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AA.VV. ‘Quantize vs. the human feel’
2003 mp3 compilation quantize records

 di Etero Genio (no ©)

Mi sembra che non ci siano dubbi sul fatto che la musica elettronica italiana sta attraversando un momento particolarmente felice. Anche rispetto a quello che sembrava essere il gap da superare, la carenza di etichette, si intravedono dei segnali positivi. Il caso della Quantize Records - gestita da Pierpaolo Leo, Andrea Mangia, Daniele De Rossi e Francesco Brunotti - mi pare esemplare sia per quanto riguarda la qualità che per quanto riguarda i programmi. Se la prima è garantita dalla presenza di nomi ormai noti ai frequentatori di questa webzine (ENT, Urkuma, Wang Inc…), per i secondi c'è la promessa di far seguire a questo mp3 una nuova compilation, che dovrebbe uscire a breve termine, distribuita su supporto CD. Detto della bontà relativa alla maggior parte del materiale proposto - oltre ai nomi già citati ci sono Cable Corp, roQ, Kidsok Nuit, Pleo, Shin, Noxious Nub, VOV, Bjm e Mylicon/EN - voglio evitare di scendere nel particolare dei singoli brani in quanto mi sembra più utile abbozzare una critica, o meglio alcune osservazioni, nel tentativo di stimolare un ulteriore crescita. La prima osservazione riguarda la mancanza di omogeneità nel materiale proposto. Mi sembra che tale omogeneità sia indispensabile affinché un'etichetta - nel nostro caso la Quntize - possa acquistare una propria identità specifica. Direi addirittura che sarebbe utile una specie di marchio di fabbrica in grado di lasciar emergere un mood tipico, così com'è successo per le migliori etichette elettroniche europee sia in ambito sperimentale che in ambito pop (Warp, Mego, Bip Hop, Fällt…). Tale obiettivo può essere perseguibile anche attraverso il coinvolgimento di musicisti non italiani. A questo punto la seconda osservazione giunge praticamente da sola: la musica elettronica italiana non ha bisogno di rinchiudersi in se stessa ma di aprirsi verso l'esterno e di cercare un pubblico e un'affermazione pure al di là dei nostri confini. Tali obiettivi possono essere perseguiti attraverso una politica tesa alla ricerca di comuni denominatori, certamente non impossibili da trovare, in grado di accomunare artisti di diversa provenienza geografica. Mi dispiacerebbe che queste osservazioni venissero intese in termini negativi e non per quello che vogliono essere, un contributo sincero e costruttivo volto ad aiutare l'affermazione di musicisti che godono di tutta la mia stima e di un'etichetta che ha le caratteristiche per diventare un punto di riferimento stabile e duraturo. Ribadisco quindi l'assoluta bontà di "Quantize Vs. The Human Feel" e ne consiglio l'ascolto a tutti coloro che seguono con interesse la musica elettronica (e non solo quella italiana).
Scaricabile interamente e gratuitamente su :
http://www.quantize-records.com/