IL NICOLÒ

Periodico
della
S.M.S. "Nicolò De Conti"
Chioggia - Sottomarina - VENEZIA
Anno X - Dicembre 2002


R E D A Z I O N E

gli insegnanti: Sergio Ravagnan, Roberto Dainese, Stefano Franzato.
gli alunni: Giulia B., Matteo C., Jessica M., Davide M., Chiara M.,Davide V., Lisa B., Silvia D., Rachid E.J., Nicola P.,Sara P., Diana O.,Andrea P.,Florinda T.,Elena T.,Chiara V.,Riccardo B.,Matteo M.,Alessia P.,Enrico P.,Andrea T.,Riccardo T.,Nicola B.,Alessandro V.,Stefano G.,Simonetta G., Luca V., Boscarato B..

S O M M A R I O

Editoriale: Chi arriva e chi parte (di Sergio Ravagnan)

Intervista: intervista a Maria Cristina Borella, titolare della P.I.

CRONACA: a scuola di computer (di C.M.)

La scelta dopo l'obbligo: per conoscere le scuole superiori della città
non solo visite, ma anche stages (di N.B.)

È nato un fratellino de "il nicolò", sia chiama:
Il Corriere di S.Anna (di Sergio Ravagnan)

Din Don Dan!Cosa significa per noi il Natale

Visita all’istituto tecnico "Cestari" (di S.B.)

CORRISPONDENZE DA VALLI

Progetto continuità:
I ragazzi delle Terze per gli scolari della 5a (di M.D.)

La riflessione: sul TERREMOTO del MOLISE

CORRISPONDENZE SANT'ANNA

Per i ragazzi del Tempo Prolungato delle frazioni
È arrivata la mensa: un’esperienza che piace (a cura di L.C.)

Visita alla mostra "Guardare Dante" (di Federico)

SPECIALE LETTURA E SCRITTURA CREATIVA

Recensioni: Il Libro Consigliato (da J.M. e G.B.)
Italo Calvino, MARCOVALDO
un classico: ha i suoi anni, ma non li dimostra

Il racconto: seconda puntata
SENZA TITOLO (siamo ancora alla ricerca del nome) ma passiamo il boccino agli amici di Valli (di M.C. e D.V.)

Interviste ai Librai:
Libreria IL LEGGIO (a cura di D. O. e F. T.)

RUBRICHE

Lo sapevate che...
Freddure e Barzellette

Chi arriva e chi parte (di Sergio Ravagnan)

In queste settimane il salone d´ingresso della nostra scuola sembra quasi la hall di una stazione ferroviaria o di in aeroporto. E´ frequente infatti vedere gruppi di ragazzi e genitori che arrivano e partono per fare scelte importanti nella vita dei ragazzi. Sono i genitori che devono scegliere il tipo di scuola in cui inserire i propri figli che il prossimo anno andranno alle medie. Ma anche i nostri ragazzi di terza che devono uscire dalle medie per andare alle superiori. Seguendo un articolato programma vanno a visitare gli istituti superiori e frequentano in alcuni casi anche degli stages per fare una scelta con più coscienza.
CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO sono le due parole magiche che in questo periodo vanno per la maggiore e che la nostra scuola sta coltivando con particolare cura.
Infatti la presidenza ha organizzato riunioni per i genitori degli alunni delle quinte, ma anche degli stages per gli alunni che avranno così l´occasione di avere un assaggio delle attività che poi potranno seguire nella nostra scuola.
Quindi vedremo anche nei prossimi mesi molte facce di ragazzi e ragazzi che poi saranno dei nostri nel prossimo anno scolastico. L´anno scorso la nostra scuola è arrivata all´appuntamento con un elegante depliant che viene riproposto anche in questa occasione, che spiega tutte le opportunità offerte dalla nostra scuola e in particolare dal Tempo Prolungato. Quest´anno i nostri tecnici dell´informazione hanno approntato anche un bel Cdrom, realizzato in Power Point dai professori Massimo Penzo e Rosario Santamaria che sarà presentato ai genitori nelle riunioni che si susseguono in questi giorni che precedono le iscrizioni.
Ci piace vedere la scuola con questa faccia accogliente e attiva, pronta a mettere in mostra il meglio della sua offerta.

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intervista a Maria Cristina Borella, titolare della P.I.
Come si diventa assessore? (di S.D., L.B,S.P.)

Prima di ricoprire questo incarico faceva l´insegnante. Ama gli animali e studia ancora all´università. Abita a Valli. Ha il marito medico. È anche assessore alle pari opportunità.

