LA COMMEDIA SEXY   ALL'ITALIANA

 PARTE2:                  LA SOLDATESSA

Filmografia:

"La soldatessa del distretto militare" (1976); di N.Cicero, con E.Fenech.

"La soldatessa alla visita militare" (1977); di N.Cicero, con E.Fenech.

"La soldatessa alle grandi manovre" (1978); di N.Cicero, con E.Fenech.

Dopo la scuola in quale altro ambito quei geniali marpioni dei registi trash anni 70 potevano ambientare le loro ilari storie se non nei campi militari e nelle caserme, dove, è noto, gli uomini tornano ad avere istinti primitivi? Anche perché, in effetti, non c'era nessun altro luogo migliore di quello, in cui il livello del testosterone arriva a punte altissime; popolato da soli uomini e dove le uniche donne che si possono vedere sono appese sui calendari o stampate sui giornaletti porno, che tanta fortuna hanno tra i militi! Perciò immaginate quali idee poteva far nascere, negli idoli dei registi, la presenza di qualche gnoccolona in tali ambienti? Ed infatti, il lungimirante Nando Cicero vi mette addirittura la protagonista dei sogni erotici di tutti gli italiani del periodo: Edwige Fenech. Per lei crea il personaggio ormai entrato in tutti i cuori degli amanti del genere: Eva Marini, la dottoressa militare, che diventa la protagonista di una trilogia epica, che parte nel 1976 con "La soldatessa del distretto militare", per proseguire, l'anno successivo, con "La soldatessa alla visita militare", e terminando, nel 1978, con "La soldatessa alle grandi manovre". In questa pagina parleremo appunto di tale trilogia, lasciando per la prossima volta altre pellicole che riguardano l'ambito militare, ma che si differenziano da queste tre "perle" del cinema italico.
                                               

                                                       Edwige Fenech
                                                          Edwige Fenech         

Possiamo effettivamente affermare che vi sono delle notevoli differenze tra queste pellicole e quelle militar-canore che ebbero molta fortuna negli anni '60 (con protagonista la coppia Morandi-Efrikan); qui, infatti, i giovani soldatini non sono ragazzi con la faccia pulita, educati e fedeli alla loro giovane fidanzatina che gli attende a casa trepidante, bensì degli squallidi burini, iperattivi sessualmente (ma, ahimè, solitari!), rozzi e brutti, che hanno come unico obiettivo quello di spiare la brava e buona dottoressa. Il tutto ha come sottofondo una colonna sonora fatta di rutti e scorregge (chiamarli:<<… sonore e fetide emissioni dalla bocca di aria che risale dallo stomaco…>> ed <<…emissioni rumorose di gas dall'ano…>> mi pareva un eccesso di intellettualismo!). Come sempre, oltre alla simpatica Edwige, tali film erano riempiti dai soliti noti: Vitali, Banfi, Montagnani, Carotenuto, ecc., ognuno dei quali solitamente si appropria di un ruolo specifico, che raramente viene abbandonato. Il buon Vitali è la recluta superdotata ("Quattromani"), invidiata dai suoi superiori per tale "esuberanza" fisica; afflitto, oltretutto, da disturbi gastro"anali" (come gli dice il colonnello Carotenuto: << Tu non hai il soffio al cuore. Tu hai il soffio al culo!>>. Montagnani ha il ruolo fisso del colonnello Tarcisio Fiaschetta, afflitto da sonnambulismo e dedito all'autoeccitamento travestito da ballerina di flamenco, che inutilmente cerca di conquistare le grazie della dottoressa Marini. Ultimo ruolo fisso è quello di Carotenuto che recita la parte del colonnello capo caserma, elemento "paterno" del film. Insieme a loro vi sono un buon numero di caratteristi, ma anche apparizioni di attori che avranno anche fortuna in tutt'altro genere di film. Infatti, a parte il solito Banfi nella parte del cappellano militare che cerca di redimere i soldati facendogli passare i pruriti erotici, appaiono in tali pellicole anche Carlo Delle Piane e Leo Gullotta, entrambi nel ruolo del medico militare, il primo appassionato di teatro, che recita versi di Shakespeare, ed utilizza il séparé per cambiare abito di scena, mentre il secondo utilizza le povere reclute come cavie per i suoi esperimenti scientifici. Come dicevo prima queste pellicole sono animate da un buon gruppo di caratteristi, a cominciare da Michele Gammino, che nel primo titolo è l'unico che riesce a conquistare la bella Eva; continuando col grandissimo Nino Terzo, l'asmatico coi baffi, che già aveva partecipato ai film militar-canori anni '60; finendo con uno dei più sottovalutati attori del genere: Lucio Montanaro, spesso visto come spalla comica di Nino D'Angelo o di Mario Merola nelle sceneggiate napoletane. Tutto questi attori erano immersi in situazioni che ironizzavano sulla vita militare, riproponendone le tipiche immagini stereotipate: piedi fumanti dopo lunghe marce, pasti lassativi, ma soprattutto scherzi feroci (uno su tutti la sostituzione della carta igienica con la carta vetrata). 

                   I.Del Santo                                               E.Fenech sotto la doccia


L'ambito erotico è sempre affidato alle inquadrature mirate della Fenech, mentre si fa la doccia (è sicuramente una delle attrici più "pulite" del cinema italiana, con tutte le docce che si è fatta!), oppure mentre si cambia davanti ad un finto specchio, che in realtà dà sulla camerata, inconsapevole di offrire uno spettacolo gradito alla massa di allupati che si spintonano dalla parte opposta. Lo stratagemma del finto specchio è una genialata, creato per supplire all'effettiva mancanza di serrature nei campi militari (le tende, si sa, non hanno tale optional!). Un particolare da notare è la predilezione di Cicero nel mostrarci personaggi degni del circo Barnum (o dei Freaks); egli spesso ci presenta veri e propri mostri, di cui prendiamo come massimo esempio esplicativo Jimmy il Fenomeno (al secolo …) messo nei panni di una suora di corsia, che potrebbe creare raccapriccio perfino in Dario Argento.

Come sempre tali pellicole, nonostante tutto, riescono a mostrare, in modo grottesco, il vero animo del maschio italiano medio, che in compagnia totalmente maschile si lascia andare a comportamenti e ragionamenti non proprio oxfordiani, con buona pace di mogli\fidanzate\mamme, che dicono di lui (illudendosi):<< Oh, il mio tesoro non è certo così!>>. 



                                                                     
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