LA PAROLA AL CITTADINO

Se avete qualcosa da dire, un appunto da fare, dovete lamentarvi di qualcosa o fare apprezzamenti per altre cose; mandate una e-mail a la Tua Voce.

                            WB01361_.gif (611 byte) LA TUA VOCE sora3valli@libero.it


CI SONO ALCUNE STRADE, IN CONDIZIONI A DIR POCO PIETOSE. PERCHÉ NEL CENTRO STORICO, IL BISOGNO DI ASFALTO (ZONA FATICANTI) ED ALTRE ESIGENZE VENGONO SODDISFATTE AL VOLO? PERCHÉ IL CENTRO STORICO È STRAPIENO DI LUCE E VIA BAIOLARDO SEMBRA UNA MACCHIA NERA? IL VOTO DEL SOTTOSCRITTO, CHE ABITA IN VIA BARCA S.D.,VALE QUANTO QUELLO DI UN ELETTORE CHE ABITA IN CENTRO CHIARO? NON CHE IO SIA INVIDIOSO, VISTO CHE MIA MADRE È DI PIANELLO ED IO SONO CRESCIUTO TRA REGINA ELENA E S.GIULIANO, VOGLIO SOLO URLARE CHE SIAMO TUTTI SORANI, IN CENTRO ED IN CAMPAGNA. NON VOGLIO RIPETERLO PIÙ.           inviata il 2/4/2003 al sito del comune di Sora

Un nuovo sito per la Valle
Vi sottopongo il mio sito: http://ciociariafoto.interfree.it Visitatelo e mandatemi le vostre idee e le vostre foto.



SU S. CASTO
Salviamo il nostro passato mandatemi le vostre idee su come salvaguardare S. Casto silvesterm@libero.it


Critica sulla rotonda in Via Ponte Olmo
per lavoro sono spesso a Sora. Credo sia la citta' peggio organizzata d'Italia a livello di gestione delle strade. Si cambiano segnali ogni 15 giorni, e la nuova rotonda vicino la Banca del Fucino? aspettate che qualcuno si faccia male? chi proviene da Isola e va verso Sora non da mai la precedenza a chi viene da Broccostella. Invece di mettere i vostri vigili in bella mostra soprattutto le donne che con 2 gocce d'acqua si vanno a riparare sotto i porticati, metteteli a quell'incrocio o meglio mettete almeno 1 segnale.saccotello@inwind.it



Per il comune di Sora
La prossima volta che avete intenzione di commissionare un video come quello realizzato da Antonio Mantova tenetemi in considerazione, mi accontento della metà dei soldi se volete una roba così  faustino@delaurentiis.it




Cerco il numero del cellulare dell' ex Sindaco Di Stefano, oppure e-mail. cdp@extremezone.com

Tema: Elezioni 2001 a Sora. Autore:Attilio da Sora.                      10 aprile 2001. att...@yah...it                                                        A Sora ci sono senz'altro 50 persone serie, coerenti, preparate che possono candidarsi a sindaco, però bisogna inginocchiarsi di fronte a pregare per farle candidare. Questo perchè ormai a Sora la politica è ridotta a quello che è. Chi lo fa ha senz'altro altri scopi ed altri interessi che può trovare nella politica sorana.

 

 

 

Tema:Risultati elettorali a Sora. Autore: Francesco da Sora.18 maggio 2001. fra...@libero.it        

Il Sorano vuole elevarsi. E' povero e cerca di diventare ricco. Perciò vota per Francesco Ganino o Mario Cioffi, professionisti- -top-manager e ricchi. Ma siamo però tutti nella merda. L'omicidio della nonnina "Memmetta" di 92 anni, diventato un caso nazionale, da parte di 5 minorenni lo dimostra chiaramente. 

 

ABBIAMO RICEVUTO QUESTA LETTERA CHE RIPORTIAMO INTEGRALMENTE.

Comunicato Stampa dell’Ulivo e del Raggruppamento "A Sinistra per Sora"

Distretto industriale: quante promesse non mantenute !!!

La Giunta di centrodestra della Regione Lazio, in data 25/01/2002, ha identificato il primo distretto industriale riconoscendo Civita Castellana come unico della Regione.

I distretti industriali di Sora, per l’abbigliamento, e di Coreno Ausonio, per la lavorazione del marmo, sono stati pesantemente "bocciati" dall’assessore Saponaro. Eppure ambedue i distretti erano stati riconosciuti tali dall’ IPI, in seguito ad una ricerca commissionata dalla R.L. stessa, che aveva riscontrato il pieno rispetto dei cinque parametri di classificazione previsti dalla legge 317/91, al pari di Civita Castellana.

