L’immagine della Madonna nella storia
dell’arte… e nella vita
Collettiva di pittura - Circolo Agnini - San Giorgio Ionico 05.09.2010
La storia dell'arte è piena di testimonianze artistiche che a livello
iconografico presentano una Madonna di vario colore: bianca, bruna, nera,
La sua venerazione è antica, forse quanto l’uomo. I Druidi
–considerati sacerdoti pagani celti, onoravano la
statua in legno di una donna, rappresentante la
fecondità, quindi la terra.
Gli studiosi ritengono che un tempo regnasse
la religione primordiale della Grande Madre, dove per madre si intendeva la
terra stessa. Con il passare degli anni le divinità
maschili spodestarono la religione matriarcale,
sostituendola con una patriarcale. La "Grande Madre", veniva
chiamata Iside, Gea e con altri nomi a seconda della zona. Caratteristica
peculiare di questa divinità, di fatto la dea Terra, è il suo duplice
aspetto: uno positivo e luminoso, in quanto
apportatrice di fertilità, raccolto, abbondanza, e l'altro negativo, oscuro,
addirittura tremendo, di una dea dell'infertilità, della carestia, della distruzione-.
Il ciclo vitale era rappresentato da questa divinità, con gioie e dolori. Il
ciclo vitale non appartiene soltanto alla terra, ma anche all’acqua, all’aria e
al fuoco.
Ovunque i punti di culto della Grande Madre erano
numerosissimi; qualcuno in superficie, diversi
sottoterra (nascosti, segreti, sotterranei, scavati o semplicemente reimpiegati in anfratti a significare il
"contenitore" che generò la vita dell'uomo: l'utero della Madre).
Questi luoghi sotterranei erano posti a stretto attiguità
con le fluenti cariche energetiche, si pensi alle forze telluriche
dell'entroterra.
1. Quando in Europa iniziò la
cristianizzazione ed i primi missionari cristiani scoprirono in Gallia un gruppo di Celti immersi
nella venerazione di una figura femminile nell'atto di dare alla luce un bambino subito svelarono
agli indigeni che, senza saperlo, stavano adorando un'immagine della Madonna e
che loro erano già cristiani. Su quel sito sacro venne
costruita una chiesa cristiana, e l'idolo pagano, trasferito al suo interno, si
modificava automaticamente in una raffigurazione di religione cristiana. Per
questo motivo alcune effigi mariane sarebbero precristiane
e per darne una giustificazione i teologi coniarono il
termine "Prefigurazione della Vergine". Con questa definizione
si intende dunque la presenza di figurazioni
mariane che precedevano la stessa nascita di Maria
Sul continente europeo
sono innumerevoli i siti in cui si praticava il culto della Grande Madre. La
Dea viene rappresentata legata alla Terra e
perciò i luoghi di culto si trovano quasi tutti in superficie ma, gran parte di
esse, erano posti originariamente nel sottosuolo, dove la presenza delle
correnti terrestri si fa maggiormente sentire. Qualche studioso azzarda anche
ipotesi per le quali proprio dalla Grande Madre, la Dea Terra , deriverebbero probabilmente le celebri "Vergini
Nere", le Madonne dal volto scuro venerate in tanti santuari presenti
anche in Italia. In Puglia: Maria Santissima del Soccorso "Santuario del
Soccorso" San Severo (Foggia), Maria Santissima Incoronata (Foggia), la Madonna Nera di Rovereto a Terlizzi
(Bari), Maria Santissima di Carpignano Salentino (Lecce.
Maria si sarebbe dunque rivestita della Dea Terra, questa operazione è meglio nota come "sincretismo",
la medesima per cui agli dèi del voodoo di Haiti
sono stati associate le immagine dei Santi cattolici introdotte dai missionari.
Ecco dunque spiegato il motivo per il quale nelle chiese di tutta Europa troviamo Vergini nere disseminate un po' ovunque in maniera
casuale. In opposizione alla terra, la Vergne Bianca o del latte,
stava ad indicare l’apporto nutritivo, necessario per la dimensione umana del Dio fatto uomo, oltre alla purezza ed alla luce.
