LA GAZZETTA DELLA STANZA

Periodico della squadra La Stanza                     anno II numero 9           05  Luglio 2001


REGINA IMMACOLATA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I trionfatori: Alessandro Fiumalbi, Stefano Tofani, Tommaso Razzauti, Domenico Dabraio, Aurelio Magistà, Giovanni Locci, Francesco Mazzei

UN GIUSTO PREMIO

Al diavolo le tattiche. Con un sano turn over e il sempre efficace catenaccio, Immacolata si aggiudica meritatamente la terza edizione del torneo. La vittoria arriva ai rigori dopo un equilibrato match che vede Ubbarone passare in vantaggio con Mazza per poi essere raggiunto da uno sfortunato autogol. Nel complesso Immacolata ha meritato, visto anche il comportamento ottenuto per tutto il torneo. La squadra di Dabraio pur non concedendo spettacolo alla platea ha sempre mantenuto posizioni di vertice e il suo gioco è comunque cresciuto con il tempo. In semifinale non ha sofferto per eliminare Giannino e infine ha trionfato per il suo primo titolo. In evidenza un po' tutti gli uomini: Mimmo che con i suoi 12 gol si aggiudica anche la classifica marcatori. Tommy un'autentica saracinesca, per lui il trofeo di miglior portiere, Alessandro "Fiumone", spalla ideale per il folletto Dabrao, Mazzei, diligente regista e ottimo mister, Tofani, guardingo e deciso come sempre, Giovanni Locci, un esempio da seguire, Aurelio Magistà, robusto faticatore di centrocampo e Bruno Catalano che non ha potuto assaporare il gusto della vittoria perchè in procinto di trasferirsi all'estero ma anche lui ha dato il suo valido contributo alla squadra.    

ONORE AI VINTI

Ubbarone esce a testa alta dalla manifestazione. Perdere ai rigori non è piacevole ma il fatto di esserci arrivati rende merito e onore ai secondi classificati. Pur non disputando un inizio di torneo ad alto livello, i blues si sono rifatti nel finale quando a completare la rosa si sono aggiunti i vari Tozzi e Mazza che con il loro contributo hanno senz'altro alzato il tasso tecnico della squadra. Complimenti comunque a tutti i componenti per aver strinto i denti nei momenti più difficili e non aver mai perso di vista quello che era l'obiettivo di tutti sin dall'inizio e cioè quello di arrivare in finale.

LA FINALINA VA A GENNARINO

Dopo la fase eliminatoria arriva anche il terzo posto. Gennarino chiude il torneo portando a casa la coppa del terzo posto e con un pizzico di rammarico da appuntamento ai propri tifosi all'anno prossimo. Partiti con ben altri propositi, gli arancioni si sono visti sfumare l'accesso alla finale per un non nulla e si sono dovuti accontentare della finale di consolazione. Peccato perchè gli uomini ben guidati dall'esperto Ferro si sono distinti per tutto l'arco del torneo con giocate degne di una squadra leader mettendo in mostra veri talenti come Spadino Romei ma soprattutto The assistman che si è distinto anche per i suoi micidiali calci di punizione, bene anche Locci F. e bravo anche al Gattone Morandi che non è riuscito neanche quest'anno ad aggiudicarsi la coppa come miglior portiere. 

 

 

SCINTILLE NEL DOPOPARTITA.                                     
SE LE DUE FINALI SI SONO SVOLTE NELLA MASSIMA TRANQUILLITA' GRAZIE ALLA DIREZIONE DEI DUE ARBITRI FEDERALI (COMPLIMENTI ALL'ORGANIZZAZIONE), COSI' NON E' STATO NEL DOPOPARTITA. DURANTE LA CONSUETA CENA DEFATIGANTE SVOLTASI DAL "BARONE" FRANCO, PATRON DELLA MANIFESTAZIONE,L'ARIA SI E' FATTA INCANDESCENTE A CAUSA DI UN' ACCESA DISCUSSIONE TRA ADORNI E TOFANI. IL MATURO DIFENSORE DEGLI ORANGE RIVENDICAVA ALL'ARCIGNO CENTRALE IMMACOLATINO LA PROPRIETA' DEL TROFEO VINTO DAI BIANCHI SCATENANDO LE IRE DEL TOFANI CHE RUGGENDO AFFERMAVA: "GLI SCONTRI DIRETTI, CON UNA VITTORIA ED UN PAREGGIO A NOSTRO FAVORE, LEGGITTIMANO IL NOSTRO TRIONFO FINALE!!" PROSEGUIVA RICONOSCENDO A GENNARINO SOLO LA SUPERIORITA' TECNICA A CUI FA DA CONTRALTARE LA SUPERIORITA' TATTICA E CARATTERIALE DELLA PROPRIA FORMAZIONE. IL RISCHIO DI PASSARE DALLE PAROLE AI FATTI ERA A QUESTO PUNTO REALE, QUANDO L'OPPORTUNO INTERVENTO DELLO STAFF DEL "BARONE", DISTRIBUENDO A TUTTI PIZZE GUSTOSE, HA CONTRIBUITO A PLACARE GLI ANIMI. (f.a.)
 

