(...) e in pochi sfuggono al mare gonfio di schiume
nuotano verso riva con la pelle ruvida di sale,
e lieti salgono a terra, scampati alla morte (...)

(Odissea, libro XXII, versi 236-238
traduzione di Salvatore Quasimodo)

 

A tutti quelli che dagli altipiani anatolici,
dalle coste dell'Africa e dalle alture dei
Golan approdano su queste spiagge.

A tutti quelli che non sono mai arrivati.

A tutti i migranti
che prolungano sulla terra ferma
le vie dei mare

Stalker per castellòn, 10 luglio 2002

 

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