FIAT
CROMA
Sabato
17 Novembre 2007
Villanova, ore 15.30
G.S.
La Stanza
-
G.S. Monterappoli
1 – 3 (Dabraio)
Razzauti Giacinti Adorni Locci G. Novia
Biancalani Massa (Espinoza) Albo Dabraio Carriero
Mascali
A Villanova, contro i gialloneri del
Monterappoli, il G.S La Stanza prende tre pappine
ma, a dir la verità, non ce ne importa poi tanto
poiché in questa gara i verdeoro ci mettono il
cuore, fino alla fine, decimati ancora una volta
da assenze e squalifiche, tanto la lasciar il solo
Espinoza ad occupare malinconicamente la panchina.
Forzatamente schierati in maniera inadeguata,
soprattutto a centrocampo, i nostri devono anche
sopperire alla guida tecnica vacante, con Mazzei
impegnato altrove e Massa costretto a scendere in
campo per consentire alla squadra di raggiungere
il numero legale. Gli avversari, impietosamente,
ne approfittano ed attuano un pressing a dir poco
asfissiante che impedisce agli stanzini il benché
minimo possesso di palla. Penalizzati dal deficit
strutturale della linea mediana, aggravato per di
più dalle precarie condizioni fisiche di Cip
Albo, gli auriverde non possono far altro che
subire le scorribande montrappolesi, limitando
oltre il sopportabile le sortite nell’altrui metà
campo. Dai e dai, le resistenze della truppa di
via Salaiola vengono piegate. Palla lunga verso
l’angolo a destra della porta difesa da Tommy
Razzauti; il Professor Novia, oggi collocato nel
ruolo di difensore arretrato, è in netto
vantaggio rispetto all’accorrente antagonista e
si prodiga a proteggere la sfera, nell’attesa
che finisca a fondo campo. Quando sembra esser
riuscito nell’intento, si fa sorprendere dal
montrappolese, il quale conquista il pallone e si
porta all’interno dell’area. Da posizione
molto angolata scocca un tiro preciso e
l’integrità del bersaglio è violata. I
gialloneri non allentano la morsa, con il preciso
intento di sferrare il colpo da K.O. Il G.S. La
Stanza fatica a divincolarsi; le rarissime
iniziative mancano completamente di efficacia e
poco dopo arriva il secondo upper-cut. Gli ospiti
eseguono un calcio da fermo alla sinistra del
Tommy, la traiettoria finisce all’interno dei
sedici metri dei verdeoro e viene corretta a rete
dal mediano avversario, saltato solo ed
indisturbato. Due a zero. Rischia di
materializzarsi un tracollo, per i colori
stanzini. Nel corso dell’intervallo, Massa
lascia il posto ad Espinoza; anche Cip Albo
necessita l’avvicendamento, ma l’assenza di
ricambi lo costringe a restare in gioco. L’avvio
della ripresa prosegue lungo i binari percorsi nel
primo tempo: Monterappoli che spadroneggia e
Stanza tramortita. Poi, paradossalmente,
l’autogestione operativa causata dall’assenza
di conduzione tecnica si rivela una soluzione
efficace. Il Professore, sponte sua, si spinge ad
occupare con assiduità la linea di centrocampo,
lasciando Giorgino Giacinti a svolgere di fatto il
compito di libero, con Locci G. che diventa così
difensore puro sull’attaccante montrappolese.
D’incanto, il gioco stanzino diventa più
autorevole e costringe i gialloneri sulla
difensiva. Proprio il Professore porge un bel
servizio verso Mimmo Dabraio. Il tarchiato puntero
lucano fa la cosa giusta: un delizioso pallonetto
che supera il portiere e gonfia la rete. I nostri
spingono con più convinzione il piede
sull’acceleratore; così facendo, si espongono
inevitabilmente al contropiede avversario, anche
se le incursioni vengono ben smorzate da Giorgino
e da alcune uscite tempestive del Tommy. Ancora
Mimmo Dabraio che riceve palla, si gira bene e
lascia partire un bel tiro che però finisce alto,
a lato della porta. Svolta della partita:
l’oriundo Espinoza, fattosi ingenuamente
sanzionare in precedenza per un fallo di reazione,
commette un’altra infrazione e subisce il
cartellino rosso, lasciando i compagni in dieci.
Gli stanzini non si perdono d’animo e seguitano
a gettarsi in avanti. L’ennesimo contropiede
montrappolese mette una pietra sopra la gara: i
punti diventano tre ed il discorso è chiuso
definitivamente. Ancora una sconfitta per gli
stanzini, ma stavolta hanno ben poco di cui
rimproverarsi. Assottigliati nel numero ed
arrangiati nello schieramento, si sono buttati
nella mischia stringendo i denti a difesa della
bandiera, correndo il rischio, alla fine di
compiere l’impresa; stanzini vinti, si, ma sopra
gli scudi ed a loro riserviamo, doverosamente,
l’onore delle armi. Auguriamoci, comunque, che i
ranghi tornino al più presto folti e compatti. (f.a.)
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