2. Il termine Madonna, che viene dall’ italiano "Nostra Signora", è un titolo di
rispetto per la Vergine
Maria, comunemente applicata alle opere d'arte, specialmente a
quelle immagini che caratterizzano madre e bambino, conosciuto familiarmente
come Madonna col Bambino. L’apparizione della Vergine Maria è così frequente
nell'arte cristiana che sorprende il fatto che ella sia stata raramente
menzionata nei quattro Vangeli. Le tradizioni hanno continuato ad evolversi nel
corso dei secoli riflettendo la pratica liturgica, la credenza popolare, e
l'esegesi biblica. Le raccolte di
racconti popolari possono essere trovate durante qualsiasi periodo, ma il
periodo della Controriforma o
periodo post-tridentino, a seguito della divisione della Chiesa
occidentale in denominazioni protestanti e cattolici, ha visto il sorgere o la
riforma di molti aspetti della devozione mariana, così come una crescente domanda
nelle regioni cattoliche per le opere d'arte con la Madonna. Due, in particolare,
gli elementi importanti della dottrina mariana: l'Immacolata Concezione
(riferendosi alla nascita senza la macchia del peccato originale di Maria) e la sua Assunzione in
cielo, definite
come dogma da parte della Chiesa cattolica.Non è
raro riuscire ad ammirare la
Madonna rappresentata senza il suo bambino, in scene che
raccontano gli eventi prima della nascita di Gesù,
come l'Immacolata Concezione, l'Annunciazione (quando l’arcangelo
Gabriele porta la notizia che Maria portorirà il
figlio di Dio), e la
Visitazione (quando la gravidanza miracolosa di Maria viene
riconosciuta dalla cugina Elisabetta), come anche rappresentata in eventi che
si verificano dopo la sua morte, come ad esempio la Pentecoste (la discesa
dello Spirito Santo su Maria e gli apostoli) e l'Assunzione della Vergine. A
volte, la Madonna
viene indicata sola, al di fuori di un contesto
narrativo, soprattutto in una immagine devozionale: una
figura destinata a evocare la preghiera e la venerazione. Va sottolineato il fatto che le statue di culto di Maria non
comprendono il bambino, visto che ella onora il ruolo di intercessore in cielo
a nome di coloro che rivolgono preghiere
a lei. (Louedes, Fatima, Mediugorije, Loreto) Tuttavia, poiché l’importanza di Maria
nel cristianesimo è legata direttamente al suo ruolo di madre di Gesù, è più comune poter trovare il suo rappresentato come
la giovane madre di un bambino straordinario che come una donna solitaria.
3. Le immagini della Madonna col
Bambino non sono sempre state caratterizzate dal calore materno, dagli
scambi amorevoli, tipici della familiarità delle opere d'arte, come
del rapporto tra madre e figlio. Inizialmente i due protagonisti mostravano un
portamento regale e formale che molti oggi lo caratterizzano
come distanti e austeri La più antica raffigurazione conosciuta di Maria viene
dalle catacombe di Priscilla, un sito del tardo II secolo, una sepoltura
metropolitana di Roma. Il dipinto murale raffigura una donna che allatta un
bambino, seduto accanto a un uomo barbuto che sta
puntando lo sguardo verso il cielo. Nell'arte paleocristiana Maria è stata
raffigurata come una figura in preghiera; una madre, o in trono alla maniera di
un'imperatrice, prendendo a prestito dalle convenzioni greco-romane di
prestigio, o con la corona sul capo. La nuova religione cristiana, prudentemente, utilizzava un vocabolario artistico già in atto
e comprensibile per il pubblico per esprimere le proprie idee non ancora familiari Le immagini che comunicavano lo status
elevato di Maria incoraggiano i fedeli a tenerla alla pari o superiore agli
stessi governanti secolari. Il pubblico
Pagano mai nella tarda antichità avrebbe confuso la Madonna con la loro dea
della fertilità, che indossava costumi elaborati, non il semplice velo di una
donna ordinaria, né Maria incarnava i loro poteri
distruttivi. Gli dei pagani erano separati dagi
esseri umani, mentre Maria era accessibile. Le raffigurazioni mariane divennero
più frequenti nel quinto secolo, dopo che il suo status fu elevato dal Concilio
di Efeso nel 431, e onorata con il titolo di Theotokos,
che significa "portatore di Dio". La prima chiesa ad essere dedicata
a lei, la basilica romana di Santa Maria Maggiore, fu consacrata nel 432 dC, e non molto tempo dopo le
copie dell'icona Odigitria ("colei che
apre la strada") furono diffuse ampiamente in tutto l'Impero romano. Esse mostrano Maria come una solenne e regale madre che tiene
nel braccio sinistro Gesù e che punta a lui con la
destra, mentre suo figlio alza la mano
in segno di benedizione. Il formato bizantino è stato ripetuto per secoli
nell’arte occidentale., basta vedere le cripte, anche
locali, dove viene raffigurata la Madonna in postazioni che richiamano la
semplicità della vita e le necessità del divenire. (La Madonna della cultura, della Mutata… ed altre delle cripte nostrane).