Dopo l´intervista fatta alla nostra nuova preside, nel numero precedente, abbiamo pensato di fare una cosa interessante a conoscere e far conoscere meglio l´assessore alla pubblica istruzione, Maria Cristina Borella, che al momento attuale ci risulta essere l´unica donna non solo della Giunta comunale ma addirittura anche del Consiglio comunale. L´abbiamo invitata ed è venuta nella nostra scuola ben volentieri.
Si è fermata per molto tempo, visitando tutti i nostri laboratori e si è complimentata con noi per la serietà e tranquillità con cui noi lavoriamo. Abbiamo tra l´altro scoperto un´interessante coincidenza: anche suo figlio ha frequentato la De Conti e quindi la sua visita è stata una specie di ritorno in cui ha potuto verificare i progressi fatti questi anni.

Cosa faceva prima di diventare assessore?
Io ero un insegnante elementare.

Da quanto è assessore?
Da qualche mese, ho iniziato il 17 Giugno perciò sono assessore da 5 mesi.

Come si fa a diventare assessore alla pubblica istruzione?
Un assessore è una persona scelta dal Sindaco, che la sceglie in base alle sue capacità per cui si è distinta. La giunta è un insieme di Assessori; essi vengono scelti dal Sindaco che ha vinto le elezioni politiche e vengono scelti tra le persone dei partiti che lo sostengono.

Dove ha il suo ufficio?
Il mio ufficio è nel Palazzo comunale in Corso del Popolo.

Da dove viene?
Vengo da Valli di Chioggia.

E´ sposata?
Sì sono sposata.

Può parlarci della sua vita privata?
Ho un figlio di 25 anni che sta finendo gli studi di medicina, mio marito è un medico. Io ho insegnato per 29 anni in alcune scuole elementari. Ho due cagnoline e un gatto di nome Spidy che è un persiano non puro.

Quali sono i suoi hobby?
Andare a vedere le mostre d´arte e andare al cinema. Mi piacciono molto i film storici. Io sono ancora iscritta all´Università di Padova.

Cosa pensa di realizzare?
Spero di riuscire a dare servizi che servono alle scuole. Infatti a tutte serve qualcosa e poi spero di fare dell´iniziative per le donne, visto che sono anche assessore alle pari opportunità.

E´ contenta di essere un Assessore?
Sì, per il momento sì, infatti la prendo con molto entusiasmo anche se toglie molto tempo alla mia vita privata.

Sin da piccola le piaceva questo incarico?
Da piccola non pensavo proprio di diventare un assessore. Infatti ho fatto l´insegnante.

Continua a fare il suo lavoro pur praticando questo incarico?
No, non è possibile, perché sono dei lavori sovrapposti gli uni agli altri e quindi rischierei di fare male tutti e due e perciò ho scelto di interrompere il lavoro di insegnante.

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A scuola di computer (di C.M.)

Da quest´anno l´informatica nel tempo prolungato non è più un laboratorio. È diventata una materia vera e propria, con un ora fissa nell´orario scolastico con un programma specifico che si articola in tutte le tre classi. In prima si studierà la struttura del computer e il linguaggio Word o della videoscrittura. Poi in seconda si tudierà Excel, cioè si imparerà anche a fare i conti e i grafici. E in terza si studierà Access, cioè si impererà ad archiviare i dati con il sistema del data base. Alla fine se uno avrà seguito con diligenza il percorso programmato potrà anche sostenere la prova per ottenere il patentino europeo di informatica. Intanto possiamo riferire del nostro primo impatto con la materia, che di solito ci viene insegnata da due insegnanti: Stefano Franzato con Sergio Ravagnan in 1a E, con Giliana Gallegra in 2a E; Massimo Penzo e Roberto Dainese in 2a F; Franzato con Eliana Penzo in 3a E e con Petra Gallimberti in 3a F. Il primo giorno abbiamo solo ricevuto le nozioni generali e acceso il computer. Il secondo giorno ci siamo creati una cartella, e abbiamo cominciato a scrivere. Col passare del tempo siamo diventati più bravi a manovrare il computer. Di recente abbiamo anche imparato ad accenderlo da soli, adesso siamo proprio bravi tranne qualcuno che combina ancora disastri. Nonostante tutto però facciamo ancora un po´ di fatica a seguire il professore quando detta, perché lui va ad una certa velocità. Lo fa apposta perchè vuole che ci "sciogliamo". In pratica che alla fine diventiamo dei veri "maghi" del computer, che ci dicono sarà la lingua del domani. E´ importante non perdere questo treno, perchè altrimenti si rischia di essere come degli "analfabeti" della comunicazione ain questi tempi moderni. Da un primo sondaggio tra i ragazzi delle varie classi abbiamo capito che l´iniziativa offerta dalla nostra scuola in modo esclusivo è molto gradita sia dagli alunni, ma anche dai loro genitori, che verrebbero volentieri anche loro per imparare quest´arte.