Si tratta dell’ennesimo scippo ai danni del nostro comprensorio, perpetrato dal governo di Storace, con la complicità dei consiglieri regionali di maggioranza, compreso il presunto "amico del territorio" Enzo Di Stefano.

Quest’ultimo spalleggiava sorridente le affermazioni rassicuranti dell’assessore regionale Simeone, il quale - nella recente visita al Comune di Sora- assumeva l’impegno pubblico di riconoscimento dello status di distretto industriale ai 14 Comuni del Comprensorio.

Il consigliere Di Stefano, ormai organico alla maggioranza di centrodestra, che appoggia in tutte le votazioni, farebbe meglio a ricordarsi delle sue affermazioni, riportate anche sulla stampa, (ciociaria oggi del 19/10/2001 ad esempio) quando dichiarava: " è tutto a posto".

E’ così talmente a posto che insieme ai suoi amici, Storace e company, ha fatto sparire il distretto industriale dell’abbigliamento, riconosciuto dal mondo economico internazionale, dalla faccia della terra.

L’egregio consigliere Di Stefano dovrebbe capire che un ordine del giorno ed una sigaretta non si negano a nessuno: l’ordine del giorno con cui il Consiglio Regionale impegnava la Giunta a riconoscere Sora e Coreno come distretti industriali, è stato un atto velleitario senza nessuna conseguenza reale.

Ha forse pulito la sua coscienza, ma niente più!

Di fatto restiamo esclusi dalle opportunità di finanziamento e di concreto sviluppo economico del territorio, nel momento in cui avevamo un bisogno enorme di investimenti per contrastare la crescente disoccupazione.

Resta una labile speranza di interventi presso la commissione per cercare di far riconoscere prima alla medesima e successivamente alla Giunta, secondo l’iter procedurale, la qualifica di distretto industriale che proditoriamente ci è stata sottratta.

Sora 26/1/2001 Il Coordinamento dell’Ulivo

Il raggruppamento " a Sinistra per Sora"   http://asinistrapersora.interfree.it e www.dssora.it

UNA LETTERA SU VITTORIO DE SICA
  Data:   05/07/2001 20:59 
  Da:   attilio tollis
  A:   sora3valli@libero.it 
  Oggetto:    
sposta nella cartella:
Ci sono domande con le quali si impara a convivere per
tutta la vita. Come quella che si sente rivolgere chi
si ritrova sui propri documenti la dicitura "luogo di
nascita: Sora".
Quante volte, trovandoci nelle più diverse località
della penisola, qualcuno, sentendo il nome della
nostra città, si è rivolto a noi con il solito
interrogativo: "Sora, ma non è per caso il paese dove
è nato Vittorio De Sica?".
E noi, annuendo, abbiamo avuto un'ulteriore conferma
di quanto fosse inscindibile nella memoria di tanti
nostri connazionali quel binomio Sora-De Sica.
Per tanti italiani, infatti, la nostra
città è nota unicamente in quanto luogo che ha dato i
natali al grande maestro del cinema neorealista.
Certo De Sica a Sora era nato un pò per caso. I suoi
genitori vi si erano trasferiti provenendo da Reggio
Calabria. Sua madre era incinta di otto mesi e suo
padre, a cui dedicherà il magistrale "Umberto D", era
destinato alla locale succursale della Banca d'Italia.
Sora rimase solo una tappa dei trasferimenti
della famiglia De Sica da Reggio Calabria a Roma,
passando anche per Napoli e Firenze. La permanenza dei
De Sica in riva al Liri dura solo pochi anni ma in
ricordo del periodo sorano al futuro regista resta,
come riportato nei registri di battesimo della Chiesa
di San Giovanni, un emblematico quinto nome: Sorano.
Mentre il mondo del cinema si prepara a festeggiare
Vittorio De Sica con serate ed eventi, siamo curiosi
di sapere se, oltre a Cannes, Taormina, Napoli,
Locarno e tante altre città italiane, anche la sua
città di nascita intende celebrarne il primo
centenario della nascita.
Vorremmo sapere da Sindaco, Giunta ed Assessore alla
Cultura quale programma è stato allestito per
ricordare degnamente un grande figlio di questa città.
Purtroppo temiamo che nulla sia stato preparato per
questo straordinario personaggio nato tra i vicoli di
Cancèglie. Ma forse no. Meglio così. A qualche
manifestazione organizzata all'ultimo momento
preferiamo il silenzio. Caro Vittorio, ognuno di noi,
sorani orgogliosi di condividere con te il luogo di
nascita ti ricorderà con affetto e tutte le volte che
qualcuno lo domanderà nuovamente, felice e fiero
risponderà all'interlocutore incuriosito: "Sì, siamo

di Sora, la città in cui è nato Vittorio De Sica".






