   VADEMECUM DI CACCIA ALLA VOLPE  œ

 

 

ABBIGLIAMENTO

 

SOCI: AMAZZONI E CAVALIERI

a Cap (consentita la Bombetta). Le amazzoni dovranno raccogliere i capelli nell’apposita retina.       

a Giacca nera con bottoni sociali e stemma sociale appuntato a sinistra all’altezza del taschino.

a Alle amazzoni è consentito indossare giacca grigio scuro o blu; in quest’ultimo caso. se si porta il cap, lo

      stesso deve essere blu.

a Panciotto da caccia.

a Camicia bianca con plastrom, fermato dalla spilla sociale dorata.

a Calzoni beige.

a Stivali neri senza risvolto.

a Speroni e frusta da caccia (ammesso il frustino).

a Guanti color cuoio o bianchi.

 

FIELD MASTER: AMAZZONI

a Cap blu (capelli sempre raccolti nell’apposita retina).

a Giacca blu con bottoni sociali e stemma sociale appuntato come già detto.

a Bracciale rosso.

a Panciotto da caccia.

a Camicia bianca con plastrom e spilla sociale.

a Calzoni beige.

a Stivali neri senza risvolto.

a Speroni e frusta da caccia (ammesso il frustino).

a Guanti bianchi o color cuoio.

 

FIELD MASTER: CAVALIERI

a Cilindro.

a Giacca rossa a 3 bottoni, con bottoni sociali dorati e stemma sociale appuntato come già detto.

a Panciotto da caccia.

a Camicia bianca con plastrom e spilla sociale.

a Calzoni bianchi (consentiti avana).

a Stivali neri con risvolto marrone.

a Speroni e frusta da caccia (ammesso il frustino).

a Guanti bianchi o color cuoio.

 

MASTER: AMAZZONI

Abbigliamento come Field Master con le seguenti varianti:

a Il cap dovrebbe avere le due code del fiocco rivolte verso l’alto.

a In luogo del bracciale, porteranno una fascia rossa.

 

MASTER: CAVALIERI

a Cap ( le code del fiocco dovrebbero essere rivolte verso l’alto).

a Giacca rossa a tre o quattro bottoni, con bottoni sociali e stemma sociale appuntato come già detto.

a Fascia azzurra.

a Panciotto da caccia.

a Camicia bianca con plastrom e spilla sociale.

a Calzoni bianchi (anche avana).

a Stivali neri con risvolto marrone.

a Speroni e frusta da caccia, possibilmente completa di poggia e mozzone.

a guanti bianchi o color beige.

 

OSPITI

L’abbigliamento previsto è sostanzialmente come quello dei Soci, salvo ovviamente la spilla lo stemma ed i bottoni sociali.

Il Master della caccia può autorizzare l’abbigliamento meno formale che preveda:

a Cravatta bianca appuntata con spilla dorata, in luogo del plastrom;

a Giacca da cavallo di tweed in luogo della giacca nera. In tal caso è preferito il cap marrone anzichè nero.

Non è consentito portare appuntati alla giacca o alla camicia, distintivi, stemmi o emblemi di alcun genere.

 

BARDATURA CAVALLI

a Sella nuda o con sottosella sagomato color lana naturale e/o bianco (esclusi tutti gli altri colori).

a Imboccatura libera; testiera con capezzina (vietati frontalini colorati) martingala da caccia.

a Ammesso ogni tipo di protezione per gli arti (consoni nel colore).

a Fiocco rosso sulla coda per i cavalli che potrebbero calciare.

a Sono escluse capezze e lunghine. Durante le soste, qualora si smonti da cavallo, questi deve essere tenuto per

     le redini (liberate ovviamente dai rebbi della martingala); consentito eventualmente l’uso di un cordino per

     legare momentaneamente il cavallo in caso d’emergenza.

 

 

CONDOTTA IN CACCIA

 

Premesso che la Società Veneta organizza cacce simulate (Paper Hunt), le regole fondamentali per chi vi partecipa (che dovrà essere titolare almeno di patente A1) sono le seguenti:

a Giungere puntuale all’appuntamento, e per prima cosa, salutare il Master e gli altri Soci;

a Gli ospiti, in tenuta da caccia, ma senza gli speroni, dovranno farsi presentare al Master che darà il suo

      consenso alla loro partecipazione.  Dopo ciò potranno mettere gli speroni.

a Non si monta mai a cavallo prima del Master (fa eccezione chi funge da volpe); occorre essere solleciti a

      montare non appena il Master è in sella o ne dà comunque l’autorizzazione.

a Durante la caccia tutti i partecipanti (Field) devono seguire il Master senza mai superarlo, né deviare il

       percorso da lui scelto, tantomeno calpestando terreni coltivati circostanti. Poiché è il Master che sceglie e

      conosce il percorso, fa le andature e le cadenze, ciascuno deve uniformarvisi, mantenendo sempre idonea

      distanza dal cavallo che lo precede.

a Non si deve inoltre mai superare al galoppo chi è in difficoltà; occorre invece, al caso, dare il  proprio aiuto,

       specie quando si tratti di ragazzi o di amazzoni.