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non solo visite, ma anche stages (di N.B.)

In questo periodo siamo andati a visitare le scuole supperiori della città. Abbiamo visitato i licei, gli istituti tecnici e quelli professionali, come il liceo "G. Veronese" checomprende il liceo scientifico, quello classico, quello linguistico, il liceo socio-psico-pedagogico "Goldoni". Poi abbiamo visitato l´I.t.i.s. "Righi" (istituto tecnico industriale statale), il centro di formazione professionale "Cavanis", poi l´I.p.s.i.a. di Cavarzere e l´ultima scuola visitata è stata il centro di formazione professionale alberghiero di Isola Verde. I licei che abbiamo visitato alla fine dei 5 anni ti danno un diploma di maturità, ma ti preparano soprattutto all´università mentre gli istituti tecnico professionali ci preparano più direttamente all´ingresso nel mondo del lavoro, ma, anche se con un po´ di fatica si può continuare gli studi all´ universit´. Tutte le scuole sono state belle e interessanti. Inoltre in certe scuole Abbiamo frequentato anche degli stage, che sono specie di laboratori del tipo di quelli che si fanno alle medie, però più approfonditi. Le persone che li frequentano prendono un punteggio che andranno a sommarsi con i punti delle materie sulla pagella.

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Il Corriere di S.Anna (di Sergio Ravagnan)

Salutiamo con grande entusiasmo l´uscita del nuovo giornalino della sezione di Sant´Anna, prodotto dai ragatti di terza. Siamo orgogliosi che all´interno della nostra scuola abbia fatto presa questa interessante esperienza che tanto piace ai ragazzi e li fa aprire all´esterno. Ci fa piacere constatare come sia stata messa a frutto anche una certa professionalità e stile che il Nicolò si è guadagnato sul campo in tanti anni di sperimentazione. Congratulandoci con i nostri giornalisti in erba di Sant´Anna, chiediamo loro di continuare a corrispondere anche nella pagina "riservata" alla loro scuola, convinti che il giornalino della scuola sia stato un ottimo tramite per tenere unite le diverse realtà decentrate della nostra scuola, facendole dialogare e conoscere tra loro.

Otto pagine, il giornalino di Sant’Anna apre, come nei giornali più classici con l’editoriale di presentazione, che fa il punto della situazione scolastica dove è maturata l’esperienza. Ma in un riquadro d’apertura si viene a ribadire la volontà di "raccontare alcune cose successe nella vista della nostra scuola, scegliendo di far parlare gli alunni, raccontare esperienze, fatti e mpomenti significativi. In particolare, rispondendo a questo obiettivo il primo numero, il giornalino riserva ampi spazi al "progetto accoglienza", particolarmente riuscito, visto che perfino il settimanale diocesano "Nuova Scintilla" ne ha parlato nella pagina dedicata ai giovani. Sege l’illustrazione - sempre vista dalla parte dei ragazzi - del "progetto orientamento", raccontando le visite alle scuole superiori e facendo una breve inchiesta su "Cosa farò da grande?" Molto spazio viene dedicato anche alla riflessione sui fatti di cronaca più importanti (vedi terremoto del Molise) e soprattutto ai giochi e al Buonumore: cosa molto gradita ai ragazzi. Qui troviamo rebus e cruciverba.

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Cosa significa per noi il Natale

Buon Natale!

Il Natale per alcuni di noi significa solamente divertimento e regali. Per altri invece significa oltre il divertimento anche felicità, gioia, pace, fraternità e festa. Altri ancora vedono il Natale come un avvenimento importante che riguarda la nascita di Gesù. Un´altra parte dei ragazzi vede il Natale come un´occasione per stare assieme a tutta la famiglia.
Crediamo il Natale abbia perso la sua reale importanza e purtroppo viene vissuto soltanto come un´occasione per poter ricevere e scambiare regali e divertirsi. (Lisa)

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Visita all´istituto tecnico "Cestari" (di S.B.)

