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VENEZIA

LA CARTA ITTICA
di Igino De Rosi

La provincia di Venezia ha presentato la carta ittica, ormai quasi giunta al termine, in varie cittadine. I rappresentanti dello Spinning Time Club si sono puntualmente presentati ad alcuni di questi incontri.

Si è tenuta il 27 ottobre presso l'aula magna dell' I.T.C. Alberti di San Donà di Piave la presentazione della carta ittica della provincia di Venezia, con la presenza dell'Assessore alla pesca Delia Murer, del dr. Marconato, ittiologo e autore della carta, e pochi rappresentanti delle associazioni di pesca sportiva e con i rappresentanti dello Spinning Time.
La serata si è svolta con la presentazione della carta ittica, con annesso il nuovo regolamento sulla pesca e la diffusione dei dati raccolti in questi anni dal dr Marconato in 91 siti, in diversi corsi d'acqua della nostra provincia.Un lavoro notevole e ben fatto per il quale dobbiamo dare atto all'amministrazione provinciale.
Dal punto di vista della qualità delle acque, la provincia è nettamente divisa in due parti. La parte nord orientale presenta una buona situazione, mentre la parte sud vicina alla provincia di Padova e Rovigo ha una situazione assai alterata, in particolare per l'enorme diffusione di fauna ittica considerata dannosa.

Il nuovo regolamento presenta qualche buona novità, come la modifica della zona "A", l'istituzione di zone "No-Kill" e di pesca con le sole esche artificiali, l'istituzione di campi gara e una maggior protezione per alcune specie, tra cui il luccio.Novità queste che molto sin avvicinano alle nostre proposte fatte già da tempo e che prendiamo atto con soddisfazione, ma non mancano, a nostro avviso, anche note negative.

Una di queste riguarda il nostro amato bass che da ora non ha alcun periodo di rispetto ne limitazioni di taglia (per effetto dell'art. 14 della nuova legge regionale, N.d.R.). Nello specifico il black bass è considerato (al la stregua di altre specie) un pesce infestante che al pari di altri deve progressivamente limitare la sua presenza fino alla sua estinzione (presunta). A differenza dei pescatori agonisti ai quali tutto questo non interessa per niente, come dimostrato dal dibattito, i rappresentanti dello Spinning Time Club si sono fortemente opposti invocando il fatto che tale pesce è ben accetto dall'ambiente come è dimostrato da un secolo di presenza nelle nostre acque. D'accordo siamo invece ad attuare una lotta senza quartiere ad altre specie infestanti ben più dannose, quali carassi e siluri, alla quale daremmo se richiesta la nostra fattiva collaborazione all'amministrazione provinciale.


Iginio Cattin con un magnifico esemplare di persico trota.

I rappresentanti della provincia ci hanno promesso, inoltre, un loro interessamento per rendere più accessibili i luoghi di pesca troppe volte chiusi da reti e altri ostacoli anche se posti in terreni demaniali.

Una valutazione più approfondita al nuovo regolamento la daremo una volta che ne avremo preso una visione integrale e potremo confrontarlo con quello delle altre provincia. Così come appare dalla presentazione, comunque, il nuovo regolamento sulla pesca fa un passo avanti, porta qualche miglioramento e si avvicina ali altri paesi europei.
Speriamo che tutto questo aiuti anche la massa di pescatori ad affinare la propria mentalità per renderla più al passo dei tempi.

C'è stato da parte dell'Assessore e del dr. Marconato un riconoscimento allo Spinning Time per il ruolo che svolge nell'ambito della pesca (a differenza di altre categorie di pescatori) che ci può fare in un prossimo futuro referenti affidabili da parte degli organi preposti della provincia.
Tutto questo per un club come il nostro è motivo di soddisfazione e responsabilità che deve vederci sempre all'altezza del confronto e delle proposte.

Accompagneremo lo svolgersi delle nuove iniziative e norme provinciali esattamente come abbiamo fatto finora: con la nostra vigilanza e presenza critica.

Gambero di fiume