LA PAROLA AL CITTADINO
Se avete qualcosa da dire, un appunto da fare, dovete lamentarvi di qualcosa o fare apprezzamenti per altre cose; mandate una e-mail a la Tua Voce.
LA TUA VOCE sora3valli@libero.it |
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Tema: Elezioni 2001 a Sora. Autore:Attilio da Sora. 10 aprile 2001. att...@yah...it A Sora ci sono senz'altro 50 persone serie, coerenti, preparate che possono candidarsi a sindaco, però bisogna inginocchiarsi di fronte a pregare per farle candidare. Questo perchè ormai a Sora la politica è ridotta a quello che è. Chi lo fa ha senz'altro altri scopi ed altri interessi che può trovare nella politica sorana.
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Tema:Risultati elettorali a Sora. Autore: Francesco da Sora.18 maggio 2001. fra...@libero.it
Il Sorano vuole elevarsi. E' povero e cerca di diventare ricco. Perciò vota per Francesco Ganino o Mario Cioffi, professionisti- -top-manager e ricchi. Ma siamo però tutti nella merda. L'omicidio della nonnina "Memmetta" di 92 anni, diventato un caso nazionale, da parte di 5 minorenni lo dimostra chiaramente.
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ABBIAMO RICEVUTO QUESTA LETTERA CHE RIPORTIAMO INTEGRALMENTE.
Comunicato Stampa dellUlivo e del Raggruppamento "A Sinistra per Sora"
Distretto industriale: quante promesse non mantenute !!!
La Giunta di centrodestra della Regione Lazio, in data 25/01/2002, ha identificato il primo distretto industriale riconoscendo Civita Castellana come unico della Regione.
I distretti industriali di Sora, per labbigliamento, e di Coreno Ausonio, per la lavorazione del marmo, sono stati pesantemente "bocciati" dallassessore Saponaro. Eppure ambedue i distretti erano stati riconosciuti tali dall IPI, in seguito ad una ricerca commissionata dalla R.L. stessa, che aveva riscontrato il pieno rispetto dei cinque parametri di classificazione previsti dalla legge 317/91, al pari di Civita Castellana.
Si tratta dellennesimo scippo ai danni del nostro comprensorio, perpetrato dal governo di Storace, con la complicità dei consiglieri regionali di maggioranza, compreso il presunto "amico del territorio" Enzo Di Stefano.
Questultimo spalleggiava sorridente le affermazioni rassicuranti dellassessore regionale Simeone, il quale - nella recente visita al Comune di Sora- assumeva limpegno pubblico di riconoscimento dello status di distretto industriale ai 14 Comuni del Comprensorio.
Il consigliere Di Stefano, ormai organico alla maggioranza di centrodestra, che appoggia in tutte le votazioni, farebbe meglio a ricordarsi delle sue affermazioni, riportate anche sulla stampa, (ciociaria oggi del 19/10/2001 ad esempio) quando dichiarava: " è tutto a posto".
E così talmente a posto che insieme ai suoi amici, Storace e company, ha fatto sparire il distretto industriale dellabbigliamento, riconosciuto dal mondo economico internazionale, dalla faccia della terra.
Legregio consigliere Di Stefano dovrebbe capire che un ordine del giorno ed una sigaretta non si negano a nessuno: lordine del giorno con cui il Consiglio Regionale impegnava la Giunta a riconoscere Sora e Coreno come distretti industriali, è stato un atto velleitario senza nessuna conseguenza reale.
Ha forse pulito la sua coscienza, ma niente più!
Di fatto restiamo esclusi dalle opportunità di finanziamento e di concreto sviluppo economico del territorio, nel momento in cui avevamo un bisogno enorme di investimenti per contrastare la crescente disoccupazione.
Resta una labile speranza di interventi presso la commissione per cercare di far riconoscere prima alla medesima e successivamente alla Giunta, secondo liter procedurale, la qualifica di distretto industriale che proditoriamente ci è stata sottratta.