La 3a E assieme alla 3a F lunedì 21 ottobre sono andati a fare una visita, (la prima visita) all´ istituto tecnico "Cestari". L´ accoglienza che abbiamo ricevuto è stata molto buona, la professoressa Zennaro ci ha accolto e ci ha portati nella stanza dove si può dire abbiamo passato metà del tempo a sentire spiegazioni sugli obbiettivi che voleva raggiungere la scuola, su cosa garantiva alla fine dei cinque anni e sull´ orario scolastico, tutto questo è spiegato anche perfettamente in un opuscolo. Alla fine della spiegazione ci siamo sgranchiti un po´ le gambe e siamo andati sempre con la professoressa Zennaro in giro per la scuola, in particolare per i laboratori, con altre professoresse per ricevere ulteriori informazioni, mentre in altri a fare pratica attraverso programmi nel computer. Inoltre ci è stata illustrata la possibilità di scegliere uno dei tre corsi che la scuola organizza: il corso Igea, il corso Iter e il corso Sirio: la scuola serale.

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I ragazzi delle Terze per gli scolari della 5a (di M.D.)

Quest’anno ai ragazzi di 5a elementare, in relazione al progetto continuità, è stato consegnato un questionario, preparato da noi ragazzi di terza, contenente domande riguardanti i loro desideri e le loro aspettative riguardo la scuola media, per rendere nei limiti del possibile la nuova scuola più vicina alle loro esigenze.
Inoltre, assieme al questionario e stato consegnato loro un invito a partecipare a una rappresentazione itinerante della scuola con relativo rinfresco.
A mio parere questo progetto può insegnare molte cose sia agli alunni di 5a elementare, sia agli alunni di 3a media, anche cose non solo a carattere scolastico, e può anche aiutare a socializzare fra amici.

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sul TERREMOTO del MOLISE

A San Giuliano di Puglia il 31 Ottobre 2002 verrà ricordato come il giorno del "terremoto dei bambini," perché su ventinove vittime che ha causato, ventisei erano scolaretti.
Questo è stato un giorno di paura,panico , disagio, sofferenza, dolore, tristezza e solidarietà per tutti gli italiani.
Infatti, chi più e chi meno si è sentito coinvolto in questo drammatico fatto.
Ma chi li ha uccisi veramente? Il destino, il terremoto o una costruzione edificata malamente e poi malamente modificata? Ci vorrà molto tempo prima di sapere la verità, ma sappiamo che ogni volta che si verificano dei terremoti, purtroppo succedono quasi sempre gli stessi drammi e tragedie. BISOGNA PREVENIRE!! Sappiamo che l´Italia è fatta da zone sismiche, più o meno pericolose, e dunque i terremoti ci saranno sempre.
Eppure per quanto possa sembrare strano non possiamo neppure maledire i terremoti perché essi sono il segno più evidente che il nostro è un pianeta vivente.
Da generazioni abbiamo acquisito esperienze e capacità di prevenire le conseguenze, ma tutto questo costa e quindi troppo spesso siamo portati a trascurare la prevenzione.
Spero che questa gara di solidarietà fra organi di informazione e autorità del governo ,che vedo prodigarsi quotidianamente con nuove iniziative, non venga “infangato’ con atti di sciacallaggio. (Erika)

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È arrivata la mensa: un´esperienza che piace (a cura di L.C.)

Quest’anno 10 ragazzi della nostra sezione di Sant’Anna, provenienti dalle frazioni più lontane, hanno aderito alla mensa. Questa esperienza si fa nei giorni del rientro pomeridiano, cioè il mercoledì e il venerdì. Allora abbiamo fatto qualche domanda a questi ragazzi per vedere cosa succede in questo momento. Cosa mangiate? Qual è il vostro pasto preferito? Cosa fate dopo il pranzo? Vi piacerebbe ripetere l´esperienza tutti i giorni? Queste le domande che abbiamo posto ai nostri compagni. E questi i risultati della nostra intervista. Mangiano pizza, pastasciutta, bistecche, patate fritte, insalata, verdura, formaggio, minestra, pesce, frittata e pane. Loro però preferiscono la pizza. Dal pranzo fino all´inizio delle lezioni vanno a vedere un film nell´aula audiovisivi o fanno giochi da tavola. Oppure vanno nell´aula di informatica per giocare con i computer. Questi ragazzi sono controllati dai professori Boscolo, Collalti e Bellemo. Al 57% dei ragazzi piacerebbe ripetere questa esperienza tutti i giorni, mentre al rimanente 43% no. Molti ragazzi sperano che questo progetto, sostenuto dall´amministrazione comunale possa continuare, perchè si mangia bene e perché è bello mangiare tutti in compagnia.

