Mille peccati... nessuna virtù
America, così nuda, così violenta
Arizona si scatenò e li fece fuori tutti
Lo strano vizio della signora Wardh
La coda dello scorpione
I segreti delle città più nude del mondo
Tutti i colori del buio
Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave
I corpi presentano tracce di violenza carnale
Giovannona Coscialunga disonorata con onore
Milano trema: la polizia vuole giustizia
Cugini carnali
La bellissima estate
La città gioca d'azzardo
La polizia accusa: il Servizio Segreto uccide
Morte sospetta di una minorenne
40 gradi all'ombra del lenzuolo
Spogliamoci così, senza pudor...
Mannaja
La montagna del Dio cannibale
L'isola degli uomini pesce
Il fiume del grande caimano
Sabato, domenica e venerdì
La moglie in vacanza, l'amante in città
Zucchero miele e peperoncino
Spaghetti a mezzanotte
Cornetti alla crema
Ricchi, ricchissimi, praticamente in mutande
Assassinio al cimitero etrusco
Apaculco, prima spiaggia a sinistra
2019 Dopo la caduta di New York
Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio
Se tutto va bene siamo rovinati
L'allenatore nel pallone
Caccia al ladro (TV serie)
Doppio misto (TV)
Mezzo destro, mezzo sinistro...due calciatori senza pallone
Vendetta dal futuro
Provare per credere (TV)
Ferragosto OK (TV)
Un'australiana a Roma
Rally (TV serie)
Delitti privati (TV serie)
Qualcuno pagherà?
Casablanca Express
La regina degli uomini pesce
La famiglia Brandacci (TV serie)
Sulle tracce del Condor
Mal d'Africa
Un orso chiamato Arturo
Spiando Marina
Graffiante desiderio
Risciò
Mamma per caso (TV serie)
A due passi dal cielo (TV)
L'ispettore Giusti (TV serie)
L'ultimo sogno (TV)
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Figlio di Gennaro Righelli, primo regista sonoro
italiano, fratello di Luciano,
regista e produttore: la vocazione di Sergio Martino
(nato a Roma il 19 luglio 1938) di lavorare nel
cinema si spiega così, semplicemente. Il suo vero
esordio nel mondo del cinema avviene nel 1963 , come
assistente di Brunello Rondi per "Il
demonio", poi collabora con quasi tutti i
registi impegnati in produzioni del fratello Luciano
(noblesse oblige...), per firmare la sua prima regia
nel 1969, "Mille peccati...nessuna
virtù", documentario su sesso e
sessualità in giro per il mondo. Il successo per Sergio arriva già nei
primi anni '70, soprattutto grazie al thriller (o
giallo all'italiana), con titoli arcinoti come
"Lo strano vizio della signora Wardh",
"La coda dello scorpione", "Tutti i
segreti del buio", "Il tuo vizio è una
stanza chiusa e solo io ne ho la chiave" e
"I corpi presentano tracce di violenza
carnale", film che verranno meglio trattati
nelle recensioni. La sua fortuna si chiama anche
Edwige Fenech, cognata (è la moglie di Luciano) e diva emergente del cinema italiano di
genere che, grazie a questi film diventa la vera
regina del thriller; il terzetto (Sergio, Luciano,
Edwige) piazza nel 1973 uno
dei cult movies riconosciuti universalmente, quel
"Giovannona Coscialunga disonorata con
onore" vitaminizzato da un Pippo Franco in stato
di grazia. Sergio Martino è così a metà degli
anni '70 uno dei registi di sicuro incasso, si
dedica al poliziesco, firmando successi come
"Milano trema: la polizia vuole giustizia"
o "La polizia accusa: il servizio segreto
uccide", realizza la risposta italiana a
"La stangata" con l'iperviolento "La
città gioca d'azzardo", inventa un cinema di
avventura sconosciuto (o meglio dimenticato) in
Italia con il trittico "La montagna del dio
cannibale", "Il fiume del grande
caimano" e "L'isola degli uomini
pesce", un cinema originale, non d'imitazione,
universalmente conosciuto ed apprezzato. Gli anni
'80 si aprono all'insegna della commedia, l'unico
genere che in Italia si dimostra ancora rilevante
per incassi ed il nostro Sergio non può che esserne
uno degli alfieri, ancora grazie ad Edwige Fenech la
quale, spesso in compagnia di Lino Banfi, regala
risate ed il suo splendido corpo a milioni di
italiani entusiasti. E' questa la stagione di
"La moglie in vacanza, l'amante in città"
(con il compianto Renzo Montagnani, qui in una delle
sue parti meglio valorizzate), "Zucchero, miele
e peperoncino", "Spaghetti a
mezzanotte", "Cornetti alla crema",
"Ricchi, ricchissimi, praticamente in
mutande", "Occhio malocchio prezzemolo e
finocchio" e così via, per tutti gli anni '80,
toccando anche punti molto bassi (come definire,
senza metafore, prodotti come "Doppio
misto" e "Provare per credere"?).
Commedia, commedia e solo commedia, interrotta da
"Assassinio al cimitero etrusco" e
soprattutto da "2019 Dopo la caduta di New
York", eccezionale avventura post-atomica che
viene commentata da TV Film (grande rivista alla
quale va però tutta la mia "comprensione"
per la scelta infelice dei redattori...) con le
seguenti parole "Brutto film di Martino
miracolato da Quentin Tarantino (che lo definisce un
proprio personal cult) e Steve (Stefano) Della Casa (che lo ha
presentato in pompa magna al Torino Film Fest del
2001). In realtà è improvvisato e superficiale,
inferiore ai post-atomici di Castellari"....;
ora, Tarantino è universalmente conosciuto e la sua
è quindi da considerarsi un'investitura ufficiale;
Della Casa è il direttore del Torino Film Festival.
Senza commento. Un tentativo di ritorno al passato,
all'avventura fatta di paesaggi e personaggi eroici
("La regina degli uomini pesce", "Mal
d'Africa" e "Sulle tracce del
condor"), una timida incursione nel platinato
mondo dell'erotismo softcore ("Spiando
Marina" e "Graffiante desiderio", rispettivamente con le
regine del genere Deborah Caprioglio e Serena Grandi),
prima di convertirsi alla causa, peraltro già
parzialmente sposata, delle produzioni televisive. Sergio Martino,
signore e signori, 60 anni passati a frequentare set
cinematografici e televisivi, ancora oggi uno dei
registi più impegnati e richiesti.
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