Sora 26/1/2001 Il Coordinamento dellUlivo
Il raggruppamento " a Sinistra per Sora" http://asinistrapersora.interfree.it e www.dssora.it
UNA LETTERA SU VITTORIO DE SICA |
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Data: 27/07/2001 09:46
Da: Laura De Bernardi
A: sora3valli@libero.it
Oggetto: G8 (questo è giusto)
Volevo dirti che sabato scorso sono stata a Genova per manifestare. al fianco degli "antiglobalizzatori", contro il G8: non so che cosa abbiano riportato la stampa e le televisioni internazionali di quello che è successo sabato (e di quello che, in forma ancor più grave, è accaduto venerdì), ma ti posso dire quello che ho visto io in prima persona, e cioè le "forze dell'ordine" (anche se, definirle così in un paese che ha la pretesa di definirsi "democratico" e che non "consente" ai propri cittadini di svolgere una manifestazione "pacifica" come era la nostra, mi sembra davvero eccessivo, superfluo e inadeguato), dopo essere state attaccate dai cd. "black bloc", lanciare lacrimogeni contro la folla dei manifestanti pacifici che, dopo aver saputo che non si poteva più andare avanti dato che il corteo era stato spezzato in due, si apprestava a tornare verso Nervi (avevo un lacrimogeno a non più di quaranta centimetri dai miei piedi e, nonostante stessi infilando la maschera antigas, ho respirato le sue esalazioni e, per qualche istante, ho avvertito un senso di soffocamento ed un bruciore tale agli occhi da costringermi a procedere ad occhi quasi chiusi); e ancora ho visto esponenti del "black bloc" camminare "tranquilli" parallelamente al nostro corteo che stava arretrando dopo la comunicazione dell'impossibilità di procedere oltre, con passamontagna calati sulla faccia e spranghe o bastoni in mano... E questo non è tutto, ma ti racconterò meglio quando sarò a Londra (non vedo l'ora).
È stata, questa, senza ombra di dubbio, un'esperienza che rifarei e della quale vado fiera e sono felice di vedere che, in questi giorni, in Italia, ma anche in altre capitali europee, si stanno tenendo manifestazioni di "sostegno" agli antiglobalizzatori di Genova così selvaggiamente e barbaramente malmenati dalle forze dell'ordine. Anche dal punto di vista politico, la situazione in Italia è tutt'ora "calda" ma non so quante speranze di "giustizia" ci possano essere, considerando la tendenza "destroide" del "nostro" (per così dire, io "mio" non lo reputo affatto) Governo. Figurati che, mentre tornavamo da Genova a Varese, in pullman abbiamo ascoltato a "Radio Popolare" la testimonianza di un ragazzo che diceva di essere stato picchiato da dei poliziotti e di essere poi portato in una macchina dove c'era un colonnello che gli ha detto: «Il fascio è tornato, morirete tutti sporchi ebrei!». Sono d'accordo circa il fatto che, non avendo assistito all'accaduto, tale testimonianza debba essere presa "con le molle", ma sono troppe le testimonianze del genere che circolano in questi giorni. Settimana prossima Diario esce con un numero (quasi) interamente dedicato alle testimonianze di chi a Genova c'era, certamente lo comprerò.
Mi sembra di averti "disturbato" abbastanza con queste mie chiacchiere forse non facili da seguire a causa delle numerose parentesi che io adopero in continuazione (a me piacciono davvero un sacco e non riesco proprio a farne a meno, ma sono poche le persone che le sopportano: Alida, ad esempio, le detesta e, ultimamente, si è rifiutata di leggere delle mie cose - raccontini - a causa della costante ed assidua presenza delle parentesi).
LETTERA APERTA AI COMMERCIANTI SORANI DI CORSO VOLSCI
Cari commercianti,
unaltra occasione sprecata per la città di Sora. Tutte le volte che unAmministrazione comunale nella nostra città decide listituzione di unisola pedonale lungo il Corso Volsci che non coincide con un giorno festivo, insorgete per bloccare liniziativa. E puntualmente tutte le volte lisola in centro viene revocata.
