Appello di mobilitazione

 

In nessun paese al mondo vi è una fusione di potere economico e politico paragonabile al caso italiano e concentrata in un unico uomo.
Ma ciò che rende la situazione allarmante e inaccettabile è l'incidenza che tali poteri possono esercitare sulla maggior parte dei mezzi di comunicazione privati e pubblici. Ciò che importa non è se tali strumenti di informazione siano effettivamente utilizzati per esercitare una pressione mediatica sugli individui, bensì il presupposto stesso che tale condizione possa realizzarsi. Nessun altro attore della politica dispone infatti di questo potere come il Presidente del Consiglio, proprietario e concessionario di almeno tre frequenze televisive nazionali e controllore indiretto delle tre pubbliche.

Tale possibilità di influenzare i sentimenti, i pensieri e le opinioni dei cittadini si configura come un vero e proprio quarto potere, utilizzato come strumento di dominio senza precedenti nella storia repubblicana e delle nazioni democratiche in genere. Il tutto è reso ancor più inaccettabile dalla contrapposizione sempre più drammatica tra poteri dello stato, resasi evidente, se pur con toni diversi, durante l'inaugurazione del corrente anno giudiziario.

Le risposte dalla politica sono in tal senso utili ma non sufficienti: per questo da zone diverse del paese con indignazione, preoccupazione e un senso di imbarazzo, il singolo cittadino e le associazioni, l'intellettuale e il mondo della cultura, il lavoratore e il pensionato, lo studente e l'insegnante, il disilluso dalla politica e chi ogni giorno fa politica, si stanno autorganizzando e mobilitando attraverso manifestazioni che assumono sempre più la forma della protesta di civiltà.

Per questo, consci delle energie intellettuali e civili di cui il nostro ateneo dispone, chiediamo a docenti, studenti, personale dell'università e ai cittadini di aderire e fornire il loro contributo a tale movimento di opinione che si sta sviluppando in tutto il paese attraverso i temi della giustizia, della legalità, della difesa delle garanzie costituzionali, del pluralismo nell'informazione.

Partecipiamo tutti alla manifestazione cittadina del 13 marzo.

 

Studenti e Professori dell'Università di Pisa

 

Adesioni dei docenti
Adesioni degli studenti