Mascheradiferro

La Maschera di Ferro





Immagine tratta dal film " La Maschera di Ferro " con Leonardo Di Caprio




" Era un prigioniero sconosciuto, dalla taglia al di sopra dell'ordinario, giovane e dalla figura la più bella e la più nobile...Portava una maschera...con delle strisce d'acciaio...I carcerieri avevano ordine di ucciderlo se se la fosse tolta" .

Voltaire




Il misterioso personaggio che si celava dietro la Maschera di Ferro ha colpito a tal punto la fantasia di scrittori, storici, registi e gente comune, da diventare non solo uno dei simboli della Francia del Re Sole, ma anche il protagonista indiscusso di romanzi e film più o meno aderenti alla realtà storica.
Fiumi di inchiostro sono stati gettati per tentare di trovare una soluzione a questo mistero, che ci accompagna ormai da secoli.
Forse nessuno conoscerà mai la verità nascosta dietro alla Maschera, forse si tratta solo di una leggenda, ma ho ritenuto opportuno dedicare un articolo a questo tema per l'importanza che ha assunto nel tempo e perchè coinvolge molto da vicino (forse troppo) uno dei personaggi più importanti della Storia( e ovviamente della saga di Angelica): Luigi XIV.
Questo articolo non pretende di essere esauriente sotto ogni punto di vista o di far luce su un enigma mai svelato; vuole solo riportare la varie teorie degli studiosi con ordine, presentare i fatti, raccontare una storia. Non è altro che un semplice punto di partenza per quanti vogliano addentrarsi nel mistero della Maschera di Ferro.
Buona lettura! :-)

Il mese di novembre del 1703 segnò la morte del prigioniero dalla Maschera di Ferro, ma anche l'inizio del mistero: dalla Bastiglia filtrarono alcuni racconti secondo i quali, dopo il decesso dell'uomo, vennero bruciati i suoi vestiti, i cuscini, i materassi, le lenzuola. Inoltre venne dato alle fiamme l'intero mobilio della cella e fusi i vasellami utilizzati per i pasti. Ma non è tutto; i muri della cella furono imbiancati e addirittura il pavimento venne sostituito con uno nuovo.
Insomma, si cercò di eliminare ogni traccia del passaggio del prigioniero. Ma perchè? L'ergastolano era forse tanto pericoloso da vivo quanto da morto? E' proprio da questi aneddoti che nacquero la curiosità e i sospetti su questa storia.
La prima a scriverne fu la Principessa Palatina, cognata di Luigi XIV, in una lettera all'amica Sofia di Hannover:


" Un uomo è rimasto per lunghi anni alla Bastiglia e vi è morto mascherato. Aveva sempre al fianco due moschettieri che l'avrebbero ucciso all'istante se si fosse tolto la maschera. Ha sempre mangiato e dormito mascherato. Per il resto lo hanno trattato benissimo, ben alloggiato, e gli hanno dato tutto quello che desiderava. Faceva la comunione con la maschera. Era assai devoto e leggeva continuamente. Non si è mai potuto sapere chi fosse " .


Voltaire fu il primo ad appassionarsi alla vicenda, ma François Bluche, il maggiore biografo di Luigi XIV, definì le sue elucubrazioni


" un'impostura che si riallaccia a una preoccupazione di marketing per la sua opera " .

Eppure il mito non accenna a svanire: uno degli ultimi divi dello schermo, Leonardo Di Caprio ha interpretato Luigi XIV ed il suo gemello nel film " La Maschera di Ferro ", seguendo la leggenda tracciata da Voltaire stesso.
Fu proprio quest'ultimo, nel 1751, a scrivere nel " Secolo Di Luigi XIV " :

" Alcuni mesi dopo la morte di Mazzarino si mandò nel più gran segreto al castello dell' Ile Sainte-Marguerite, un prigioniero sconosciuto, di una taglia al di sopra dell'ordinario, giovane e dalla figura più bella e più nobile. Questo prigioniero per la strada portava una maschera il cui sottogola aveva degli stati d'acciaio che gli lasciavano la libertà di mangiare con la maschera sul volto. I carcerieri avevano l'ordine di ucciderlo se si fosse tolto la maschera " .