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Il tuo indirizzo gratis e per sempre @yahoo.it su http://wpop5.libero.iol.it/cgi-bin/vlink.cgi?Link=%68%74%74%70%3A%2F%2F%6D%61%69%6C%2E%79%61%68%6F%6F%2E%69%74
 




              Data:   27/07/2001 09:46  
              Da:   Laura De Bernardi 
              A:     sora3valli@libero.it  
              Oggetto:   G8 (questo è giusto)
       
            Volevo dirti che sabato scorso sono stata a Genova
            per manifestare. al fianco degli "antiglobalizzatori",
            contro il G8: non so che cosa abbiano riportato la
            stampa e le televisioni internazionali di quello che è
            successo sabato (e di quello che, in forma ancor più
            grave, è accaduto venerdì), ma ti posso dire quello
            che ho visto io in prima persona, e cioè le "forze
            dell'ordine" (anche se, definirle così in un paese che
            ha la pretesa di definirsi "democratico" e che non
            "consente" ai propri cittadini di svolgere una
            manifestazione "pacifica" come era la nostra, mi
            sembra davvero eccessivo, superfluo e inadeguato),
            dopo essere state attaccate dai cd. "black bloc",
            lanciare lacrimogeni contro la folla dei manifestanti
            pacifici che, dopo aver saputo che non si poteva più
            andare avanti dato che il corteo era stato spezzato in
            due, si apprestava a tornare verso Nervi (avevo un
            lacrimogeno a non più di quaranta centimetri dai miei
            piedi e, nonostante stessi infilando la maschera
            antigas, ho respirato le sue esalazioni e, per qualche
            istante, ho avvertito un senso di soffocamento ed un
            bruciore tale agli occhi da costringermi a procedere
            ad occhi quasi chiusi); e ancora ho visto esponenti
            del "black bloc" camminare "tranquilli" parallelamente
            al nostro corteo che stava arretrando dopo la
            comunicazione dell'impossibilità di procedere oltre,
            con passamontagna calati sulla faccia e spranghe o
            bastoni in mano... E questo non è tutto, ma ti
            racconterò meglio quando sarò a Londra (non vedo
            l'ora).
            È stata, questa, senza ombra di dubbio,
            un'esperienza che rifarei e della quale vado fiera e
            sono felice di vedere che, in questi giorni, in
            Italia, ma anche in altre capitali europee, si stanno
            tenendo manifestazioni di "sostegno" agli
            antiglobalizzatori di Genova così selvaggiamente e
            barbaramente malmenati dalle forze dell'ordine. Anche
            dal punto di vista politico, la situazione in Italia è
            tutt'ora "calda" ma non so quante speranze di
            "giustizia" ci possano essere, considerando la
            tendenza "destroide" del "nostro" (per così dire, io
            "mio" non lo reputo affatto) Governo. Figurati che,
            mentre tornavamo da Genova a Varese, in pullman
            abbiamo ascoltato a "Radio Popolare" la testimonianza
            di un ragazzo che diceva di essere stato picchiato da
            dei poliziotti e di essere poi portato in una macchina
            dove c'era un colonnello che gli ha detto: «Il fascio
            è tornato, morirete tutti sporchi ebrei!». Sono
            d'accordo circa il fatto che, non avendo assistito
            all'accaduto, tale testimonianza debba essere presa
            "con le molle", ma sono troppe le testimonianze del
            genere che circolano in questi giorni. Settimana
            prossima Diario esce con un numero (quasi) interamente
            dedicato alle testimonianze di chi a Genova c'era,
            certamente lo comprerò.
            Mi sembra di averti "disturbato" abbastanza con
            queste mie chiacchiere forse non facili da seguire a
            causa delle numerose parentesi che io adopero in
            continuazione (a me piacciono davvero un sacco e non
            riesco proprio a farne a meno, ma sono poche le
            persone che le sopportano: Alida, ad esempio, le
            detesta e, ultimamente, si è rifiutata di leggere
            delle mie cose - raccontini - a causa della costante
            ed assidua presenza delle parentesi).