a Qualora il Master si avvalga della collaborazione di uno o più Field Master, saranno questi che dovranno

       principalmente seguire che il Field si adegui alle direttive del Master, intervenendo se occorre ed aiutando

       chi ne ha bisogno. Il Field Master si occuperà anche di agevolare il rientro nel gruppo di chi si fosse per

       qualunque motivo attardato. I cacciatori dovranno in ogni caso attenersi alle indicazioni da Lui date.

a Chi ha un cavallo calciatore (con fiocco rosso) o comunque difficile, cercherà di non disturbare gli altri,

       restando al caso nelle ultime posizioni.

a Gli ostacoli che si trovano lungo il percorso devono venire affrontati (sempre dopo il Master) soltanto da chi

       si sente in grado di superarli senza creare situazioni di pericolo per sé e per gli altri. Non intralciare mai il

       salto di altri cavalieri ed evitare di reiterare i tentativi di superamento se sopraggiungono altri cacciatori.

      E’ sempre possibile comunque evitare l’ostacolo aggirandolo a destra e/o a sinistra.

a Al momento della conclusione della caccia (Finish), se prima dell’inseguimento di chi funge la volpe sono

      previsti ostacoli da superare chi è intenzionato alla presa ha l’obbligo (sempre seguendo il Master) di saltarli,

      per partecipare inoltre occorre essere titolati almeno di patente A2 ANTE o Brevetto FISE. Ciò in quanto

      normalmente questi ultimi ostacoli sono più impegnativi di quelli disposti lungo il percorso. Ci si atterrà

      comunque alla specifiche direttive del Master.

a La “Volpe” dovrà essere raggiunta esclusivamente da dietro ed alla sinistra della stessa per impadronirsi

      della coda appuntata sul braccio sinistro, ogni azione difforme non sarà consentita (per una presa ad

      inseguimento). Assolutamente vietato tagliare la strada, inseguire perpendicolarmente o correre incontro

      alla “Volpe”, è altresì vietato ostacolare altri cavalieri.

a Tenete presente che un eccessivo ed accanito agonismo può creare situazioni di pericolo ed è in ogni caso

      estraneo alla filosofia delle nostre Cacce.

a Non è ammesso prendere la coda alla “Volpe” appiedata.

a Non è ammesso prendere la coda se si è appiedati.

a Chi si aggiudica la coda deve consegnarla al Master che gliela attribuirà nel corso del processo con il quale

      ha conclusione la caccia.

a A tavola ci si presenta in tenuta da caccia senza speroni ed ovviamente senza copricapo.

 

 

SVOLGIMENTO DELLA CACCIA

 

All’ordine del Master (dato normalmente con il suono del corno) tutto il Field deve montare in sella ed avviarsi al suo seguito verso il luogo della presentazione, nel quale tutti i partecipanti si schierano con i cavalli affiancati di fronte al Master che presenterà il proprio staff di caccia (Volpe e Field Master) ed intratterrà brevemente i convenuti sulle caratteristiche del percorso e sulle modalità della caccia.

Dopo il saluto e l’eventuale brindisi, ci si avvia seguendo il master e mantenendo l’andatura e la cadenza da Lui imposta, in sezione od in frotta secondo i suoi ordini.

Anche gli ostacoli andranno sempre e soltanto affrontati dopo che li ha superati il Master.

Se è prevista una sosta per il bicchiere della staffa o per un pic-nic, il Master ne darà notizia suonando il corno. Si smonta da cavallo soltanto dopo l’autorizzazione del Master. Poiché vi sono diversi tipi di caccia simulata (p.es.: “a cercare”: a vista o seguendo le tracce di coriandoli sparsi dalla Volpe -da qui il termine Paper Hunt-; “a rincorrere” nel finish con diverse varianti), ci si dovrà attenere alla specifiche istruzioni del Master per partecipare correttamente all’inseguimento, oltre ovviamente ad osservare le regole fondamentali di caccia già indicate in precedenza.

Quando si caccia “a cercare” chi trova la “Volpe” lo segnalerà agli altri cacciatori col grido rituale “Tally-òh” (deriva dal francese “il est haut”, cioè la Volpe è fuori dalla tana).

Il Master non partecipa all’inseguimento e alla cattura della volpe; di solito neanche il Field Master o per particolari tipi di caccia.

Dopo il finish, il rientro al luogo di ritrovo deve avvenire in modo ordinato, nel quale il Master darà il “pied a tèrre”.

Accudito il proprio cavallo, ogni cacciatore si presenterà puntuale al luogo del pranzo e/o rinfresco, in tenuta da caccia e senza speroni come già detto; dopo che ci si è debitamente rifocillati,si svolgerà il “processo” che consiste nella bonaria, arguta e talvolta ironica menzione da parte del Master, del comportamento in caccia di ogni partecipante, con eventuali considerazioni anche in ordine alla proprietà del suo abbigliamento e della bardatura del suo cavallo.

Il “processo” si conclude con la consegna del ricordo della caccia e con l’eventuale pagamento di un certo numero di bottiglie da parte dell’imputato che, non avendo diritto di parola, non potrà assolutamente interloquire. Potrà farlo per Lui l’eventuale “avvocato difensore” nominato dal Master.

 

Nei saluti di commiato non si mancherà di ringraziare il Master ed il suo staff per la giornata di caccia che si è goduta.

 

   a cura di Franco Bellotti   œ