La gazzetta della Stanza

Periodico della squadra U.I.S.P.  La Stanza     anno IV  Numero 7                                         10 Giugno 2003

 

FIAMMATA GIANNINO IN ZONA CESARINI

Importante successo di Giannino che fa suo il derby e stacca i cugini in classifica. Buono il rientro in tempi record di Damiano.


Eravamo già entrati nel minuto di recupero quando su azione di calcio d'angolo Giorgio riceve palla e fa partire di prima intenzione un rasoterra che si va ad infilare alle spalle del Gattone. La palla passa attraverso un nugolo di gambe, nessuno sfiora e Giannino porta a casa tre punti che potrebbero risultare determinanti per le sorti di questo torneo. Addirittura in svantaggio, grazie ad una rete di Mimmo, gli orange riescono a pareggiare ed infine a conquistare anche il successo. Gennarino che perde subito per infortunio il bassese Baldacci si affida ai piedi di Mainardi (precettato per garantire equilibri maggiori al torneo) e Dabraio che nel secondo tempo sarà costretto ad abbandonare il terreno anch'egli per infortunio. La gara è sostanzialmente equilibrata e le occasioni le costruiscono entrambe le squadre grazie anche a repentini capovolgimenti di fronte. Si affrontano a viso aperto e grazie a questo si ammirano giocate geniali da una parte e dall'altra con Maurini autentico deliziatore della platea e i due portieri ad esibirsi in parate da calcio spettacolo. Tra i tulipani rientrava Damiano e si vede anzi si sente in quanto il biondo muratore di Empoli est non fa altro che lamentarsi nei confronti del direttore di gara, Mazzei da via J. della Quercia, per presunti falli ai suoi danni. Giannino avrebbe meritato qualcosa in più e se i suoi attaccanti fossero più altruisti questa squadra avrebbe tutti i mezzi per conquistare traguardi importanti.  (Nella foto Masimo Fornaciari, grande protagonista anche ieri sera.)

 

Immacolata vede la finale

La squadra di Ciccio Mango, fresco di contratto con il Calasanzio, piega Ubbarone e vede la finale sempre più vicina. Non c'è la matematica ma gli uomini capitanati da Mazzei non dovrebbero farsi sfuggire l'obbiettivo principe del torneo. La squadra non fatica molto ad aver ragione di Ubbarone ancora privo di Mazza la quale assenza si fa notare notevolmente. Pandoro prende per mano la baracca e comincia a macinare gioco misto a calcio champagne. Prima di realizzare la rete che aprirà le marcature si concede il lusso di colpire due legni a portiere battuto con due giocate latino americane. E' l'uomo più in palla della partita al quale però si aggregano Mazzei, e Tozzi, il primo autentico regista e distributore di palloni il secondo invece un vero jolly in grado di ricoprire con disinvoltura ogni zona e ruolo in mezzo al campo. Ottima la prova del rientrante Vezzosi apparso tonico e puntuale come sempre nei suoi interventi difensivi e non solo, infatti in diverse occasioni si è portato anche al tiro sfiorando la segnatura. Bene anche Londi che sbaglia un penalty ma che macina chilometri sulla sua fascia,bravo nel servire a Tozzi l'assist per la doppietta personale. I baroncini, che all'andata misero in seria difficoltà Imma, non si ritrovano e il solo Biancalani, autore di una bella doppietta, regala ai propri tifosi qualche giocata interessante, il resto è improvvisazione e rassegnazione. Peccato perchè i detentori del titolo avevano tutte le carte in regola per disputare un torneo meno opaco di quello che stanno disputando.  (Nella foto Roberto Pandoro, Pandolfini, il migliore in campo.)  

 

Sessantunesimo minuto

Mazzei = Non voglio pensare alla premeditazione nei miei confronti  Toso =  .......................................................

Morandi = Anche stasera ho fatto i miracoli  Londi = Ho dato un occhio al pesce ed uno al gatto.

Barone = La scorsa settimana ho messo 5.000 carciofini sottolio. Ho risparmiato 6 milioni.

Immacolata = Francé, hee Beppino, che abbiamo fatto stasera?

 

SFOGO TOSO: "NON HO SENTITO PIU' FIDUCIA INTORNO A ME"

Rinvio lungo e non va bene, corto e va male, esco con i piedi e sbaglio, respingo con le mani e faccio male. Basta!, un portiere ha bisogno di sentire la squadra sempre con lui ed io ad un certo punto mi sono sentito privo di fiducia e qualsiasi cosa facessi mi veniva rimproverata. Quando ad un compagno capita di sbagliare un passaggio o un gol sotto porta, la prima cosa che faccio è quella di incoraggiarlo. Ho abbandonato il terreno di gioco perché non volevo litigare ed evitare che la situazione potesse degenerare. Questa in sintesi l'intervista telefonica rilasciata questa mattina da Alessio Toso al nostro inviato. Il portiere del terrafino non ha detto se intende continuare l'avventura o se ha deciso con quel lancio di guanti di lasciare i suoi compagni, che grazie anche al suo prezioso apporto, stanno raggiungendo la finale.   

