Benché Luigi XIII vi facesse costruire, a partire dal 1630, un padiglione di caccia circondato da un giardino, fu Luigi XIV a creare Versailles.  Questo sito, né troppo vicino a Parigi, sempre pronta a sollevarsi, né troppo lontano, rispondeva al desiderio del re di riunire intorno a sé tutta la corte. 

 

Dal 1682 al 1789 Versailles fu sede della monarchia assoluta e ne divenne il simbolo. 

 

Luigi XIV iniziò la costruzione di Versailles poco dopo la morte di Mazzarino, nel 1661.  All’epoca era solo un piccolo maniero di origine medievale, situato a 17 chilometri a Sud Ovest di Parigi.   Luigi XIII lo acquistò nel 1627 da un suo vassallo,  Jean De Choisy per 20000 scudi. 

 

In un antico documento,  risalente probabilmente al IX secolo, stipulato tra Eude, conte di Chartres e il monastero di Saint Pierre, è menzionato per la prima volta il luogo dove oggi sorge Versailles.   Era un piccolo priorato in mezzo ai boschi protetto da una rocca feudale.  Il nome del suo primo signore,  Hugo,  che lo dominò nel 1037, è giunto fino a noi. 

 

La sua chiesa parrocchiale fu dedicata a San Giuliano. 

 

Verso la fine del primo secolo dopo il Mille, il maniero appartenne a Philippe De Versailles (siamo nell’epoca di Guglielmo il Conquistatore, che si impadronì dell’Inghilterra nel 1066 e delle Crociate del 1099). 

 

Philippe finì per ritirarsi nell’Abbazia di Marmoutiers prendendo il saio. 

 

Nel 1561 Marziale de Lèomènie, signore di Versailles e segretario di Stato, ottenne da Carlo IX il privilegio di stabilire quattro fiere annuali e molti mercati.    Il 24 Agosto 1572 viene compiuta la strage degli ugonotti e Lèomènie, minacciato di morte, cede Versailles ad Albert De Gondi.    Ritorniamo cosi alla data importantissima del 1627.   

 

Luigi XIV fece edificare Versailles dopo aver partecipato alla magnifica festa organizzata da Fouquet nel suo castello di Vaux.  Ne rimase a tal punto affascinato che volle creare la reggia più sontuosa mai vista,  la sua “capitale”. 

 

Molti artisti lavorarono per far diventare Versailles da semplice feudo a reggia: il pittore Le Brun, lo scultore Coysevox,  l’architetto Mansart,  il disegnatore dei giardino La Notre.

 

Il primo di questi, Charles Le Brun (1619-1690), era la guida dell’Académie Royale de Peinture e Sculputure, cenacolo degli artisti vocati a decorare le residenze del Re. Luigi gli affidò la direzione della fabbrica dei Gobelins e l’artista creò tappeti, arazzi, mosaici, mobili preziosissimi.

 

L’età di Luigi XIV fu dominata dai principi estetici di Le Brun, la cui filosofia è sorprendente: Correggere le imperfezioni della natura con l’arte, secondo un canone di classica bellezza.

 

A Versailles Le Brun decorò l’Escalier des Ambassadeurs, la Galleria degli Specchi e le Cupole dei Saloni della Guerra e della Pace.

 

Le Brun divenne cosi il “poeta” della reggia di Versailles, l’artista che la rese splendida, ma non  si può dimenticare un altro genio creativo, che divenne il “poeta dei meravigliosi giardini di Versailles, André La Notre (1613-1700).

 

Egli adattò la sua creazione alle nuove scoperte delle leggi dell’ottica e dell’idraulica e studiò le proprietà delle acque e dell’atmosfera.

 

A Versailles introdusse fontane di sogno come la Grandes Eaux, arrivò a trapiantare intere foreste dalla Normandia e dalle Fiandre e si fece mandare 50000 bulbi da Costantinopoli.

 

I sontuosi mobili della reggia vennero invece disegnati da AndréCharles Boulle.      

 

Versailles fu il teatro di vicende private,  politiche e militari.  Tutto cominciava e finiva in quel meraviglioso castello,  che vide passare personaggi come Racine,  Madame De Sevignè,   Corneille,   Moliere,  il quale scrisse quasi tutti i suoi capolavori proprio in quel luogo. 

 

Luigi XIV anagrammò il nome di Versailles in”Ville seras”- “Sarai la città”. 

 

Egli si stabilì nella reggia nel 1682,  dopo vent’anni di lavori (era stata terminata nel 1680). 

 

Prima della Rivoluzione del 1789 a Versailles c’erano tre cinte murarie; la più vasta misurava venti leghe e al suo interno vi si trovavano importanti villaggi come Le Buc,  Bois D’Arcy e Bailly e attorno al palazzo erano situati il Grand Trianon e una “pittoresca” sfilata di fattorie.

 

Il re voleva che Versailles fosse il centro di una vera città. Rue della Cancellerie, Rue de l’Orangerie, Avenue de Saint Cloud, Avenue de Paris erano occupate o costeggiate dalle raffinate residenze dei signori. 

 

 

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