E
che altre mille facoltà vadano in fuga
Inter
arma silent leges
La
guerra globale per il governo del mondo è iniziata ma non sarà come tutte le
altre perchè l'obbiettivo dell'attacco all'Iraq non è quello di ristabilire la
democrazia, ma quello di ristabilire delle nuove regole all'interno dei
rapporti tra le Nazioni del pianeta. Il diritto internazionale moderno, frutto
di una secolare costruzione e formalizzato in norme e consuetudini nella Carta
delle Nazioni Unite nata dalle macerie della seconda Guerra Mondiale, è stato spazzato via dalla forza politica e
militare dell'ormai unica potenza rimasta al mondo. << Inter arma
silent leges >> è il messaggio che questa amministrazione
neoconservatrice americana ha lanciato al mondo. Questo nuovo conflitto non
ristabilirà nessun ordine capace di
stabilire una qualsiasi forma di equilibrio mondiale, al contrario crediamo che
sarà portatore del governo della giungla in cui nessuna regola è più valida se
non quella della forza. Al fragore delle bombe il mondo intero è sceso in
piazza per protestare contro questa guerra ingiusta e inutile affinché si possa
sconfiggere il terrorismo internazionale. E’ nata la prima protesta
cosmopolitica della storia. Bush è stato lasciato solo anche da molti storici
alleati degli USA come Francia, Germania, Russia… Per tutte queste motivazioni
Scienze Politiche ha ritenuto l’ occupazione la forma migliore per esprimere lo
sdegno contro la guerra in Iraq. La nostra visione dell’Università come luogo
di produzione di sapere libero, critico, consapevole e di pace non può e non
deve funzionare come sempre.
L’
interruzione del normale svolgimento della didattica e la loro sostituzione
con gruppi formativi e didattici, volti
alla creazione di coscienze critiche, crediamo possa essere una pratica
d’azione utile attraverso la quale noi ci opponiamo a questa guerra: per
costruire altro, per creare nuovi
saperi.
Da strada maggiore 45, Bologna
21/03/03
Facoltà di Scienze Politiche Occupata