"30 commercianti" non possono decidere lo sviluppo di una città di quasi 3omila abitanti, ci sono tante altre categorie e tanti altri cittadini che dovrebbero dire la loro sullisola pedonale a Sora.
In tutte le città del mondo dove ci sono aree riservate ai pedoni, però, queste danno una mano ai commercianti. Infatti lisola pedonale, potremmo dire, fa da "spot pubblicitario" per gli stessi negozi presenti. La gente girando a piedi e passeggiando passa davanti alle vetrine e decide di entrare. Girando in macchina, come succede a Sora, invece si è costretti a vedere solo il punto di partenza e il punto di arrivo.
Lisola pedonale e le strisce blu, sono alleate dei commercianti in tutto il mondo e fanno aumentare il loro fatturato e laspetto economico delle città, come ormai è riconosciuto da esperti del settore.
Il 14 dicembre i bambini del I° Circolo Didattico di Sora sono stati ricevuti dal Sindaco della città ed hanno consegnato le loro idee e proposte interessanti e molto attuali per una nuova qualità della vita della città di Sora e per un nuovo sviluppo, aderendo alla campagna "Malaria" di Legambiente. Anche il Sindaco ha aderito a "Malaria" con un lenzuolo appeso alla finestra del Comune.
A febbraio i bambini torneranno dal Sindaco con nuove idee, proposte e proponendo anche delle attività rivolte alla salvaguardia e al recupero dellambiente da svolgere sul territorio e per sapere cosa è stato fatto per il traffico in città in questi mesi e cosa farà lAmministrazione in futuro per una nuova qualità della vita in tutto il territorio sorano. Sul traffico a Sora si deve iniziare a fare qualcosa. Con la chiusura della tratta ferroviaria Sora-Roccasecca inoltre ci saranno altri mezzi che percorreranno strade del centro già abbastanza intasate.
Sora 19 dicembre 2001.
Legambiente Sora.
AL COMMISSARIO PREFETTIZIO DEL COMUNE DI SORA.
E p. c. al Difensore Civico del Comune di Sora.
Alla stampa locale.
Oggetto: tabelloni pubblicitari e trasporto pubblico.
Si sono collocati in questi giorni i tabelloni in vari punti della città. Lungo Via Napoli di fronte lex Istituto Cesare Baronio si è coperto completamente la pensilina del trasporto pubblico urbano vietando così agli utenti, studenti e cittadini di un servizio di riparo ed utilizzo della stessa.
Non è dato sapere se in altri punti della città si è verificato lo stesso inconveniente o altri inconvenienti.
In Piazza S. Restituta il tabellone posto è antiestetico e forse anche fuori luogo rispetto al contesto della piazza recuperata da poco.
Questo denota una scarsa sensibilità, a nostro avviso, verso alcuni settori e servizi della città che si ripercuote poi su tutta la città e sulla vita dei cittadini.
Uno di questi è proprio il trasporto urbano che è collegato al traffico cittadino ormai diventato caotico. A Sora ormai non si circola più. La città è ormai paralizzata. Con tutto quello che ne consegue.
Nella lettera del Difensore Civico, di poche settimane fa, rivolta a Lei e al Capo dei Vigili urbani di Sora si è potuto leggere "tra le righe" proprio una domanda che noi ci ripetiamo da tempo e che ora rivolgiamo a Lei: "Ma i Vigili urbani di Sora fanno il proprio lavoro" ?.
La lettera del Difensore civico di Sora ha posto delle questioni molto importanti. Questioni poste allattenzione generale da cittadini e associazioni locali. Non si possono lasciare abbandonate ampie zone centrali della città. Qualche tempo addietro e ancora oggi ci sono problemi di sicurezza addirittura per il Corso Volsci, che è la strada commerciale principale della città.
