UBI
MAIOR ....
Domenica
09 Dicembre 2007
Montespertoli, ore 10.00
G.S.
L Stanza – G.S. Ortimino
1 – 3
(Barbieri)
Razzauti Locci F. Adorni Giacinti (Locci
G.) Vezzosi Mascali Massa (Mazzei) Pandolfini
Barbieri Pancanti Dabraio
…ed ora questa come la raccontiamo? Beh,
intanto una cosa è assodata: al G.S. La Stanza,
la superiorità numerica gli fa un baffo! Nella
passata stagione, in quella ormai celeberrima
partita giocata ad inizio Febbraio, i nostri
scesero in campo in dodici e riuscirono
nell’impresa di perdere per tre a zero. Non
soddisfatti, Domenica scorsa ne combinano
un’altra: pur trovandosi a godere, dopo pochi
minuti di gara, dell’uomo in più e di un goal
di vantaggio, a seguito dell’espulsione del
difensore avversario, con correlato calcio di
rigore, alla fine tornano a casa con tre
sganassoni sul groppone e chi s’è visto, s’è
visto. A questo punto, riteniamo sia ben
comprensibile ai devoti lettori lo stato d’animo
di colui che si sta apprestando a raccontare i
fatti accaduti. Tema: Domenica scorsa abbiamo
fatto una figuraccia spaziale. Svolgimento: I
ragazzi del G.S. La Stanza sono ospiti del G.S.
Ortimino, già sconfitti con merito nel corso
dell’incontro d’andata, e vengono accolti nel
pantano del campo di Montespertoli. Le cose si
mettono bene per i nostri: possesso del pallino
del gioco e Pancanti subito pericoloso, con un
tiro ravvicinato che finisce a lato della porta
ortiminese. La formazione biancoceleste subisce le
iniziative degli auriverde. Ancora il Panca che
dalla sinistra pennella nell’area degli
antagonisti. Batti e ribatti, la palla finisce sui
piedi di Mascali che, con decisione, colpisce la
palla a rete. Il difensore dei locali alza il
braccio e ne devia la traiettoria. Risultato:
penalty e cartellino rosso. Fiore Barbieri va sul
dischetto, trasforma e porta i nostri in avanti.
ZOT! Salta l’interruttore generale del quadro
elettrico stanzino e sui verdeoro cala un buio
pesto. Forse convinti di fare a pezzettini gli
antagonisti, i ragazzi di mister Mazzei si
squagliano come burro al sole e lasciano la
partita nelle loro mani. Conseguenza: si alza il
Vento Divino (in giapponese: Kamikaze) che squassa
il vascello auriverde fino a farlo affondare.
D’incanto, i biancocelesti si moltiplicano di
numero fino a diventare quindici, sedici ed anche
di più, tanto da pervenire al (giusto) pareggio.
Veloci come saette, si impadroniscono del
centrocampo e si riversano a frotte nell’area
stanzina e solo grazie al vituperato Tommy
Razzauti, il quale si esibisce in parate
saracinesca ed uscite opportune, i nostri
mantengono il risultato in equilibrio sino
all’intervallo. E per le rarefatte fila del G.S.
La Stanza? Solo una conclusione velleitaria di
Fiore, eseguita al di qua dei sedici metri, che
finisce a lato. Un po’ poco, non vi pare? Inizia
la ripresa; ah già, dimenticavamo, l’Ortimino
non dispone neanche di un ricambio e mostra una
panchina vuota che più vuota non si può (ma
tanto tutti quelli che servono sono già in
campo). Inizia la ripresa, dunque, e continua il
Kamikaze. Sul concentratissimo Tommy piovono
palloni da ogni dove ed il nostro vi si prodiga a
più non posso; il collega avversario assiste
annoiato ed anche un po’ infreddolito.
Finalmente, il Fato (quello con la effe maiuscola)
si compie. Rimpallo all’altezza del dischetto
del rigore stanzino, ed i nostri, stritolati dal
soverchiante numero di giocatori in biancoceleste,
vengono alla fine sopraffatti. Ammaina bandiera e
“Silenzio fuori ordinanza” in onore dei
caduti. Tre giorni di lutto nazionale per
l’immane tragedia avvenuta. Aspetta,
aspetta…c’è bel cross di Giorgino dalla
destra! Ah, niente paura, il portiere, in uscita,
afferra con disinvltura la palla. Via, basta con
gli scherzi! Pandolfini steso a terra, contropiede
rapido come il vento (Kamikaze, appunto) e terzo
goal dell’Ortimino. Vibranti (e forse un po’
impudiche) le rimostranze dei nostri circa la
mancanza di sportività degli ortiminesi, andati a
segno nonostante il Pandoro reclamasse i soccorsi.
Folklore: Mimmo Dabraio battibecca con il pubblico
e lo invita a compiere un atto, diciamo così,
sconveniente. Il direttore di gara estrae il
cartellino rosso, quasi fosse la ciliegina da
mettere sulla torta e ristabilisce l’apparente
parità numerica (apparente, poiché i
biancocelesti a noi sono sembrati una trentina!).Triplice
fischio. A questo punto, il compito più
difficile. Quali valutazioni esprimere nei
confronti della squadra stanzina? Come coniugare
un contesto improponibile (ed anche a tratti
ridicolo) con l’indiscutibile impegno profuso da
ciascuno? Impresa ardua, quasi come perdere per
tre a uno dopo essere passati in vantaggio ed aver
usufruito dell’uomo in più. Ragion per cui,
stavolta ci sia concesso di tralasciare
l’argomento. Con una sola eccezione: il Tommy,
la cui performance ha limitato i danni per i
propri colori. Le disattenzioni del numero uno
verdeoro, quando avvengono, sono sempre ampiamente
amplificate; quindi è doveroso, mettere in
risalto la sua condotta di gara più che
ammirevole. (f.a.)
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