 

 

MISTERO LONDI                                                   
CHE FINE HA FATTO MASSIMO LONDI? SONO IN MOLTI A CHIEDERSI QUALE SIA STATA LA SORTE DI UNO DEI GIOIELLI DI CASA UBBARONE. DOPO UNO SCINTILLANTE INIZIO DI TORNEO CHE LO HA VISTO FRA I PROTAGONISTI INDISCUSSI ED AUTORE DI TRE GOAL DI PREGEVOLE FATTURA, LE SUE APPARIZIONI SI SONO FATTE SEMPRE PIU' RADE FINO A SCOMPARIRE QUASI DEL TUTTO. COSA HA PROVOCATO L'IMPROVVISO ECLISSARSI DI UNA STELLA COSI' LUMINOSA, SICURAMENTE UNA DELLE RIVELAZIONI DI INIZIO TORNEO? LE VOCI CHE SI RINCORRONO SONO PARECCHIE, MA NELL'AMBIENTE VICINO ALLA SOCIETA' BLUES SI MORMORA CHE LA MESSA IN DISPARTE SIA LEGATA ALLA VICENDA "PISTELLA" CHE HA COINVOLTO IL GIOCATORE ALCUNE SETTIMANE FA. SEMBRA INFATTI CHE LO SPONSOR PERSONALE DI LONDI, UN NOTO ESERCIZIO DI DISTRIBUZIONE GELATI, ABBIA DECISO DI RISOLVERE IL CONTRATTO PER EVITARE SPIACEVOLI RICADUTE DI IMMAGINE. LA RISOLUZIONE DEL CONTRATTO, CHE PREVEDEVA TRA L'ALTRO LA FORNITURA ILLIMITATA DI GELATI ALLA SQUADRA PER TUTTA LA DURATA DELLA COMPETIZIONE, HA COSI' PROVOCATO L' INTERRUZIONE DEL FLUSSO DI REFRIGERANTI LECCORNIE, ASSAI NECESSARIE PER RITEMPRARE I GIOCATORI DOPO LE FATICHE DI ALLENAMENTI E PARTITE. IL BURBERO TRAINER CECCONI HA COSI' SECCAMENTE INTIMATO ALLA PROPRIA STELLA: "NIENTE GELATI, NIENTE POSTO IN SQUADRA!!" (f.a.)

 

 

LETTERE ALLA REDAZIONE

Caro Direttore della Gazzetta,
Le scrivo a titolo personale ma credo di rappresentare anche il pensiero di tutti i tesserati di Immacolata Calcio al Torneo di calcetto 2001.
Fin dalla prima giornata del Nostro amato Torneo abbiamo letto sul rispettabile periodico da Lei diretto numerose e continue critiche (sul tipo di gioco, sulla tattica, sul presunto atteggiamento rinunciatario) alla squadra che in definitiva è risultata la vincitrice.
Il giorno 4 Aprile 2001 alla presenza dell'illustrissimo Presidente Onorario O' Barone si è svolto il sorteggio per la formazione delle squadre e proprio in quel giorno il Fato ha fatto anche da Allenatore decidendo il modo di giocare della nostra Squadra. L'urna ci ha assegnato: 2 difensori puri, anzi purissimi, (Locci G. e Tofani) che chiaramente non hanno spiccate doti di costruzione di gioco; 1 giocatore di regia (Mazzei) che imposta benissimo e che si trova a suo agio con dei mastini alle spalle; 2 giocatori Jolly (Magistà e Fiumalbi A.) che svolgono un prezioso lavoro di centrocampo ma che per il calcetto non sono sfruttabili come attaccanti puri; 1 punta di ruolo (Dabraio) che si esalta spaziando da solo sul tutto il fronte offensivo; 1 rincalzo prezioso per l'attacco (Catalano) che per motivi personali ha dato il suo apporto solo nella fase iniziale del Torneo così come Zavaglini che non ha partecipato distratto da importanti faccende familiari.
Dopo questa disamina, un qualsiasi intenditore di calcio, quale Lei è, può capire che quella presentata, non sembra una squadra assemblata dal Caso ma una compagine quadrata, tosta, adatta al gioco del calcetto, dove ogni componente può svolgere il suo ruolo in campo senza nessun adattamento tattico e quindi può dare il massimo.
Voglio precisare anche che la difesa poteva sembrare molto bloccata ma non si è mai affidata ai lanci lunghi, che altre squadre hanno effettuato sistematicamente, cercando di giocare il pallone fin dalle retrovie per farlo arrivare al terminale d'attacco (Dabraio) in modo che lo potesse sfruttare nel modo migliore.
In conclusione ritengo che le critiche circolate nell'ambiente empolese, amplificate dal Giornale da Lei diretto, fossero troppo severe per una compagine che ha giocato il calcetto come deve essere giocato e che alla fine ha messo in bacheca: la Coppa per la squadra vincitrice, il Trofeo per la miglior difesa e che ha permesso al suo attaccante principe di vincere la classifica cannonieri.
Ringrazio per la Sua disponibilità sperando nella pubblicazione di questo mia puntualizzazione.
Con stima
                                                                                Tommy