 

LETTERA APERTA AI COMMERCIANTI SORANI DI CORSO VOLSCI

Cari commercianti,

un’altra occasione sprecata per la città di Sora. Tutte le volte che un’Amministrazione comunale nella nostra città decide l’istituzione di un’isola pedonale lungo il Corso Volsci che non coincide con un giorno festivo, insorgete per bloccare l’iniziativa. E puntualmente tutte le volte l’isola in centro viene revocata.

"30 commercianti" non possono decidere lo sviluppo di una città di quasi 3omila abitanti, ci sono tante altre categorie e tanti altri cittadini che dovrebbero dire la loro sull’isola pedonale a Sora.

In tutte le città del mondo dove ci sono aree riservate ai pedoni, però, queste danno una mano ai commercianti. Infatti l’isola pedonale, potremmo dire, fa da "spot pubblicitario" per gli stessi negozi presenti. La gente girando a piedi e passeggiando passa davanti alle vetrine e decide di entrare. Girando in macchina, come succede a Sora, invece si è costretti a vedere solo il punto di partenza e il punto di arrivo.

L’isola pedonale e le strisce blu, sono alleate dei commercianti in tutto il mondo e fanno aumentare il loro fatturato e l’aspetto economico delle città, come ormai è riconosciuto da esperti del settore.

Il 14 dicembre i bambini del I° Circolo Didattico di Sora sono stati ricevuti dal Sindaco della città ed hanno consegnato le loro idee e proposte interessanti e molto attuali per una nuova qualità della vita della città di Sora e per un nuovo sviluppo, aderendo alla campagna "Mal’aria" di Legambiente. Anche il Sindaco ha aderito a "Mal’aria" con un lenzuolo appeso alla finestra del Comune.

A febbraio i bambini torneranno dal Sindaco con nuove idee, proposte e proponendo anche delle attività rivolte alla salvaguardia e al recupero dell’ambiente da svolgere sul territorio e per sapere cosa è stato fatto per il traffico in città in questi mesi e cosa farà l’Amministrazione in futuro per una nuova qualità della vita in tutto il territorio sorano. Sul traffico a Sora si deve iniziare a fare qualcosa. Con la chiusura della tratta ferroviaria Sora-Roccasecca inoltre ci saranno altri mezzi che percorreranno strade del centro già abbastanza intasate.

Sora 19 dicembre 2001.

Legambiente Sora.

 

 

AL COMMISSARIO PREFETTIZIO DEL COMUNE DI SORA.

E p. c. al Difensore Civico del Comune di Sora.

Alla stampa locale.

Oggetto: tabelloni pubblicitari e trasporto pubblico.

 

Si sono collocati in questi giorni i tabelloni in vari punti della città. Lungo Via Napoli di fronte l’ex Istituto Cesare Baronio si è coperto completamente la pensilina del trasporto pubblico urbano vietando così agli utenti, studenti e cittadini di un servizio di riparo ed utilizzo della stessa.

Non è dato sapere se in altri punti della città si è verificato lo stesso inconveniente o altri inconvenienti.

In Piazza S. Restituta il tabellone posto è antiestetico e forse anche fuori luogo rispetto al contesto della piazza recuperata da poco.

Questo denota una scarsa sensibilità, a nostro avviso, verso alcuni settori e servizi della città che si ripercuote poi su tutta la città e sulla vita dei cittadini.

Uno di questi è proprio il trasporto urbano che è collegato al traffico cittadino ormai diventato caotico. A Sora ormai non si circola più. La città è ormai paralizzata. Con tutto quello che ne consegue.

Nella lettera del Difensore Civico, di poche settimane fa, rivolta a Lei e al Capo dei Vigili urbani di Sora si è potuto leggere "tra le righe" proprio una domanda che noi ci ripetiamo da tempo e che ora rivolgiamo a Lei: "Ma i Vigili urbani di Sora fanno il proprio lavoro" ?.

La lettera del Difensore civico di Sora ha posto delle questioni molto importanti. Questioni poste all’attenzione generale da cittadini e associazioni locali. Non si possono lasciare abbandonate ampie zone centrali della città. Qualche tempo addietro e ancora oggi ci sono problemi di sicurezza addirittura per il Corso Volsci, che è la strada commerciale principale della città.