Il termine Madonna del popolo fu
introdotto nel 1835 dal Vescovo Giustitiniani di
Verona, alla fine di un ringraziamento per aver superato il contagio della peste. A poco a
poco, un più amorevole e meno formale rapporto fu dispiegato tra madre e
figlio. La testa
di Maria è più incline più verso suo
figlio, mentre il bambino comincia a
girare tra le braccia di sua madre, le guance si toccano e gli sguardi si
incrociano. Il bambino diventa un bambino intenso e la madre tenera, Il trono e
la corona, che erano stati inizialmente inseriti per
ritrarre Maria, rappresentavano i segni di un'imperatrice e l'arte medievale le identificò come aspetti del suo ruolo di
Regina del Cielo e della della saggezza. Entro la fine del XIII secolo, un maggiore
naturalismo cominciò a sostituire le posture rigide che in precedenza erano
state impiegate per trasmettere prestigio e rispetto, e gli artisti si
sforzarono di rappresentare il forte legame materno tra madre e figlio. Nei
dipinti gotici, l'isolamento delle figure su uno sfondo d'oro conservano un senso di formalità, ma l'adattamento di
ambienti descrittivi nel Rinascimento concludono questa fase di transizione.
4. Le tendenze estetiche
verso un'arte più rappresentativa
del periodo tardo-medievale e della prima modernità ha coinciso con un
cambiamento corrispondente, permeato di pensiero filosofico, che vedeva l'umanità come una
metafora del cosmo, e il mondo naturale come uno specchio del divino. Il pensiero religioso, influenzato dagli
insegnamenti degli ordini francescani, ha cominciato a concentrarsi
maggiormente più sulla umanità di Gesù che sulla sua divinità.
Il cristianesimo sostiene che, come figlio di Dio, Gesù
era sia pienamente divino e pienamente umano, con la madre, la Vergine Maria, che contribuisce
alla sua natura di umano. Gli sviluppi della pratica
religiosa sostengono anche questa modifica. I suoi praticanti usano le opere
d'arte come strumenti per suscitare la meditazione e la preghiera. La presentazione di Gesù Bambino come un
bambino a sua madre. L'immagine
di lactans Maria, la Madonna mamma, che divenne comune nel corso del XV secolo, ha sottolineato il
rapporto umano tra la
Vergine Maria e il figlio. Così, teologia, filosofia e
costume popolare in tutto hanno trovato una conferma in queste immagini di un
bambino di Dio tra le braccia di sua madre; braccia che non solo ricordano la nascita umana di Gesù ', ma
promuovono anche un senso di collegamento, attraverso le proprie
esperienze d'infanzia o di nutrimento dei genitori, con la vita quotidiniana. In un
tempo di alta mortalità infantile, queste scene
evocavano sia la paura che la speranza. Pertanto, la teologia e la filosofia e
i costumi popolari trovavano conferma in queste immagini di un bambin Gesù nelle braccia della
madre.
5. La Madonna col Bambino
è l'associazione che attrae molto agli artisti del Rinascimento, scrittori e
predicatori. Maria è stata sempre descritta come la compassione, la pietà, la protezione. Anche
se la Madonna
ha mantenuto il suo consueto vestito rosso e manto azzurro (colore rosso simboleggia la passione e vero amore, il blu il cielo e
l'amore spirituale), suo figlio era mostrato nudo o scarsamente vestito,
rivelando pienamente la sua sessualità maschile legando il neonato così
ritratto alla dottrina della presenza dell’incarnazione di Dio sulla terra in
forma umana, tradotto artisticamente.
Nostra Signora di Guadalupe è l'immagine
più significativa della Madonna creata nel Nuovo
Mondo. La sua espressione è stata adottata
come fonte di orgoglio ispanico in tutto l'emisfero occidentale. In un bambino
che incarna il vangelo: “il corpo si è fatto carne”, .
il ruolo di Maria come strumento dell'Incarnazione, è
stato celebrato in scene della Natività e in immagini devozionali
di lactans Maria, la Madonna mamma, una forma
che emerse nel XIV e XV secolo. Il Clero
ha elogiato le immagini della Vergine che allatta ed ha esortato le donne a
seguire il suo esempio, predicando che il latte materno non è solo cibo per il bambino naturale, ma
anche l'inizio di una educazione cristiana.. Tuttavia, durante la Riforma, i protestanti hanno
contestato le scene di Maria che allatta il suo bambino per motivi religiosi,
sostenendo che queste opere hanno affermato il potere di Maria su Gesù, in quanto ha
dimostrato la sua dipendenza da lei per il nutrimento. Il ministro puritano
William Crashaw (1572-1626) definì degradante la
rappresentazione di Gesù come un bambino piccolo
sottomesso a una donna che non avrebbe lasciato
crescere Cristo in un miracolosa opera maschile, uguale a quella del Dio Padre.
