Viaggio interiore

Viaggio interiore

Angela

Conquista

Nel programma che mi stabilisco giornalmente comprendo un po' di tutto, in modo che il ritmo di lavoro sia scorrevole ma non troppo pesante.
Non mi dimentico mai della preghiera.

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Appropriarsi del proprio tempo

Giovedì 8 Dimostro così a me stessa che non solo so desiderare e realizzare ciò che desidero, ma che anche tengo fede ad un programma, ad un impegno da me stabilito: Mi approprio del mio tempo. Liberamente, entro da padrona nel tempo! Io, non altri al mio posto.

Mi preoccupo soprattutto del tempo che ho stabilito per realizzare quel determinato compito, non tanto dell'esito. Scaduto il tempo passo al compito successivo.
Questo esercizio mi allena a valutare il tempo necessario che non è il medesimo per ogni cosa: magari sbaglio nello stabilire un tempo e ci vuole di più: la prossima volta mi regolerò meglio! Successivamente così imparo a stabilire cosa è essenziale fare e quando invece ci si può concedere le rifiniture.
Così anche quando sul lavoro o nella famiglia in futuro mi succederanno degli imprevisti saprò come calcolare il tempo necessario per rispondere alle richieste senza restare indietro e senza entrare nel panico perché legata a certi schemi mentali! Verrà invece l'occasione in cui mi posso concedere di fare le cose per bene.

Da oggi Angela è una donna nuova.
Vivere non vegetare; appropriarmi dei miei sentimenti e del mio tempo! Non vivere di sensazioni (come ho fatto fino ad ora) lasciandomi trasportare da essi come una canna sbattuta dal vento, ma di sentimenti!

Lunedì 12
Secondo il mio maestro, se comincio a liberare energia senza impegnarla nel guardarmi alle spalle o in cavolate varie, potrò, quando inizierò a lavorare, concedermi alla sera, dopo il lavoro, di coltivare i miei interessi (ad esempio il computer o qualche sana lettura). Se imparo a sfruttare al meglio le mie energie (Giusto peso alle cose) non ritornerò così stanca come prima dal lavoro. Basta non spaventarsi.

In questa settimana cerco di non correre troppo o di farmi prendere dall'ansia; faccio le cose senza stressarmi, cercando di allenarmi a sapere solo quello che effettivamente serve. Non devo coltivare paradossi mentali. Le cose acquisite sono tali, sono già fatte. Oggi quello che è importante è partire da quello fatto dagli altri e andare avanti, senza pretendere di scandagliare tutto nei minimi particolari.

Alzarmi ogni giorno all'orario confacente con il mio programma; abituare progressivamente il corpo a sostenere la fatica giornaliera per prepararlo all'impatto con il lavoro; aumentare quindi ogni giorno gradualmente le ore da dedicare allo studio, meglio al ripasso della mia professione (1 ora, 2 ore e così via). Verificare se riesco a maneggiare i nomi e catalogarli senza affanno, senza lasciarmi prendere dal panico = potrò accorgermi così che, con calma, farò tutto e questa predisposizione, questa metodologia poi la applicherò a tutti gli altri campi e nulla, come prima, mi sembrerà impossibile.

Fare tutto ciò con calma, solo per me stessa.
Continuare però nel corso della giornata ad integrare lo studio con gli altri interessi: la lettura che stimola l'intelletto, la cyclette, i lavori di casa, il computer, l'arte culinaria, ecc. La preghiera sempre!
Da oggi in poi, quindi, lavoro sul fatto che possa giungere a desiderare liberamente e liberamente gioire, visto che è dimostrato che sono guarita.

Il campo dei sentimenti è solo temporaneamente sospeso: ora la pianticella è tenera e non può sostenere il carico dato dai tumulti e dai palpiti del cuore = quando avrò recuperato veramente e in pienezza la stima di me e reciso tutte le catene, sarò allora pronta a decidere di aprire il cuore verso le persone o la persona che lo merita, prima però dovrò imparare a non prendere delle cantonate: a scambiare fischi per fiaschi.