Siamo del parere se s’ inizia a far rispettare la segnaletica stradale e se si fa indossare il casco per il centro ai giovani soprattutto nei mesi estivi, ci sarà senz’altro un miglioramento della qualità della vita e della sicurezza in città. Se si è liberi di fare ciò che si vuole in macchina e in motorino per il centro, basta vedere inoltre come viene rispettata l’isola pedonale lungo il Corso e in zone limitrofe in quest’ultimi tempi, poi si può avere la presunzione di fare altro. E questo vale anche per il parcheggio sotterraneo che si sta realizzando all’ex Tomassi. A cosa servirà se poi in superfice si può parcheggiare dove si vuole?.

Sulla Stampa nazionale e locale, abbiamo letto tutti noi il parere, del Sociologo Maurizio Fiasco docente universitario, sull’omicidio della Nonna di 92 anni da parte di cinque minorenni. Il Professore diceva tra l’altro " L’omicidio di Sora, un segnale preoccupante per il territorio. E’ saltato un codice naturale, visto che in questo caso c’è l’anomalia del gruppo che condivide con la vittima l’appartenenza del luogo. Questo episodio gravissimo è infatti il segnale che sono saltati i valori, i rapporti, i legami. Quanto accaduto a Sora è sconcertante e contraddice le analisi tradizionali sulla devianza minorile. Per l’intera area di Sora si è aperta una frattura profonda, come un fiume che sta scavando il suo letto. Non c’è d’aspettarsi nulla di buono. La provincia ha subito profonde trasformazioni, al punto che adesso è più a rischio delle grandi città". Conclude il sociologo "Tutta colpa di una modernizzazione non guidata."

Su queste parole, l’intera città deve iniziare a riflettere e soprattutto chi governerà la città di Sora per i prossimi quattro anni assieme a tutto il nuovo Consiglio comunale che s’ insiedierà dopo il 27 maggio.

In attesa di riscontro, porgiamo Distinti Saluti.

Sora, 2 maggio 2001.

Legambiente Sora

legambiente.sora@libero.it

 

 

Al Presidente del Consorzio di Bonifica "Conca di Sora".

E p.c.alla stampa locale con preghiera di diffusione.

 Oggetto: lavori sul fosso Pantano in località S. Domenico.

Caro Presidente,

in merito alla Sua intervista apparsa sulla stampa locale in relazione ai lavori di sistemazione del fosso in oggetto, dobbiamo dare alcune osservazioni che riteniamo doverose far presente.

 

Gli interventi effettuati sull’ultimo tratto del fosso non ci sembrano come le più avanzate tecniche d’ingegneria naturalistiche. Inoltre l’impatto ambientale non è stato affatto limitato in zona, anzi si è molto amplificato. La vegetazione è completamente sparita lungo le sponde e c’è anche un problema di mancanza d’acqua almeno in estate. ( Sembra come "un pesce fuor d’acqua, sembra un "canale fuor d’acqua"). Forse non si è previsto un’intervento anche in funzione dei lavori che si stanno effettuando nelle vicinanze con la realizzazione del parco. Qui è stata sprecata un’ottima occasione, per inserire il corso d’acqua nell’intervento in atto a pochi metri da un punto di vista paesaggistico. Ma questo è un problema che si verifica spesso, le varie Amministrazioni non collaborano, non dialogano tra di loro o non si pensa al bene primario che è l’ambiente.

 Siamo del parere che c’è ancora molto da lavorare per effettuare dei veri interventi con le tecniche d’ingegneria naturalistica nel nostro territorio. Forse è anche un problema di mancanza di tecnici esperti in questo campo. Si continuano ad affidare lavori di questo tipo a professionisti che progettano la realizzazione di strade, ponti ecc, e quindi potrebbero avere meno conoscenze in questo campo.

Si sta rischiando un’ulteriore cementificazione del territorio con la pratica della sistemazione idraulica e manutenzione dei nostri corsi d’acqua. In un convegno su questi temi, il Segretario dell’Autorità di Bacino dell’Arno nel suo intervento ha espressamente detto che invece di spendere soldi, che non ci sono, per lavori inutili a volte basta solo tagliare l’erba lungo i corsi d’acqua. E questo vale, in molti casi, anche per il nostro territorio.

  Saluti cordiali.

Sora 6 agosto 2001

Legambiente Sora. E-mail: legambiente.sora@libero.it 

 

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