Siamo del parere se s inizia a far rispettare la segnaletica stradale e se si fa indossare il casco per il centro ai giovani soprattutto nei mesi estivi, ci sarà senzaltro un miglioramento della qualità della vita e della sicurezza in città. Se si è liberi di fare ciò che si vuole in macchina e in motorino per il centro, basta vedere inoltre come viene rispettata lisola pedonale lungo il Corso e in zone limitrofe in questultimi tempi, poi si può avere la presunzione di fare altro. E questo vale anche per il parcheggio sotterraneo che si sta realizzando allex Tomassi. A cosa servirà se poi in superfice si può parcheggiare dove si vuole?.
Sulla Stampa nazionale e locale, abbiamo letto tutti noi il parere, del Sociologo Maurizio Fiasco docente universitario, sullomicidio della Nonna di 92 anni da parte di cinque minorenni. Il Professore diceva tra laltro " Lomicidio di Sora, un segnale preoccupante per il territorio. E saltato un codice naturale, visto che in questo caso cè lanomalia del gruppo che condivide con la vittima lappartenenza del luogo. Questo episodio gravissimo è infatti il segnale che sono saltati i valori, i rapporti, i legami. Quanto accaduto a Sora è sconcertante e contraddice le analisi tradizionali sulla devianza minorile. Per lintera area di Sora si è aperta una frattura profonda, come un fiume che sta scavando il suo letto. Non cè daspettarsi nulla di buono. La provincia ha subito profonde trasformazioni, al punto che adesso è più a rischio delle grandi città". Conclude il sociologo "Tutta colpa di una modernizzazione non guidata."
Su queste parole, lintera città deve iniziare a riflettere e soprattutto chi governerà la città di Sora per i prossimi quattro anni assieme a tutto il nuovo Consiglio comunale che s insiedierà dopo il 27 maggio.
In attesa di riscontro, porgiamo Distinti Saluti.
Sora, 2 maggio 2001.
Legambiente Sora
Al Presidente del Consorzio di Bonifica "Conca di Sora".
E p.c.alla stampa locale con preghiera di diffusione.
Oggetto: lavori sul fosso Pantano in località S. Domenico.
Caro Presidente,
in merito alla Sua intervista apparsa sulla stampa locale in relazione ai lavori di sistemazione del fosso in oggetto, dobbiamo dare alcune osservazioni che riteniamo doverose far presente.
Gli interventi effettuati sullultimo tratto del fosso non ci sembrano come le più avanzate tecniche dingegneria naturalistiche. Inoltre limpatto ambientale non è stato affatto limitato in zona, anzi si è molto amplificato. La vegetazione è completamente sparita lungo le sponde e cè anche un problema di mancanza dacqua almeno in estate. ( Sembra come "un pesce fuor dacqua, sembra un "canale fuor dacqua"). Forse non si è previsto unintervento anche in funzione dei lavori che si stanno effettuando nelle vicinanze con la realizzazione del parco. Qui è stata sprecata unottima occasione, per inserire il corso dacqua nellintervento in atto a pochi metri da un punto di vista paesaggistico. Ma questo è un problema che si verifica spesso, le varie Amministrazioni non collaborano, non dialogano tra di loro o non si pensa al bene primario che è lambiente.
Siamo del parere che cè ancora molto da lavorare per effettuare dei veri interventi con le tecniche dingegneria naturalistica nel nostro territorio. Forse è anche un problema di mancanza di tecnici esperti in questo campo. Si continuano ad affidare lavori di questo tipo a professionisti che progettano la realizzazione di strade, ponti ecc, e quindi potrebbero avere meno conoscenze in questo campo.
Si sta rischiando unulteriore cementificazione del territorio con la pratica della sistemazione idraulica e manutenzione dei nostri corsi dacqua. In un convegno su questi temi, il Segretario dellAutorità di Bacino dellArno nel suo intervento ha espressamente detto che invece di spendere soldi, che non ci sono, per lavori inutili a volte basta solo tagliare lerba lungo i corsi dacqua. E questo vale, in molti casi, anche per il nostro territorio.
Saluti cordiali.
Sora 6 agosto 2001
Legambiente Sora. E-mail: legambiente.sora@libero.it