KINETIX: "X" + "Possible
Forms"
2003 cd (Nova Ars Digitandi/Microsuoni)
di Vittorio Marozzi
Esordio per la nuova label italiana Nova
Ars Digitandi e per Kinetix: misterioso progetto intorno al quale si mantiene
il più fitto silenzio, anche se David di Microsuoni ci assicura
che ne sentiremo molto parlare. Effettivamente in questa (non)musica si
avverte una certa padronanza della materia elettronica, per cui scartiamo
subito l’ipotesi che il o i fantomatici autori che si celano dietro siano
alle prime armi. Due emissioni fra le mani: il primo disco, X, è
fatto di una parte esterna che lo apre e lo chiude tra impulsi e
interferenze in sospensione, e una centrale con due tracce portanti di
avant techno inframezzate da una suite atmosferica dilatata e glaciale.
Il secondo doppio concept album è digital processing di limite:
2 dischi, entrambi di 8 tracce, della medesima durata (5:20) ciascuna,
dove perdersi tra clicks, interferenze e giochi di frequenze ultrasoniche
immersi in un meccanismo ritmico cangiante; ottima la resa finale. Tutto
ai limiti dell’incomunicabilità. Restiamo sintonizzati.
nota di spectrum riguardo "possible forms"
(tratta dal sito di microsuoni)
[il concetto: i 2 cd contengono lo stesso
numero di tracce, tutte esattamente della medesima durata (5'.20"). così,
se suonati in modo random su due lettori attivati contemporaneamente, generano
una combinazione di 64 possibili forme sonore diverse. i suoni: con questo
prodotto kinetix abbandona ogni residuo industriale, esprimendosi in architetture
glitch e minipulsazioni techno di scuola nippon, tracciando richiami alla
tradizione minimalista storica di alvin lucier. consigliatissimo ai microteorici
e ai puristi della frequenza seno.]