 

BOTTA E RISPOSTA VEZZOSI - FAVATI DI BIENTINA

Antonio Vezzosi ha deciso di trincerarsi dietro il silenzio stampa  "Da ora in poi parlerò solo sul campo". Queste le parole replica a Favati di Bientina che rimproverava l'asso castellano di scarso attaccamento alla maglia e di un rendimento mediocre.                  

 

Punto e virgola                                                                       di Favati di Bientina

 

VI° GIORNATA    - prima di ritorno -

 

Il punto

Siamo ormai entrati nella fase “calda”del torneo: i punti in palio cominciano a diventare davvero pesanti ed i margini di recupero da eventuali sconfitte sono sempre più esigui. Ognuna delle squadre conosce ormai perfettamente i propri pregi e difetti, così come quelli degli avversari. Le gare disputate ieri hanno visto gli arancioni di Giannino protagonisti di una vittoria in extremis nei confronti di Gennarino, mentre Immacolata si è sbarazzata abbastanza facilmente del fanalino di coda Ubbarone.

Giannino / Gennarino. Le due squadre, appaiate a sei punti assieme a La Poderosa, si giocavano il secondo posto: ne è uscita una gara molto equilibrata, decisa solo nei minuti di recupero. Giannino, che a sorpresa ripresentava il novello Lazzaro Lucarelli, l’ha spuntata soprattutto grazie alla maggiore freschezza atletica, con due spunti di Giacinti e Lucarelli quando ormai il pareggio sembrava cosa fatta. I gialli devono soprattutto rammaricarsi con loro stessi per le grosse occasioni sprecate quando, in vantaggio per uno a zero, hanno più volte avuto l’opportunità del raddoppio: hanno anche dovuto pagare dazio alla sfortuna che nel corso della gara li ha privati prima di Baldacci e poi di Dabraio, tanto che nel finale si sono trovati “spompati” e senza cambi, subendo le due reti decisive. La gara è stata comunque molto equilibrata, con entrambi i portieri che, in ottima serata, riuscivano a mantenere inviolate a lungo le loro reti. I gialli, pur avendo perso il bomber Baldacci per infortunio, riuscivano a portarsi in vantaggio e ad inizio ripresa avevano diverse opportunità per raddoppiare, soprattutto con Pagliai che ciccava incredibilmente due splendidi assist servitigli da Mimmo. Come sempre succede, dopo aver sprecato tutte quelle occasioni, Gennarino subiva il pareggio con una bomba di Lucarelli e, dopo aver perso anche Dabraio per una distorsione, si trovava in chiara difficoltà fisica. Ferro e company si riversavano in avanti in modo abbastanza confuso, ma proprio nel recupero riuscivano a cogliere il goal decisivo con un tiro da fuori di Giacinti. Subito dopo, con gli avversari ormai tutti in avanti alla disperata ricerca del pareggio, arrivava addirittura il terzo goal, ancora con il miracolato bomber Damiano. I più. Giacinti: Giorgio offre il solito contributo di grinta e prestanza fisica, abbinato al consueto fair play. In più stavolta ci mette il tiro decisivo che consegna ai suoi tre punti fondamentali. – Morandi: il Gatto per tutta la partita è un baluardo insuperabile per gli avversari. Si inchina solo nel finale al tiro in mischia di Giorgio. I meno. Pagliai: non è lucido come al solito ed in più fallisce in modo imperdonabile due occasioni d’oro che avrebbero potuto chiudere il match. – Zavaglini: il falegname in miniatura lotta come al solito con grande generosità, ma stavolta non riesce a dare troppa sostanza alla sua prestazione.

Ubbarone / Immacolata. Le due squadre occupano le posizione opposte della classifica e la differenza si è vista tutta. Il risultato è rimasto in bilico solo per pochi minuti, nei quali i bianchi, dopo aver colpito tre pali ed essere passati in vantaggio, si sono fatti momentaneamente raggiungere da un bel goal di Biancalani. Immediatamente Immacolata si è di nuovo portata in vantaggio e da lì in poi la gara è stata tutta in discesa: sono andati a segno il solito Carriero (tre reti), Pandolfini, Tozzi due volte e Mazzei. Per i blu hanno accorciato le distanze Carli ed ancora Biancalani. L’assenza di Mazza ha come al solito reso assai sterile l’attacco di Ubbarone, con il solo Biancalani che si è reso pericoloso in qualche occasione. La cosa che più preoccupa è l’aver visto i blu ormai rassegnati ad un torneo di basso profilo, quando invece, con una vittoria, avrebbero visto riaprirsi concretamente le speranze di un posto in finale. Adesso la classifica è pressoché compromessa, ma ci si attende comunque una reazione di orgoglio. Sul piano tecnico tutto bene invece per i bianchi: la formazione si presentava per la prima volta al gran completo, ma mister Mango riusciva a gestire bene il turn over. Ben quattro atleti sono andati in goal, ad ulteriore dimostrazione della omogeneità dell’organico, caratteristica che a mio parere ha sinora fatto la differenza con le altre formazioni. I più. Biancalani: oltre a segnare una doppietta è sembrato l’unico a non rassegnarsi mai, giostrando sia dietro che in attacco con buon costrutto. – Tofani. Stefano è il solito baluardo difensivo dei bianchi che infatti non subiscono goal con lui al centro della difesa, ma anche da portiere sfodera ottimi interventi. I meno. Donadio: Penna Bianca, assieme a Mazza, è sicuramente l’elemento più tecnico dei “blues”, ma stavolta le sue capacità si sono viste poco e quasi mai si è reso pericoloso – Toso: ha inspiegabilmente mollato i suoi a partita in corso, con uno scatto di nervi che nessuno ha compreso.