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Visita alla mostra "Guardare Dante" (di Federico)

Il giorno 21 novembre siamo andati a Chioggia, al Centro Congressi dell´Apt, per vedere la mostra "Guardare la Commedia", una mostra molto interessante anche se un po´ pesante, ma ne è valsa la pena. Mi è piaciuta come era allestita, con dei cartelloni appesa su delle reti che ti dava l´impressione di stare in barca e perciò di navigare. (Simone)
Se devo dire la verità la mostra mi ha colpito molto. non tanto perchè la guida ed il nostro professiore di lettere ci abbiano spiegato molte cose su Dante, sulla sua vita e sulla sua grandiosa opera, ma per come il prof del liceo ce l´ha presentata all´inizio. Mi è piaciuto perché non ci ha spiegato tutto e poi ci ha fatto la solita richiesta "Avete domande?", ma perché ci ha coinvolti nella lezione. Appena arrivati ci ha detto subito di toglierci il cappoto e di metterci a nostro agio. Poi ci ha fatto delle domande e il bello è che pretendeva una risposta da tutti. Ci ha fatto disegnare un oggetto che c´entrava con il discorso che stava facendo... (Silvia)
Il prof. Mario ci ha spiegato molto bene il linguaggio, le parole, Poi ci ha detto di osservare bene le righe e di vedere come spesso si ripeteva la parola mare. Abbiamo guardato le immagini che rappresentavano sempre il cielo, la luna ed una scala. (Loris)
"Il cammino è un segno del nome dell´uomo nel tempo". Secondo me questa frase riassume il concetto dell´opera di Dante. Un po` complesso però significativo, come erano significative quelle immagini dell´acqua o delle barche fatte come legnetti oppure la finestra sul mondo o la scala che era rivolta verso l´alto. (Valentina).
Il prof. Frizziero del liceo socio-psico-pedagogico ci ha parlato della vita di Dante Aligheri e della sua opera, la "Commedia", che si divide in Inferno, dove andranno i traditori, la gente senza cuore; il Purgatorio, dove andranno le persone che domandano e rimarranno sino alla risposta; Paradiso, dove andranno solo le anime pure.

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Italo Calvino, Marcovaldo: un classico: ha i suoi anni, ma non li dimostra (di J.M. e G.B.)

Il libro: Marcovaldo ,ovvero le stagioni in città è composto da 20 racconti. Ogni racconto è dedicato a una stagione; il ciclo delle 4 stagioni si ripete dunque nel libro per 5 volte. Tutti i racconti hanno lo stesso protagonista, Marcovaldo. Il volume fu pubblicato per la prima volta nel 1963 a Torino, dalle ed. Einaudi. Tra questi 20 racconti ricordiamo quelli che ci piacciono di più: Funghi in città, Marcovaldo al supermarket ,Il piccione comunale. Marcovaldo si ostina a cercare nei ritagli del suo tempo, diviso tra una famiglia numerosa e un lavoro alienante, e negli spazi della sua città ostile e artificiale, i segni di una natura scandita dal ritmo delle stagioni e sognata come il luogo in cui l´esistenza è più autentica.

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SENZA TITOLO (siamo ancora alla ricerca del nome) ma passiamo il boccino agli amici di Valli (di M.C. e D.V.)

Senza Titolo

Allora pensò …:
"meglio rubagliela!!!". Salvatore così rubò la lampada d´oro e scappò veloce come il vento; ma il vecchio non era un vecchio qualunque era il mago più terribile del mondo chiamato Zurlì. Quando Zurlì si accorse che la sua lampada era sparita si mise a ridere, perché quella lampada era molto particolare. Se il suo possessore l´avesse strofinata non sarebbe uscito un genio per soddisfare i desideri del padrone. Era invece una lampada maledetta: chiunque l´avesse strofinata sarebbe stato perseguitato da un drago infuriato. Salvatore intanto correva e correva.
Quando arrivò davanti ad una grotta gigantesca e buia decise di nascondersi e …
Cosa fa Salvatore dentro la grotta?

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Interviste ai Librai: Libreria IL LEGGIO (a cura di D. O. e F. T.)

Quali sono i libri più venduti?
Romanzi, gialli, classici.

