PROFILI DEGLI AUC


C a m e r a t a  16

Daniele Petris

Classe 1965, diplomato, soprannominato dalla camerata "manina morta" per il suo portamento ambiguo tipico.
Grande consumatore di cioccolata che gli veniva spedita dalla ragazza austriaca, con grande difficoltà e maestria riusciva a mangiare da solo.
A parte questo è un tipo tranquillo e calmo, con un unico difetto: "Faceva arrabbiare i suoi compagni nei momenti in cui cercava di evidenziarsi differenziandosi dall'uniformità di camerata". (Quest'ultima "perla" ha vinto a parere della redazione il premio: "Frase d'Oro N.U. 118°")

Stefano Secco

Sfortunatissimo a causa del suo cognome, era continuamente costretto a gridare "COMANDI!" in molte occasioni.
Nella prima parte del corso si era conquistato (evidentemente doveva essercisi messo d'impegno! NDR) una certa antipatia da parte della camerata, in quanto frequentava costantemente, minuto per minuto nell'arco della giornata, un "controcarro", il compaesano affiatatissimo Martinuzzi della camerata 13.
Col passare del tempo i "due" venivano soprannominati Yoghi & Bubu.
Riuscì nonostante tutto a legare bene con la camerata.

Fabrizio Spagnolo

Diplomato e del '65 come Secco e Petris (li fanno con lo stampino gli A/A? NDR) fu soprannominato "zio ulcera" per la nota somiglianza con il noto personaggio.
Assillato (o quasi) dalla paura delle punizioni, giungeva a radersi anche tre volte al giorno. Meticoloso in tutte le cose, legava bene con la camerata; sopravviveva senza grossi problemi grazie alla sua calma e vita regolare, senza quegli sprazzi di follia e "banfonaggine" tipici di alcuni colleghi o compagni di camerata (D'Agostina).
Di note che evidenzino la sua percorrenza alla Smalp non ce ne sono poi molte; conosciuto bene all'interno del 4° plotone negli A/A, non gli riusciva proprio di mettersi in mostra con qualche grossa gaf. (ahimè ... NDR)

Massimo Della Vedova

Pure lui del 1965 e diplomato, si distingueva nella camerata per la sua ipervelocità nel fare la branda ed infilarsi sotto le coperte. (Abbiamo notato che un elemento del genere compare in tutte le camerate. NDR)
Specialista nell'imboscarsi alla reazione fisica ... solo lo Sten Girardi sapeva (a volte) scoprirlo e punirlo.
Trasferito al Btg Aosta per aumentare il suo periodo di vacanza, pensava bene di prendersi la varicella (dando il via ad una lunga serie di casi che continua a colpire ancora a tutt'oggi, caso del nostro amico Pensa).

Pietro Dorigo

Indovinate un po' ... Diplomato e del 1965 naturalmente.
Detto "il brontolo", giunse con tre giorni di ritardo per colmare un errore della burocrazia militare; si trovava improvvisamente capo camerata con la sua tipica "informalità"... Non si contano i giorni di punizione!!!
Con la memoria di ferro, si dimenticava da allievo di giornata di gridare "Fine contrappello!"
Rientrando, fu avvisato dai compagni della tremenda dimenticanza e rimediò immediatamente.

Massimo Callegari

Rassegnatevi!!! Classe 1965 e diplomato.
Il "bebè" della camerata 16. L'unico a non avere problemi con la rasatura della barba. Continuamente, comunque, usufruiva del diritto di ricevere i tubetti di crema per barba e lamette per un lontano e migliore futuro.
Simpatico e sociale all'inizio, perdeva col tempo l'iniziale cameratismo che lo distingueva.
Forse a causa del "baffo" conferitogli, perse il suo naturale sorriso amichevole, sostituendolo con uno molto più sarcastico e malizioso.
Frequenti infatti furono le giustificate "frecciatine" nei confronti dei compagni.

Stefano Mattaloni

AARGHHH!!! Diplomato e del 1965!
Si distinse sin dal primo giorno per la sua voce "tuonante" che gli fece passare giornate intere a presentarsi da un'estremità all'altra della caserma.
Subì un grave trauma quando venne scambiato , per la notevole somiglianza, con l'allievo "modello" Piergiorgio Lora.
Continuava insistentemente a chiedere ai compagni di camerata, con la pretesa di risposte affermative, se la musica di Mina era vera e propria musica (ascoltava in continuazione le sue cassette con la pretesa di essere avvertito delle eventuali adunate).
Riusciva ad alzarsi al contrappello (essendone l'incaricato) in tuta, scalzo e con la radio accesa, nell'istante in cui l'ufficiale entrava in camerata e con aria stravolta cercava anche di chiedere l'ora (Obbligatoriamente veniva severamente imbottigliato).

Alessandro Cimiotti

Basta! Anche lui immancabilmente diplomato e del 1965.
Cercava di consolarsi delle sofferenze lamentandosi continuamente e ricordando agli altri, che cercavano di attenersi alla frase "soffrire con gioia", le situazioni critiche in cui si trovava.
Nonostante lo Sten Albertini lo scambiasse per ben due volte con l'allievo Lora, da notizie molto attendibili, aspirava, grazie a raccomandazioni, a far parte della "equipe" fotomodelli di "Vogue".
Nonostante tutto, per il suo impegno aspirava al "baffo" degli A/A.
Famosa pure la sua dimostrazione al cambio della guardia, quando all'"ISPEZION ARM!" si improvvisava "mazziere" usando il fucile come mazza e stupendo l'ufficiale di picchetto con alcuni numeri "fuori programma".

Marco D'Agostina

Eccezziunale veramente!!! L'unico del 1963 seppur anche lui diplomato.
"Banfone" fin dal primo giorno, riuscì a conquistare i numerosi pacchi "T.L." per tutta la durata del corso ed "oltre".
Da buon friulano e intenditore di vini, si accontentava dell'acqua solamente durante le pattuglie.
Simpatico, legava subito con tutti, perfino con i superiori che continuavano comunque a infliggergli punizioni e, nei giorni liberi, servizi.
A questa situazione ha saputo sempre far fronte con filosofia superando ogni difficoltà.
Anche alla fine comunque si ostinava a banfare esageratamente rischiando moltissimo.

Enea Masau

Poco originale poiché è anche lui del 1965 e diplomato.
Uno dei pochi che nel periodo di permanenza alla Smalp è riuscito ad ingrassare dopo aver trasformato l'armadietto in un vero magazzino vettovagliamento.
Ogni mattina veniva bersagliato da un'infinità di maledizioni dai compagni di camerata a causa della "sua" sveglia che suonava tragicamente in anticipo.
Veniva allontanato dalla scuola per il suo carattere troppo buono (alla Smalp è risaputo che rimangono solo i più feroci. NDR) e per il suo viso a-cazzuto; l'ultimo tentativo per modificare i suoi lineamenti lo attuava prendendo la varicella. (che schifo! NDR)

 

 

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