regivar : "Afairytaleelatyriafa"
cdr (2003) s'agita recordings
di Adriano Zanni
Dalla sempre piu' intraprendente e sorprendente
cdr label s'agita ci giunge il secondo lavoro di Raffaella Graziosi aka
Regivar.
Incastonati in un prezioso e raffinatissimo
packaging troviamo i 2 dischetti che contengono l'ultima fatica dell'artista
bolognese.
Avevamo lasciato Regivar alla prese con
la bella materializzazione audio di visioni cinematografiche contenute
nel suo precedente "Colonna Sonora per un Film Immaginario" ,
la ritroviamo qui a tentare di riprendere
il discorso interrotto.
Purtroppo pero' qualcosa si e' inceppato
e non tutto gira alla perfezione. Il lavoro e' molto lungo e suddiviso
in 2 dischi dalle rispettive durate di 63 e 34 minuti circa.
Regivar opta questa volta per sonorita'
molto cupe andando a creare a momenti eterei e sognanti sovrapposti ai
quali pero' ci troviamo a fare i conti con strani "effetti speciali" un
po' troppo "dark space " e con settaggi un po' troppo stantii .Spuntano
qua' e la campionamenti, interludi e fields recordings che riportano
ad alta quota , riconferiscono magia al lavoro e donano
benessere all'ascoltatore ,ma l'impressione di navigare in territori
un po' troppo battuti da musicisti elettronici di un paio di decadi fa'
torna minacciosamente ad incombere sulle plumbee atmosfere create dai synths
di Raffaella. La scelta di non suddividere il lavoro in singole tracce
obbliga l'ascoltatore ad una concentrazione assoluta ma rischia di penalizzare
la fruizione totale dell'opera.
Opera che non si puo' certo considerare
un fallimento, stiamo pur sempre parlando di un buon disco, ma che
ha il difetto di alternare momenti di reale bellezza a fasi che non convincono
del tutto.
Certi della sensibilità'
di cui Regivar e' dotata e alla quale ci ha in passato abituato,
non abbiamo dubbi che in futuro continuerà' a regalarci emozioni
sotto forma di quei preziosi oggetti che ostinatamente e caparbiamente
i ragazzi di s'agita recordings continuano a sfornare in barba ad ogni
logica di mercato e verso i quali nutriamo affetto e riconoscenza pressoché
illimitata.