Quali libri di narrativa ci consigliereste per le scuole medie?
Classiche di narrativa per ragazzi, Piccoli Brividi, collane di letteratura contemporanea e Le ragazzine.

Da quanto tempo è aperta questa libreria?
Da 23 anni: dal 6 giugno 1979.

Più o meno, quanti libri vendete in un anno?
Migliaia

In questo periodo, quali sono i libri più richiesti?
I romanzi, gialli, libri per bambini.

Qual ` l'autore pi` richiesto?
Per i ragazzi: H. E. Stine Piccoli Brividi, Collodi: Pinocchio; Cussler per gli adulti.

Si è scatenata l'Harry Potter mania, adesso i libri di magia sono più richiesti?
Molto.

In questo periodo, qualè il libro che ha maggior numero di incassi?
Il mercato è livellato. Non c'è un libro che vada più degli altri

Avete molti clienti?
Sì, per fortuna, ma sempre molto pochi.

In un giorno, vendete pochi o molti libri? Dipende dalle situazioni.

Qual'è la collana di libri più famosa per i ragazzi?
Piccoli brividi, Le ragazzine

Lei personalmente quale/i libro preferisce?
Tanti,soprattutto 2: Giuseppe Berto Il male oscuro, Luciano Biancardi La vita agra. Quando ero ragazzo preferivo: i romanzi di Salgari, Sandokan, ecc.

Quali sono i libri più famosi?
Italiano: Divina Commedia, Promessi sposi, Odissea. In Europa, invece: Il diario di Anne Frank, Il giovane Holden, Italo Calvino (con tutti i suoi romanzi) e Herman Hesse, Siddharta.

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RUBRICHE

perché‚ si dice...


(a cura di R.T.)

MICA
In origine questo avverbio era una parola latina che significava briciola, pezzo di. Lo testimoniano pane o briciola. Ancora oggi nell'Italia settentrionale la michetta Š un tipo di pane. Nel trecento si usava l'espressione "raccogliere le miche" nel senso di ricavare poca cosa o miseri vantaggi, le briciole appunto. Nel tempo questa piccola parola Š diventata un rafforzativo negativo: "Mica male" sigifica quindi niente affatto male cio  molto bene!

FARE IL SALTO DELLA QUAGLIA
Per salto della quaglia si intende le manovre che si eseguono per cogliere alla sprovvista l'avversario. Deriva dal gioco d'abilità

UN ALTRO PAIO DI MANICHE
Questa espressione esisteva gi… all'epoca del medioevo per indicare il fidanzamento di due innamorati: era un gesto d'amore come un regalo che si facevano i fidanzati se le scambiavano fra loro.

ESSERE LO ZIMBELLO
Lo zimbello, nella pratica della caccia, è comunemente quell'uccello vivo tenuto legato ad una corda, che serve da richiamo per lo stormo in avvicinamento. Il povero animale si trova quindi nell'umiliante posizione di lusinga, di falso allettamento.

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Lo sapevate... quante sciocchezze si dicono sugli animali!?

La COCCINELLA È PACIFICA. No e una spietata cacciatrice di affidi.

Il POLIPO È UN MOLLUSCO. No il mollusco si chiama "polpo" , è un cefalopode.

L' ASINO È STUPIDO. No soffre solo con il confronto con il cavallo, l'asino non fa la carica nei film, ma ha personalità. E sa dire di no.

Il COCCODRILLO PIANGE. No dopo il pasto si muove pochissimo, dando l' impressione di essere depresso ed espelle l'eccesso salino intorno agli occhi.

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Freddure e barzellette (a cura di L.V. e R.B.)

Qual è il colmo per una disoccupata?
Chiamarsi Assunta.

Qual è il colmo per un elettricista?
Avere una spina sul cuore.

Qual è il colmo per un fotografo?
Cercare di mettere a fuoco un ghiacciaio.

Il colmo per un miliardario?
Esprimersi in parole povere.

Il colmo per un pagliaccio?
Essere licenziato per mancanza di serietà.

Qual è il colmo per un gatto?
Guardare in cagnesco.

Qual è il colmo per un disastro?
Accendere la luce per vedere se c'è buio.

Qual è il colmo per un gallo?
Avere la pelle d'oca.

Perché‚ i pantaloni non devono frequentare cattive compagnie?
Perché‚ prendono un brutta piega.

Cosa fanno 8 cani in mare?
Il can-otto.

È innocente eppure viene denunciato.
Il neonato.

Cosa dicono due casseforti che si incontrano?
Che combinazione!

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