Ma Voltaire non rivelò l'identità dell'uomo. Si dovrà attendere un altro libro, " Questions sur l'EncYclopédie " , perchè rivelasse che il prigioniero della Bastiglia era un fratellastro di Luigi XIV, figlio di Anna D' Austria e del cardinale Mazzarino.
Gli storici arrivarono, cosi, a supporre che l'ergastolano fosse il fratello gemello del Re Sole. Non mancarono nemmeno ipotesi sull'identità del padre: nell'ultimo film dedicato alla Maschera di Ferro si arriva addirittura a supporre che egli sia figlio di D'Artagnan.
Per altri autori sarebbe un figlio illegittimo di Luigi XIV e di Louise De La Vallière, ma ciò non ha senso; Luigi riconobbe tutti i suoi figli " bastardi " . Perchè accanirsi in modo tanto orrendo su uno di loro?
Si è anche detto che il prigioniero avesse avuto una relazione con la figlia di uno dei suoi carcerieri. Il bambino nato da questa unione sarebbe stato affidato ad una famigla in Corsica e sarebbe un antenato di Napoleone!
Napoleone nacque nel 1769, quindi il figlio della Maschera di Ferro dovrebbe essere suo nonno. Ma non c'è alcuna certezza.
Fin qui la leggenda. Ma ora è il momento di narrare le ricostruzioni scientifiche di studiosi seri. Anche in questo caso non c'è nulla di confermato, ma ci si può basare su studi rigorosi.
Nel 1665 un ufficiale dei moschettieri, ben visto dal re, Bénigne De Saint-Mars, riceve, per volontà di Louvois la nomina a " comandante assoluto " della fortezza di Pinerolo in Piemonte. Saint-Mars è nativo della Champagne, nel 1650 diviene un moschettiere e conosce il celebre D'Artagnan. Nel 1661 proprio D'Artagnan arresta, su ordine del re, Fouquet. Il collaboratore di quest'ultimo, Paul Pelisson, invece, viene catturato proprio da Saint-Mars. Da qui inizia la fortuna del moschettiere.
Fouquet viene rinchiuso in Pinerolo e la sua custodia affidata a Saint-Mars, che viene nominato " governatore " della fortezza. Il castello di Pinerolo ha una posizione strategica: viene conquistato da luigi XIII nel 1631 e la prigione situata nel torrione è un posto inquietante e lugubre.
A dire il vero Saint-Mars non è troppo contento dell'incarico affidatogli. Preferirebbe tornare a fare il moschettiere. Invece rimane a Pinerolo per ventidue anni e corona la sua carriera a settantadue anni, diventando governatore della Bastiglia.
Egli sarebbe stato un semplice governatore all'ombra della Storia, se non avesse custodito per anni l'uomo a cui deve la propria fama: la Maschera di Ferro.

Bénigne Dauvergne de Saint-Mars



Secondo Danielle e Claude Dufresne, che nel 1998 hanno pubblicato lo studio più completo su questa vicenda, " Le Mystère Du Masque De Fer " , dopo il 1665 a Pinerolo vi sono cinque prigionieri " importanti " e la Maschera di Ferro andrebbe cercata tra di loro: il primo è Eustache Dauger o Danger, registrato come servitore ( ma non lo è affatto ). E' odiato da Louvois, ma non se ne sa la vera ragione;
c'è poi un certo Dubreuil, detto " Samson ", che è una spia;
il terzo è La Rivière, il fedele domestico di Fouquet. Ha raggiunto il padrone in prigione pur senza avere una pena da scontare. Rimarrà in carcere anche dopo la morte di Fouquet ( 1860 ), perchè il sovrintandente può avergli confidato dei segreti che non devono uscire dalle mura della fortezza;
il quarto prigioniero è un monaco domenicano di cui però si ignora tutto, a cominciare dal nome;
infine l'ultimo e più importante: Ercole Antonio Mattioli, ministro del Duca di Mantova, arrestato nel 1679 e morto ( forse ) nell'aprile 1694.
Si sa che la Maschera di Ferro venne trasferito alla Bastiglia quando vi si trasferisce Saint-Mars e muore lì nel 1703. Allora chi potrebbe essere tra questi prigionieri?
A questo punto va fatta una precisazione: i nomi citati rappresentano solo alcune possibili " Maschere ", forse le più probabili; però c'erano anche altri " ospiti importanti " della prigione che qualcuno ha visto come possibili candidati. Due esempi possono essere Lauzun, nobile caduto in disgrazia dopo aver sedotto la cugina del re, la Grande Mademoiselle, che resterà in prigione quattordici anni; oppure lo stesso Fouquet, che Luigi XIV odiava e questo stesso odio potrebbe far pensare che la maschera servisse a punirlo ferocemente e ad impedirgli di rivelare segreti di Stato.
Ma se Fouquet è la Maschera, come si spiega che alla sua morte ( 1680 ) un altro uomo con la maschera sia presente sulla scena storica fino al 1703? Ci sono forse due Maschere? Oppure, più semplicemente, Fouquet non c'entra nulla con questa storia?