La classifica. Immacolata continua a macinare punti ed anche il gioco sembra via via migliorare. Il primo posto non è ancora affatto certo, ma a questo punto i bianchi hanno un piede in finale. Ciccio Mango ha a disposizione uomini ben intercambiabili fra loro e pertanto il rendimento della squadra non risente delle sostituzioni o delle assenze. Assenze che invece pesano in modo ben più grave su altre squadre come ad esempio Gennarino, che nel corso della gara si è ritrovata spuntata dopo gli infortuni di Baldacci e Dabraio: la sconfitta è senz’altro ancora rimediabile, ma certamente Giannino ha acquisito un vantaggio molto importante nella lotta per la finale. I granata de La Poderosa, altra pretendente alla finale, questa settimana hanno fatto da spettatori: forse Francesco Locci, Pancanti e Mascali I°, presenti in tribuna, saranno rimasti delusi dal rush finale di Giannino nel match contro Gennarino, che ha spazzato via un pareggio che per La Poderosa sarebbe stato forse il risultato migliore. Chiude infine la classifica Ubbarone che si dimostra sempre più Mazza-dipendente e che ormai vede le proprie speranze di finale appese solo alla matematica.

 

La virgola

Anche questa settimana non sono mancate le polemiche, ma per fortuna non mancano anche le note positive. Cominciando dalle prime non si può non fare cenno alla lettera inviata da Aurelio: posso anche essere d’accordo con lui nel ritenere che il peggioramento del gioco possa essere figlio del nervosismo e non viceversa, ma trovo francamente assurdo che si possa pensare al dolo. Assistendo da spettatore alle partite non ho potuto fare a meno di notare come ogni volta durante la partita sia i giocatori dell’una che dell’altra squadra si lamentino continuamente (chi in modo garbato, chi un po’ meno) con l’arbitro di turno. Poi invece, quasi magicamente, al fischio finale la schiera dei contestatori si dimezza: chi ha vinto se ne frega dell’arbitro e festeggia, chi ha perso si incazza ancora di più. Ecco che allora mi auguro, ed anzi sono convinto, che Aurelio (che stimo molto come persona, ma che da giocatore ha un bel caratterino) abbia solo avuto bisogno di sfogare un po’ della rabbia accumulata per la sconfitta. Sconfitta che potrà essere stata giusta od ingiusta e sulla quale potranno anche aver inciso le decisioni arbitrali: ma sono assolutamente certo che tali decisioni sono state prese nella massima buona fede.

La regola di cui sopra secondo cui chi vince non si incazza ha una eccezione: Francesco Mazzei, che pur essendo in testa alla classifica, continua a fare collezione di espulsioni. Mister Brontolo sembra proprio incorreggibile ed anche stavolta ha lasciato i suoi in inferiorità numerica per due minuti. Ed a turbare ulteriormente l’ambiente in casa Immacolata è arrivato anche l’inatteso show di Toso che, nel bel mezzo di una partita condotta abbastanza facilmente dai suoi, ha pensato bene di andarsene dopo un banalissimo rimbrotto del compagno di squadra Pandolfini.

Abbiamo già detto de La Poderosa che ha inviato alcuni dei suoi osservatori (Pancanti e Mascali I°) ad osservare il match fra i diretti concorrenti per il secondo posto Giannino-Gennarino.  Per la verità era presente anche un terzo osservatore (Francesco Locci), ma pare che lo stesso sia stato visto dormire profondamente in tribuna. Solo il fruscio di un pallone finito nella siepe ha avuto il potere di risvegliare il suo vecchio fiuto di cercatore.

In casa Giannino qualcuno si dovrebbe preoccupare di informare Enrichetto Zavaglini che il suo compagno non è  Raffaele “Pisu” (come lo ha chiamato per tutta la partita), ma bensì Maurizio “Pissu”.

Fra i gialli di Gennarino è invece emersa una verità sacrosanta: Mimmo “Dabrao” la deve smettere di passare il pallone, tanto i suoi compagni non capiscono e non sfruttano i suoi assist al bacio e per di più lui si fa male. Così impara.

Ad addolcire tutto quanto è arrivata comunque la lettera di Massimo Fornaciari: ragazzi, comunque vada, il “Torneo” ha già vinto.

Buone cose, cumpa!