IL TERRORE IN UNA VECCHIA CITTADINA!

Nel 1950, in una bella cittadina chiamata Toxet, c'era una casa in rovina, dove si pensava abitassero vampiri e mostri. Il turismo venne rovinato per questo e la città si impoverì moltissimo. Il giorno di Halloween nessuno voleva andare fuori perchè avevano paura dei veri mostri!
Poi scoccò la mezzanotte!
Si sentivano rumori strani e, se ci si affacciava alla finestra, si vedeva di tutto: cassette della posta che si muovevano e zucche, che cercavano da mangiare!
Le persone avevano una paura cane e cercavano di nascondere i loro bambini.
Il giorno dopo gli abitanti andarono a protestare in Comune per questo episodio.
Il sindaco non sapeva come intervenire, poi decise di fare un appello a tutta l' Italia: "CHI HA CORAGGIO DA VENDERE VENGA NELLA CITTA' DI TOXET, FAMOSA PER LA CASA MALEDETTA!"[...]
Molte persone, ignare del compito che le attendeva, andarono dal sindaco, dicendo che erano pronti per l'avventura!
Venuti a conoscenza dell'incarico, molti di coloro che si trovavano lì se ne andarono, altre restarono, ma con il terrore nel cuore.
Giunta la notte, il sindaco decise di partire verso il casa maledetta insieme a tutti i volontari rimasti.
Al solo vederla, alcuni di loro scapparono.
Il sindaco disse ai pochi rimasti: "DA QUI INIZIA IL VOSTRO INCARICO, VOI SAPETE COSA FARE!".
I più forti entrarono senza problemi, ma una volta dentro, i loro capelli diventarono bianchi come il latte, e nel tentativo di scappare, vennero catturati e trasformati in fantasmi impotenti, perchè la paura nei loro morti cuori li bloccava!
Il sindaco, allarmato, decise di abbandonare la città; ma alcuni abitanti non vollero lasciare le loro cose e le loro case, quindi rimasero lì.
Sono ormai passati cinquant' anni, e le persone si sono dimenticati di quella storia, o meglio, la considerano una leggenda insignificante; le persone che erano morte nella casa, le autorità della nazione, sotto mandato, delle supremazie mondiali, dissero, che erano morti per un' epidemia scontrata in quella città.
Ma un giorno, per la tv, si sentì, che in una città chiamata Texet, c'era stata, nella notte di Hallowein, uno strano fatto, cioè le cose, furi dalle case, si muovevano come se fossero vivi, e le persone che erano fuori, non si sono più viste rientrare.
Alcune persone, dissero che la leggenda si era avverata, altri, dicevano che era stato il forte vento di quella sera; ma nel fatto delle persone che non si sono più riviste, non seppero dare una spiegazione.
Le persone, che vissero il fatto, cinquant' anni prima, sapevano bene cosa era sucesso, e il governo, dovette dire la verita. Quindi, si richiese aiuto al popolo, ma le persone ai giorni nostri, è più paurosa di una volta, e quindi non si presentò nessuno, tranne, un ragazzo tredic' enne, di costituzione minuta, e il governo, ormai senza speranze, si dovette fidare a lui!
Il giorno dopo, uno squadrone di polizia, accompagnarono il ragazzo nella casa nota, come "LA CASA, DEL TERRORE!".
Il ragazzo, che si chiamava Andrea, al primo momento, non si sentiva di entrare, ma poi, pensando al suo vecchio nonno, ucciso proprio cinqunt' anni fa, si fece coraggio ed entrò!
Il ragazzo entrato, si spaventò molto, e chiudendo gli occhi, cominciò a correre, e si diresse verso una porta.
Una volta aperta, si trovò davanti a una cassa, simili a quelle degli egiziani.
Il ragazzo incoriusito, l' aprì, e vide un vampiro addormentato, con i denti lunghi, come la coda di un ratto, e spaventato a morte, scappò, e andò nella stanza vicina.
Dentro, vide una palla, edandogli un calcio, la spazzò via; ma subito si tirò in piedi, uno zombi!
Il ragazzo cercò di corrrere via, ma non c'è la faceva, era come incollato al suolo, ma lo zombi senza pensarci due volte, si diresse verso di lui.
Il ragazzo, prese uno coltello, e quando fù vicino a lui, glielo impianto diretto nel cuore.
Il ragazzo felice di averlo uccciso, si riprese il coltello, e andò nell' altra stanza, dove non trovò nessuno, soltanto un brutto armadio mal ridotto.
Senza rassegnarsi, si diresse verso una grande scala, e la salì![...]
Arrivato all' ultimo piano, c' era soltanto una grande stanza.
Entrato, vide un mostro impossibile da descrivere, che stava venendomi inconto, ma io, con una pistola al plasma, cominciai a lottare, ma vedevo che le parti perse, gli si ricomponevano.
Il ragazzo pensava come potesse distruggerlo, e, come un lampo di genio, pensò che ogni pezzo che perdeva, doveva sparargli contro per disintegrarla.
E ricominciò a sparare come un pazzo, e dopo dieci minuti il mostro non esisteva più!
Arrivato in fondo della stanza, non c' era niente, tranne che una bara, uguale a quella vista al primo piano.
Il ragazzo tentò d' aprirla, ma non c'è la fece; rassegnato, se ne andò fuori, per dire a tutti che aveva vinto contro i mostri.
Ma ad un tratto, sentì alle sue spalle, un soffio di vento gelido.
Girandosi, si vide davanti un vampiro.
Il ragazzo, cominciò a battersi con lui, ma non gli faceva niente.
Ad un tratto, il pavimento cedette e i due caddero, ma il ragazzo no, perch&eacuta; riuscito ad aggrapparsi, ma il vampiro no; ad un tratto il ragazzo sentì una voce che diceva "NON CREDERE DI AVERMI SCONFITTO!
hahahaha!".
""Il ragazzo avra davvero sconfitto il vampiro, e qual'é il segreto della casa?


Di Lombardo Riccardo, Michele Tiozzo


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