Nicolas Fouquet



Potrebbe essere Dauger? Louvois dice a Saint-Mars delle cose molto interessanti su questo prigioniero:


" E' della massima importanza che egli sia guardato con la più stretta sicurezza e che non possa dare notizie di alcun genere a chicchessia. Fatelo sistemare in una cella dove sia al sicuro, badando a fare in modo che il luogo ove sarà non dia su luoghi che possano essere raggiunti da alcuno e che davanti a lui ci siano più porte chiuse una dopo l'altra in modo che le stesse sentinelle non possano sentire " .


Però nel 1675 Dauger non è più in isolamento, anzi, viene assegnato al servizio di Fouquet. Più tardi, però, viene di nuovo sottoposto al regime speciale. Nel frattempo Louvois si tiene sempre informato sulla sua sorte. Ma perchè preoccuparsi tanto per un servitore?
In questi anni la gente apprende dell'esistenza della Maschera di Ferro. A tal proposito Saint-Mars scrive a Louvois:

" Molti credono che il prigioniero sia un maresciallo di Francia o un presidente di tribunale. O un gran nobile di corte caduto in disgrazia " .


Inoltre esiste un documento citato dai Dufresne: una lettera in cui Louvois ordina a Saint-Mars di adottare di nuovo misure di massima sicurezza per Dauger e La Rivière. Non devono parlare con nessuno, altrimenti sarà lui stesso a risponderne.
Secondo Jean-Christian Petitfils, biografo di Madame De La Vallière e autore dell'inchiesta " Le Masque du Fer enfin demasqué " , Dauger potrebbe essere stato la Maschera, ma la sua unica colpa sarebbe stata quella di sapere tutto sui retroscena diplomatici delle trattative ta Inghilterra e Francia.
Si è accennato anche alla presenza di un misterioso monaco. Louvois raccomanda a Saint-Mars di trattarlo duramente. Perchè?
Forse è un falso frate, secondo Primi Visconti un ciarlatano capace di estorcere grosse somme all'aristocrazia. Di certo ha tentato di imbrogliare Madame de Montespan. Il re lo fa rinchiudere nella fortezza di Pinerolo dove l'uomo, nel giro di pochi anni, impazzisce. Inoltre muore tropo presto per poter essere la Maschera.
Invece Dubreuil ha offerto a Louvois informazioni sull'esercito tedesco del generale Raimondo Montecuccoli e contemporaneamente ha venduto a quest'ultimo notizie sulle armate francesi. Dunque viene portato a Pinerolo e gettato nella stessa cella del monaco, e quasi impazzisce a sua volta.
Nel 1679 arriva a Pinerolo il conte Ercole Antonio Mattioli, italiano, che è il candidato più probabile a essere la Maschera di Ferro. Uno storico del Settecento, il barone D'Heiss scrisse che la Maschera di Ferro era proprio Mattioli, segretario di Stato del Duca di Mantova.
Il Duca, Carlo IV Gonzaga, nel 1679, voleva vendere la città e la fortezza di Casale a Luigi XIV, già padrone, dal 1632, di Pinerolo.
Casale era la costante minaccia del Milanese e sorvegliava il Piemonte. Inoltre permetteva di controllare la strada che legava il Mediterraneo alle Fiandre e Finale Ligure e Genova a Milano.
Nel 1679 per discutere la vendita di Casale il Duca invia a Parigi proprio Mattioli. Le trattative dovevano essere condotte in gran segreto, ma il conte ne dà notizia alla Spagna per denaro. Inoltre negozia la cessione di Casale con il Ministro degli Esteri Arnauld De Pomponne e viene ricevuto dal re, ma nello stesso tempo tratta con Louvois per ottenere di più.
E non è tutto: informa delle trattative anche le corti di Torino, Madrid e Vienna. Scoppia lo scandalo e Louvois decide di punire il conte italiano. Una volta arrestato viene condotto a Pinerolo, iscritto nel registro della prigione con il nome di Lestang, in modo che nessuno possa trovarlo. louvois, anche in questo caso, ordina di trattarlo duramente e di metterlo in isolamento.
l'uomo della Maschera muore nel 1703, Saint-Mars nel 1708. se Mattioli fu davvero la Maschera, si spiegano i riguardi con cui venne trattato nei veri penitenziari. Infatti il conte era pur sempre un diplomatico, anche se catturato in aperta violazione del diritto internazionale. Dunque la maschera sarebbe stato un modo per punirlo, ma anche per sottolineare la sua importanza tra i detenuti comuni.
Inoltre si spiegherebbe anche l'accanimento di Louvois contro il prigioniero: Mattioli lo aveva ingannato, lui si vendicava nel peggiore dei modi.
Nel 1680 accade un fatto inquietante: nella cella di Fouquet vengono trovati degli strani flaconi: si sospetta contengano del veleno e che Dauger volesse uccidere il sovrintendente per ordine di Colbert. Può essere che questa vicenda abbia influito sul trasferimento di Saint-Mars a Exiles. Gli viene ordinato di portare con sè dei detenuti a sua scelta, e " i due della torre in basso " .
Exiles non è tanto distante da Pinerolo. In una lettera all'ambasciatore D'Estrades Saint-Mars dice: "


