L’uomo che ho amato di più morì tra le mie braccia

 

Il tuo terzo e più grande amore è stato il designer svizzero Adrian Hai anche lasciato il cinema per lui?

 

Adrian era vedovo.Per cinque anni aveva educato da solo i due figli.Quando ci incontrammo Benjamin aveva nove anni, l’altro,Patrick, dodici.Mi innamorai di loro come del loro padre e decisi di lasciare il cinema.Volevo semplicemente vivere una vita normale ed educare i bambini…Adrian mi amò molto,era più giovane,ma più maturo di me.Eravamo felici insieme.Non mi volli sposare solo perché ero sopravvissuta al difficilissimo divorzio con il mio secondo marito.Pensavo che per l’amore il matrimonio non fosse necessario.Vissi con Adrian per due anni.Lui era la mia felicità,i suoi figli erano la mia felicità.Ma poi…i dottori gli diagnosticarono un tumore al cervello.Sapevo che sarebbe morto, ma fino all’ultimo giorno tentai di mantenere in lui la fede nella vita.

 

Dicono che le immagini della sua morte rimasero a lungo nei tuoi occhi…

 

Si,è vero.Per lungo tempo non potei liberarmi della sua morte.Siccome non eravamo sposati, i suoi parenti bloccarono tutto ciò che di diritto mi spettava: la casa a Cannes,a Zurigo e in altre città.Mi portarono via tutto!Anche i bambini,che io amavo…Ero stata una stupida a non sposarlo.Comunque non sono una di quelle persone che calcolano tutto in anticipo.Quando Adrian mori,mi venne un pensiero:per essere felice devi pagare con centinaia di sventure Nello specifico questo è ciò che è successo a me.

 

La vita ti ha insegnato come diventare una filosofa?

 

Si (pausa).C’è una frase speciale che spesso mi tornava in mente:”Dio non ti sottopone nella vita a prove che non puoi superare…”Quando Adrian mori,piansi, non volevo vivere. Cos’altro posso dire?Per non diventare pazza,accettai il Fato.Mi fermai e cominciai ad aspettare che tutto cambiasse in meglio.Ho aspettato per moltissimo tempo fino a che Dio mi ha finalmente ascoltato. E tutto è ricominciato dall’inizio.

 

Il mio compagno era un ladro

 

Hai lavorato in teatro.E’ stata un’esperienza interessante?

 

Ho recitato in tre opere e sono rimasta terribilmente delusa.Non ho scelto le opere.Mi hanno proposto altri ruoli,ma ogni volta avevo qualche ragione per non accettarli.(Una volta ci furono problemi di salute per cui l’attrice si  fermò con il lavoro.Per qualche ragione l’amante di Michele le ruppe il naso con un pugno e per diversi mesi non potè lavorare. Un’altra volta sfortunatamente l’attrice cadde ferendosi alla testa e in altre parte del corpo.Inoltre ci furono le numerose depressioni in seguito ai divorzi e agli scandali).

 

 

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