Jolanda Carrieri

"Scrivo a Te, o mio Dio"

 

copertina morciano.jpgQuesto ennesimo libro di Jolanda Carrieri giunge in un momento in cui l'amore è in crisi profonda nel mondo intero e il male domina nel suo aspetto peggiore.

 

A volte mi chiedo: "Ma questo amore, che cosa è?"

 

La risposta è affidata alla condizione del momento, oppure non giunge spontanea e immediata come si vorrebbe che fosse.

 

Pensando e osservando le persone, ma anche esaminando le situazioni, viene semplice affermare che l'amore è un supplemento d'anima che conferisce valore alle cose, importanza alla persona amata, dignità all'esistenza, rispetto alla persona altra.

 

Procedendo nella riflessione, viene anche da pensare alla capacità intellettiva della persona che ama, in quanto è possibile amare in molti modi, in molte maniere e con diversificata intensità. Ciò che conta è la lealtà, la certezza del valore del sentimento che potrebbe anche rappresentare una sorta di plus valore alla spiritualità dell'uomo.

 

L'amore, quindi, sarebbe proporzionale alla sensibilità individuale? E' un interrogativo che potrebbe anche essere retorico, ma credo che meriti rispetto ogni persona in grado di attestare una qualsiasi attenzione verso un proprio simile, non fosse altro per il semplice fatto che ciò non produce effetti negativi.

 

E ancora, se l'amore è un sentimento nobile in grado di far esplodere altri valori, "Quanto pesa il proprio intelletto nella definizione di questo impianto sentimentale che regna e governa la persona?"

 

Di certo l'amore non può essere soltanto trasporto, altrimenti dovremmo considerarlo una assurdità in ogni senso; e non può nemmeno essere irrazionalità, diversamente falseremmo il senso stesso dell'amore e dovremmo chiamarlo in altro modo. Ma non può nemmeno essere infatuazione o dipendenza.

 

Che non sia, l'amore, il bisogno di parlare, di raccontare, di ascoltare, di essere compresi, di essere liberi, di essere congiunti all'altra metà che è andata perduta o che è ancora sparsa per il mondo in attesa che qualcosa si avveri per confermare la ricerca della definizione di se stessi?!

 

L'amore è forse come l'intelletto! Ha bisogno di essere continuamente alimentato per produrre i suoi frutti migliori, proprio come l'esperienza, la dedizione e la ricerca sembrano confermare sul piano dell'intelletto. Quante volte ci chiediamo, nel corso della vita, che cosa è l'amore? Ci chiediamo anche come è possibile vivere senza l'amore, nonostante siano sempre in più coloro i quali vivono senza amore e senza affetti.

 

L'amore, forse, ha bisogno di un grande valore umano per alimentarlo. L'uomo privo di amore è un uomo privo di vita. L'uomo che non prova tremore, emozione, non può dire di amare. Amore in ogni senso, in ogni direzione; amore per la vita.

 

Che bello tendere la mano ad un amico, operare per un bene comune! Che bello accarezzare il volto del bimbo che dorme, della mamma che ti attende, del padre che non c'è più! Che bello guardare negli occhi la persona amata quando si realizza il momento divino dell'unità in effusione che rende maestosa la vita e ti porta ad asciugare gli occhi gonfi di lacrime per il dono, il grande dono dell'amore.

 

La voce, gli occhi, le labbra, il respiro, le mani; tutto assume l'immagine di Dio e ti rassicura nella vita.

 

Amore significa sapere che esisti per essere felice.

 

Forse queste cose insieme si possono realizzare quando c'è la consapevolezza del riferimento. Jolanda Carrieri, scrittrice di fede da molto tempo, ha realizzato il suo sogno d'amore riferendosi e Dio e trascinando gli uomini che non sono buoni alla ricerca della perduta serenità.

 

E' molto bello ascoltare la parola di Jolanda, ma è ancora più bello comprendere il suo sentimento verso l'Onnipotente perché Lui, soltanto Lui, può garantire serenità, ma anche impegno a redimere le anime in difficoltà che creano sofferenze alle persone buone e semplici.