Avrò in custodia due muli che ho qui e che non hanno altro nome che Signori della torre in basso " .

I " due muli " sono Dauger e La Rivière. A Pinerolo rimangono Mattioli, il monaco ( che però morirà subito dopo ) e Dubreil. Chi tra questi sopravvissuti è la Maschera?
Saint-Mars si trasferisce a Exiles di notte. Louvois, nelle sue lettere, gli ordina di badare che i galeotti non parlino con nessuno, neanche con i carcerieri. Perchè tutto questo mistero e questa attenzione?
Saint-Mars rassicura Louvois: nemmeno il prete può vedere i prigionieri durante la messa, poichè sono nascosti da spesse tende e i secondini passano loro il cibo su un vassoio, senza neanche vederli.
Il 5 gennaio 1687 Saint-Mars avvisa Louvois che La Rivière, già malato di idropisia, è morto.
Dunque Louvois, senza una ragione apparente, nomina Saint-Mars governatore delle isole Lérins, Sainte-Marguerite e Saint-Honorat, nella costa sudorientale francese. Saint-Mars si prepara a partire con il suo prigioniero, sicuramente Dauger: il 3 aprile 1687 i due arrivano all'Ile Saint-Marguerite. Il tutto, ovviamente, si svolge nella massima segretezza. C'è solo un intoppo: durante il viaggio, all'interno della portantina ermeticamente chiusa, non è arrivata nemmeno un po' d'aria e quindi il prigioniero, a cui non ci si può avvicinare, ha rischiato di morire soffocato senza che nessuno potesse soccorrerlo
Lo storico inglese John Noone, in un pamphlet citato dai Dufresne, ironizza su questo mistero:


" Il prigioniero era celato sotto una maschera. Ma a cosa serviva la maschera? A nascondere il vuoto, il nulla del personaggio. Era una farsa immensa, abilmente giocata, che ha ingannato e ancora inganna il mondo. Tutto era falso: le precauzioni, l'origine sociale, fino il segreto che aveva perso il suo valore. C'è solo la Maschera a non essersi arrugginita nell'immaginazione popolare. The Iron Mask! More irony than iron! " ( Più ironia che ferro: giocato sulla assonanza delle parole " iron " e " irony " in inglese ) .

Quindi secondo questo studioso Saint-Mars avrebbe gonfiato le voci sui suoi detenuti perchè gradiva essere al centro dell'attenzione dei contemporanei e, forse, anche dei posteri.
La camera del prigioniero all'Ile Sainte-Marguerite è passata alla storia come la " cella dell'uomo della Maschera di Ferro " . Nell'Ottocento ci furono anche dei pellegrinaggi per vedere il luogo in cui era stata rinchiusa la vittima del Re Sole.
Prosper Mérimée, l'autore della Carmen, la visitò nel 1838 e la descrisse cosi nel suo " Journal " :

" La camera è grande ed è rischiarata da una sola finestra. E' forse il solo luogo dell'isola che sia scuro e fresco. il muro ha quasi dodici piedi di spessore. tre forti inferriate guarniscono la finestra. Due porte coperte di chiodi e di enormi sbarre di ferro si aprivano solo davanti al governatore del castello. nessun altro potevavarcare quella soglia " .

