tela,come vi sarà esposto in maniera dettagliata dal prof. Angelo Scialpi, Delegato alla Cultura, rappresenta, per certi versi, il recupero della tradizione e della venerazione che sempre abbiamo avuto per i nostri Santi Protettori. C'è da sottolineare il fatto che l'opera, oltre ad essere di ottima fattura, è anche una testimonianza della protezione che Leporano ha avuto, prima di Sant'Emidio, da San Nicola. San Nicola, infatti, è stato Protettore di Leporano nei secoli passati.

 

Caro don Pasquale, io ti ringrazio, a nome anche della Amministrazione Comunale che rappresento, per la tua alta sensibilità, per la volontà di restituire ai fedeli ogni espressione iconografica religiosa e soprattutto per quanto vai svolgendo a favore della Chiesa tutta di Leporano ehe vede partecipe i'intera popolazione ed è sempre pronta a  recepire  appieno le esigenze e i bisogni di coloro i quali trascorrono la loro vacanza con noi, periodo durante il quale occorre assicurare I'incontro mistico con Dio. Grazie e regni sempre la parola di Dio'

 

Aldo D’Elia