Molti protestanti ritengono che la Chiesa romana abbia dato molto risalto a Maria; il più radicale ha accusato
la Chiesa di Mariolatria, una forma di idolatria basata su esagerata
importanza del ruolo di Maria nel cristianesimo. Nella dottrina cattolica, solo Dio ha il
diritto di essere venerato, la
Madonna, in qualità di santa, può essere venerata e le si può
chiedere di intercedere a nome dei
fedeli. Fin dagli inizi, la
Chiesa si era sforzata di distinguere l'uso dell'arte nel
culto dal culto degli idoli, che definisce l'arte
religiosa come strumento d'insegnamento
per l’analfabeta, un modo di onorare il santo, e un modo per ricordare la storia della salvezza.
Le preghiere dovevano essere indirizzate non ad una statua o ad un dipinto, ma
al personaggio rappresentato, dove l’occhio dell’arte serviva ad aiutare lo
sguardo interiore per creare mentalmente una esperienza
sacra.
I missionari portarono in terre lontane le opere d'arte, durante i loro viaggi. I Gesuiti nel XVII secolo istituirono accademie di pittura a Namban per produrre dipinti in stile europeo con tecniche
locali e con caratteristiche asiatiche. La Madonna col Bambino era di
gran lunga l'immagine più richieste dagli indigeni appena convertiti.
Per spiegare la Vergine
Maria al pubblico nativo, gli europei si rifecero alla loro Amaterasu, la dea del sole shintoista,
crearono una somiglianza artistica alla
Madonna. Nonostante le somiglianze visive, il confronto non reggeva in quanto i
poteri di Amaterasu erano naturali e non morali. La dea buddista giapponese della compassione,
Kannon, sarebbe stato un miglior equivalente in
quanto basato sulla dottrina. In Africa, le figure della madre e del figlio erano già un
elemento comune di arte rituale, che ha contribuito a facilitare il
trasferimento di significati cristiani su forme tradizionali. Oggetti ibridi attestano
l'assimilazione delle tradizioni religiose e l'accettazione del cristianesimo. Menkiti, uno scrittore Nigeriano-americano, ha evidenziato la
venerazione della Madonna da parte degli africani come attiva patrona e
avvocata/protettrice e non passiva immagine della reincarnazione: una
prospettiva influenzata dai ruoli dinamici delle divinità indigene. Questo
fu anche possibile grazie al fatto che i colonizzatori spagnoli guardavano gli
indigeni comne anime da salvare e non da sottomettere come,
invece, pensavano i colonizzatori protestanti.
I tempi moderni
L’ampio ricorso alle immagini della Madonna, staccate dal riferimento
religioso, ha favorito una immagine diversa ai nostri
giorni. La sua adozione, da parte dei media con la strategia
del marketing, promuove diversi messaggi che ritraggono la donna non solo come
mamma, ma anche per il suo aspetto fisico
6. Occorrono metafore linguistiche e
metafore visive, debitamente comprese. La metafora
linguistica crea collegamenti diversi con l’agire della persona; le metafore
visive creano, costruiscono sistemi articolati di influenza
che, nel caso della incalzante pubblicità e del commercio e della vendita
scorretta, non sono affatto solidi e disturbano la quiete interiore di molte
persone.
Altre volte ci appaiono metafore convincenti che riguardano la
giovinezza, la serenità, la sicurezza, e via di seguito in quanto questo
sistema di metafore può andare ad investire qualsiasi espressione dell’animo e quasi sempre il successo è assicurato. Un tempo era
riservato alla fede, all’apprendimento, alla salute, ora una idea
qualsiasi può colpire l’uomo nella sua globalità e visto che il tecnicismo e la
scienza hanno rivoluzionato il nostro modo di vivere e di essere liberi, c’è da
stare poco tranquilli per il rischio di subire aggressioni da moltissime parti.
Credo di poter affermare che questa divergenza che produce terribili diversità
sia anche all’origine di tanto degrado diffuso e di tanta difficoltà di vivere,
ma anche di crescere nella consapevolezza del domani. E’ questa la
strage silenziosa della nostra contemporaneità, potenziata dalla tecnologia che
trasmette e diffonde immagini che dilaniano, devastano, saccheggiano la coscienza
dei ragazzi e non solo. Penso che questa collettiva abbia permesso di pensare e
di riflettere su alcune cose della vita contemporanea. Occorre ricercare un
ordine morale possibile, ma soprattutto penso che la donna debba conferire alla nostra società
quel maquillage, quel tocco di abbellimento del quale, sono convinto, nessuno
può farne a meno.
L’auspicio che
quella forza generatrice della donna continui in ogni fase della vita e
persista a riprodursi per dare un senso alla vita
stessa, in ogni momento, sarà l’ultimo ad abbandonarci. Il fatto contrario
rimane a dimora per un utilizzo nuovo, dissacrante e imponente della forza di altri tipi di messaggi che hanno la forza di rendere importante
persino una escort, bambinello un essere
animato del quale in tanti sono interessati per altro.
I buoni e i
dignitosi facciano, con coraggio, la loro parte di salvezza in un mondo che infanga
e dipende da sempe meno persone.