Qui Dauger rimarrà dieci anni. Alla morte di Louvois, nel 1691, Barbezieux richiede subito a Saint-Mars di garantirgli le stesse precauzioni che ordinava il suo predecessore.
Alain Decaux, nel suo " La Masque De Fer " , è certissimo che il prigioniero misterioso sia Dauger:

" E' il solo che saint-Mars non abbia lasciato dopo essersi trasferito da Pinerolo. il solo cosi importante da non poter sfuggire neppure un istante alla sorveglianza del re dei carcerieri. Il solo di cui, arrivando al potere, si sia occupato Barbezieux " .


Il nuovo ministro, in una lettera a Saint-Mars, gli riferisce che, tra i detenuti di Pinerolo, uno è appena morto ( il monaco ) e altri due devono essere trasferiti per volontà del re a Sainte-Marguerite.
I due sono sicuramente Mattioli e Dubreuil. Dunque ormai sono rimasti in pochi: Dauger, Mattioli e Dubreuil.
Nell'aprile 1694 un altro di questi prigionieri muore; i Dufresne sostengono che sia Mattioli, eppure ci sono molti indizi che fanno credere che sia proprio lui la Maschera. I Dufresne restano fermi sull' ipotesi Dauger. Nel 1696 Saint-Mars scrive a Barbezieux che il suo prigioniero è " sorvegliatissimo " e se ne occupa esclusivamente il suo luogotenente. L'ergastolano è trattato con cortesia. Addirittura Saint-Mars, dopo tanti anni, gli si è affezionato, creando cosi la famosa sindrome di affetto, il legame che si stabilisce tra cacciatore e preda.
Nel 1698 Saint-Mars viene nominato governatore della Bastiglia. E' un ordine del re. Il ministro scrive a tal proposito:

" Il re trova che sia un bene che partiate dall'Ile Sainte-Marguerite per venire alla Bastiglia con il vostro amico prigioniero che non deve esser visto nè conosciuto da nessuno. potete scrivere al luogotenente di Sua Maestà alla Bastiglia di tener pronta una camera per mettervi il prigioniero all'arrivo " .

Secondo alcuni storici, tra cui i Dufresne, Saint-Mars ricorrerebbe alla maschera solo per quest'ultimo spostamento del recluso. In effetti va detto che portare la maschera era un uso piuttosto diffuso nella Francia del re Sole, come a Venezia. Però la maschera di cui si parla qui ha un valore molto particolare. E comunque non era di acciaio o di ferro, ma di velluto nero. Fu Voltaire ad inserire il particolare del ferro, ma in realtà egli parla di " strisce " d'acciaio. Altri narratori, quasi sicuramente esagerando, ipotizzarono che la maschera fosse interamente in ferro. A questo punto viene naturale chiedersi come il povero prigioniero potesse farsi la barba sotto la maschera...

" La Bastiglia, l'ultimo giorno della sue esistenza " di Robert Hubert ( 1753-1808 )



Saint-Mars arriva a Parigi il 18 settembre 1698. Le persone che vedono l'uomo con la Maschera lungo le strade della capitale ne rimangono sorpresi; riescono a scorgere i denti, le labbra, i capelli bianchi e la corporatura massiccia e imponente.
Il luogotenente del re alla Bastiglia, Etienne De Junca, annota sul suo diario che il prigioniero indossa una " maschera di velluto nero " e che, secondo gli ordini di Saint-Mars, non sarà trasferito nella sua cella prima di notte inoltrata. Quest'ultima segreta è però molto confortevole; la biancheria è pulita, il letto comodo, il mobilio decente, un crocifisso attaccato alla parete. Più che una cella è una vera e propria camera.
Il prigioniero viene registrato come Gesnon Filibert e rinchiuso nella torre della Bertaudière, alla Bastiglia. Sembra abbia avuto una crisi di misticismo, cosi il re gli permette di confessarsi e comuncarsi quando lo desideri.
L'Uomo dalla Maschera di Ferro muore il 19 novembre 1703. Ha avuto un malore mentre tornava dalla cappella. De Junca annota sul registro del carcere:

" Il lunedi 19 novembre 1703 è morto il prigioniero sconosciuto, sempre mascherato d'una maschera di velluto nero, che il governatore Saint-Mars aveva portato con sé venendo dall'Ile Saint-Marguerite e che sorvegliava da tempo. Ieri si era sentito male uscendo dalla messa. E' morto oggi verso le dieci di sera senza aver avuto una gran malattia " .

