LE  STELLE  NASCONO, VIVONO LA LORO VITA STABILE,  MUOIONO  E.....RINASCONO DALLE LORO  CENERI

PULSAR

M1 - NEBULOSA DEL GRANCHIO (CRAB NEBULA)

1,5 masse solari è il valore noto come il limite di Chandrasekhar (fisico e matematico indiano), valore della massa in corrispondenza del quale una stella, dopo la fase di gigante rossa, non può più arrestare il proprio collasso gravitazionale come nana bianca, ma è costretta, dalla maggior forza di gravità, a proseguirlo, liberando una enorme quantità di energia che causa un' immane esplosione,  l'evento più catastrofico che possa verificarsi nell'Universo (Big Bang e gamma ray bursts a parte), noto come esplosione di Supernova.

L'energia liberata è così elevata da permettere la fusione di nuclei atomici più pesanti di quelli del ferro che sono gli ultimi a poter essere generati nella vita ordinaria di una stella dato che la sintesi di quelli più pesanti richiederebbe più energia di quella che, in termini corrispondenti di massa , si verrebbe a trovare nel prodotto finale.

Nel nostro Sole, al momento della sua formazione, è stato riciclata la materia proveniente dall'esplosione di precedenti supernove, solo così infatti può essere giustificata al suo interno (attraverso l'analisi spettroscopica) la presenza di nuclei  più pesanti del ferro, come ad esempio quello dell'oro.

La materia non espulsa viene così fortemente compressa che gli elettroni, spinti all'interno dei nuclei atomici, si combinano con i protoni trasformandoli in neutroni; ne risulta un oggetto di alcune decine di Km di diametro, costituito esclusivamente da neutroni, in rapida rotazione attorno al proprio asse e con una densità talmente elevata che una pallina da ping-pong fatta con la sua materia avrebbe la massa di un asteroide come Giunone: una stella ridotta alle dimensioni di una città!

Gli astronomi chiamano tali oggetti Stelle di neutroni o anche Pulsar .Una pulsar è una stella di neutroni che emette principalmente nel campo delle onde radio, dotata di un intenso campo magnetico i cui poli magnetici  non coincidono con quelli geografici ; per tale motivo le radio onde emesse assumono l'aspetto di fasci rotanti (una sorta di meccanismo a faro).  Gli osservatori terrestri posti sul percorso di questi fasci percepiscono dei segnali intermittenti estremamente regolari, tanto da essere stati inizialmente interpretati come tentativi di comunicazione di civiltà aliene (il primo nome è stato appunto LGM, (Little-Green-Men , ossia Piccoli Uomini Verdi).

Oggi invece sappiamo che questi ''semafori lampeggianti '' ci indicano i luoghi dove le stelle muoiono nel modo più drammatico e spettacolare.

Se dopo l'esplosione la massa  residua  supera un ulteriore valore critico, l'oggetto che ne deriva ha una gravità talmente elevata che nulla, neppure la luce, può più sfuggire alla sua attrazione; gli astronomi chiamano tali oggetti  Buchi neri. Secondo recenti studi NASA l'energia liberata in questo evento sarebbe collegabile a quella dei gamma ray bursts.

Nel 1987 si è assistito ad una spettacolare esplosione di supernova (1987A) nelle grandi nubi di Magellano, a 169.000 anni-luce dalla Terra (in realtà il fenomeno si è verificato 169.000 anni fa, appunto il tempo impiegato dalla luce, che viaggia a circa 300.000 Km/sec, a raggiungere i nostri strumenti di osservazione). Due anni dopo l'evento, l'osservazione evidenziò un tenue anello di gas che circondava la stella a circa 9 mesi-luce, distanza non compatibile con materiale legato all'evento registrato nel 1987, ma forse derivato da attività esplosiva dell'astro precedente al fenomeno di Supernova (20-30 mila anni prima). Nei dieci anni successivi la luminosità dell'anello è progressivamente diminuita ma gli astronomi si aspettavano  che l'anello si sarebbe dovuto  riattivare allorquando l'onda d'urto dell'esplosione, che viaggia a 18.000 Km/sec, lo avesse raggiunto;  il telescopio spaziale Hubble ha registrato nel 2000 l'inizio del fenomeno. Un ulteriore incremento è stato osservato nel novembre 2003.

Le stelle dunque nascono, vivono la loro vita stabile (tanto più rapidamente quanto maggiore è la loro massa), muoiono e...rinascono dalle loro ceneri (come il  mitico uccello La Fenice). Durante questi cicli di vita e di morte ha luogo la sintesi di tutti gli elementi della Tavola Periodica, fra essi  il carbonio, così prezioso per la vita. Per alcune di esse  può accadere che le polveri residue dalla loro origine si aggreghino, per effetto dell'attrazione gravitazionale, a formare dei pianeti, alcuni dei quali possono venirsi a trovare a distanze dalla loro stella ed in condizioni tali che su di essi si inneschino dei processi vitali fino all'apparizione di esseri intelligenti: questa è la nostra "Storia", siamo polvere di stelle,  il  "Logos" è un prodotto stellare e questo e solo questo  è l'influsso che le stelle hanno su noi.

 

 

 

 

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Immagine  HST
Didascalia fotografia Terra
L'esplosione è stata segnalata nel 1054 AD dagli astronomi cinesi

 

Immagine HST

Al centro la supernova 1987A nelle Nubi di Magellano

Click su 1987A per ingrandire

 

Immagine HST

Supernova 1987A

Immagine HST

Riattivazione dell'anello nel 2000 (a destra la differenza con il 1987)

 

Immagine HST   ripresa il 28 Novembre 2003

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