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Snowboy - Greatest ReMix
2002 - cd-r autoprodotto


 

di Emanuele Rodolà


Mi ha fatto un enorme piacere questo Snowboy, davvero. Non siamo ignorati fuori dalla nostra 'scena' (se mai ne esiste alcuna), nossignore, l'universo synth-microsinusoidale è una realtà che esiste all'interno di un ben vasto fenomeno elettronico, e Gian Carlo Petracco ne rappresenta il lato più metal e rockeggiante.
Il cd che ho tra le mani è un compendio di tracce composte tra il 1999 e il 2001, rimaneggiate all'uopo in un Greatest Product che è di certo una sorpresa per i profani quanto per gli 'addetti ai lavori'.
Inizia (pre)potentemente con Powarsound, che tra Hanzel Und Gretyl, Android Lust e 24-7 Spyz spazia in una miriade di citazioni sino a sfiorare l'electrobody di Front 242; di impatto, la qualità è buona, non eccezionale, il cantato è forse non troppo soluto, e si ha l'impressione con la seguente Generation 2001 di avere a che fare sempre con gli stessi movimenti: nulla di più erroneo. Richiami ai Front Line Assembly di Hard Wired e crossover alla Cypress Hill di Skulls & Bones, solo più acido (Dark Game), punk (You can do it, bello l'assolo di chitarra), flanger, synth, devastante black metal alla Coal Chamber (Alienvasion). C'è anche qualcosa di più acustico (B-side an angel), ma al contempo tremendamente elettrico, ritorna un'industrial (Any anybody in any way, a dir la verità non troppo riuscita) con decenti parti sintetiche ma troppo mutevole, e poi si assesta e si alterna e si riassesta di nuovo, e tra sgommate di metal riecheggia in d'n'b (Corrupt soul), bestiale Coal Chamber di nuovo (AlieNation), e un crossover più divertito (Sex sex sex the n° of). In un certo senso 'piacevole' lo Snowboy di MutAttention, un bel pezzo davvero, scariche di mitra che diventano mitragliate di percussioni con tanto di urla di dolore (e registrazioni di spari e sirene), decisamente il pezzo più riuscito. Non troppo convincenti Deep Crazy e Disagree, che però riescono a proporre un motivo che fa presa e qualche buono spunto alternativo, per concludere con una sorpresina funky/metal sintetica (ABACAB Mila), quasi EBM (Funker Vogt), tutta nuova.
Un pò pesantuccio il sabato mattina, ci sarebbe certamente qualcosa da ritoccare a livello di mastering e a livello compositivo, ma non è certo la varietà che manca; forse è una mia impressione il fatto che col metal si tenda sempre a creare la stessa roba. Noi speriamo a nuove incursioni di questo genere, perchè è un qualcosa che lascia sperare davvero; e io, dopo 2 ore di nevicata (perchè me lo sono sbevazzato due volte), me ne torno al mio j-pop. Aaah.
 

Petracco Gian Carlo - snob@libero.it
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