Muore cosi l'Uomo dalla Maschera di Ferro, portando nella tomba il suo segreto
Viene sepolto con il nome di Marchialy ( ma qualche storico scrive Marchioly ), che farebbe pensare a Mattioli.
Occorre precisare, però, che spesso nei certificati di morte dei detenuti venivano usati nomi falsi, mentre quelli veri venivano annotati su un altro registro, che purtroppo è andato perduto nel 1789, alla presa della Bastiglia.
Dunque il mistero è questo: chi era la Maschera di Ferro? Era forse Mattioli? Oppure Dauger?
I Dufresne sono certi che la Maschera fosse Dauger. Ma rimane, comunque, senza risposta una domanda importantissima: cosa aveva mai fatto per rimanere in carcere dal 1669 al 1703 sotto strettissima sorveglianza? Quale segreto nascondeva? Qual era la sua colpa?
In tutti gli anni di prigionia fu trattato sempre con rispetto. Eppure nei documenti del 1669 si dice che era un semplice valletto. Perchè allora ritenerlo cosi pericoloso e non farlo parlare con anima viva?
Uno studioso inglese, Rupert Furneaux propone una ipotesi curiosa ed enigmatica: Luigi XIII aveva avuto un figlio da Madame Dauger de Cavoye, dama d'onore della regina. Ma molti storici sostengono che Luigi XIII fosse omosessuale. Quindi questa teoria resta dubbia.
Un'altra storica, Mast, sostiene invece che Anna D'Austria, non avendo da anni rapporti col marito e temendo per questo di essere ripudiata, si fece mettere incinta da François Dauger De Cavoye, capitano delle guardie del cardinale e marito della dama d'onore citata sopra. Quindi Luigi XIV sarebbe figlio di Anne e di Dauger De Cavoye.
Infatti sembra che Eustache, lo scapestrato figlio di Dauger e di sua moglie, avesse una incredibile somiglianza con il Re Sole, quindi qualche studioso ritiene fosse suo fratello. Eustache venne cacciato dall'esercito, congiurò contro il re e forse pensò persino di sostituirsi a lui.
Entrambe le versioni sono affascinanti, da romanzo, ma la verità fino ad oggi non è stata mai trovata.
Se Luigi XIV fece incarcerare Eustache Dauger per punirlo di un complotto ordito contro di lui, che ragione c'era di imporgli la maschera? Forse il re vedeva Eustache troppo somigliante a se stesso e ciò lo portò a dubitare della fedeltà coniugale di sua madre?
Lo storico Jules Loiseleur sostiene che il Re Sole, una volta diventato adulto, fosse molto scettico riguardo alla storia della sua nascita, al rapporto casuale tra i genitori in una notte di temporale del 1638.
Secondo il famosissimo storico Jules Michelet fu il capitano delle guardie Guitaut a mettere incinta la regina. Egli insistette molto affinché Luigi XIII raggiungesse a Parigi sua moglie durante quella notte di temporale e dormisse con lei. Forse Guitaut sapeva già che Anne era incinta e voleva creare una situazione che coprisse la verità?
Forse non si avrà mai una risposta certa a tutte queste domande.

" Ritratto di Luigi XIV " , di Hyacinthe Rigaud ( 1701 )



C'è infine un ultimo mistero riguardante l'atto di morte del prigioniero, redatto dal curato della parrocchia di Saint-Paul a Parigi, che si occupava dei detenuti della Bastiglia:


" Il 20 ( in realtà il 19 ) Marchialy, quarantacinque anni circa d'età, è morto alla Bastiglia e il suo corpo è stato inumato nel cimitero di Saint-Paul, la sua parrocchia " .

Ci sono molti errori in questo scritto: il prigioniero, infatti, era stato incarcerato trentaquattro anni prima a Pinerolo. Se morì a quarantacinque anni, ne aveva undici quando fu gettato in prigione? E' assurdo, però va detto che spesso questi documenti venivano stesi senza una grande attenzione.
Non si è mai neanche capito davvero se il detenuto portasse sempre la maschera, oppure se la indossasse solo durante gli spostamenti da una prigione all'altra.
L'enigma non verrà mai svelato, ma quel che è certo è che la storia di quest'uomo misterioso continua ad affascinarci e ad emozionarci oltrepassando i secoli e sicuramente non smetterà di incantare e far pensare anche le generazioni future.

La Marchesa Francesca


Bibliografia:
" Il Re Sole " di Guido Gerosa, ed. Mondadori 1998;
" A Parigi ai tempi del Re Sole " di Jacq Wilhelm, Fabbri Editori, 1998;
" Enciclopedia Europea " , ed. Garzanti, 1978;
wikipedia lemma " Maschera di Ferro " .




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