Gli
avvenimenti italiani 1821 - 1887
Il primo moto scoppiò a Napoli nel 1820 e fu seguito da
quello in Piemonte nel 1821. Dal 1821 al 1831 si ebbero
cospirazioni di Carbonari nel Lombardo-Veneto, quì la
repressione da parte degli austriaci fu implacabile e
furono condannati Maroncelli e Silvio Pellico.
Nell' Italia centrale nel febbraio e marzo del 1831 ci
furono dei tentativi insurrezionali della Carboneria che
fallirono. La vittima più illustre fu Ciro Menotti da
Modena. Dopo quell' anno emerse la figura di Giuseppe
Mazzini, apostolo del Risorgimento, che, con la
fondazione della "Giovane Italia", proponeva l'
idea della libertà nel pensiero e l' insurrezione nell'
azione.
Le insurrezioni mazziniane del 1833 a Genova ed
Alessandria fallirono, la spedizione dei fratelli
Bandiera in Savoia costò loro la vita (1844) e l' idea
del Mazzini andò in crisi. Vincenzo Gioberti propose una
conciliazione tra gli Stati italiani e il Papa con la
speranza di approdare a una sorta di federalismo
presieduto dal Papa. Il pensiero del Gioberti suscitò
grande interesse e il primo risultato si vide nel 1846
quando fu eletto Pio IX. Egli concesse l' amnistia ai
condannati politici, in seguito migliorò i servizi,
ampliò il servizio ferroviario, concesse una parziale
libertà di stampa, costituì la "Guardia
Civica" costituita da cittadini e fondò la
"Consulta di Stato" chiamando anche i laici a
partecipare. In Toscana e Piemonte furono concesse
analoghe libertà, tanto che il 1847 fu per l' Italia l'
anno delle riforme. Nel 1848, per un' insurrezione
scoppiata a Palermo, Ferdinando II promulgò la
Costituzione e gli altri principi italiani si sentirono
obbligati a fare altrettanto. L'Austra si irrigidì e
impose la legge marziale nel Lombardo-Veneto
imprigionando Niccolò Tommaseo e Daniele Manin. In
quello stesso anno ci furono le insurrezioni di Parigi,
Berlino e Vienna alle quali seguirono quelle di Venezia e
Milano, con le cinque giornate gli austriaci furono
cacciati oltre il Mincio. Carlo Alberto accorse in
Lombardia con il suo esercito, mentre volontari degli
eserciti pontifici, toscani, napoletani e dei ducati di
Parma e Modena vennero a combattere in Lombardia; era
iniziata la Prima Guerra d' Indipendenza.
Carlo Alberto vinse a Goito, e grazie al sacrificio degli
studenti toscani, anche a Curtatone e Montanara.
Conquista Peschiera.
Parma, Piacenza e la Lombardia votarono l' annessione al
Piemonte e mentre si accingeva a fare altrettanto
Venezia, i piemontesi capitolarono a Vicenza, Padova e
Treviso e subirono una sconfitta a Custozia ed una a
Milano. Carlo Alberto ripasso il Ticino e firmò l'
armistizio con l' Austria. Garibaldi, rientrato dall'
America, si scontrò con gli austriaci a Luino e a Varese
ma non potè impedire che tutte le zone liberate fossero
rioccupate dagli austriaci.
Nel 1848, Carlo Alberto riprese la guerra, ma fu
sconfitto a Novara. Abdicò in favore del figlio Vittorio
Emanuele II che concluse la pace di Milano.
Brescia, Venezia e Palermo continuarono a combattere gli
austriaci. L' insurrezione di Roma, costrinse il Papa a
fuggire a Gaeta e diede origine alla Repubblica Romana
con il triunvirato di Mazzini, Armellini e Sacchi. A Roma
giunse anche Garibaldi che si mise a capo dei patrioti
che giungevano da tutta Italia. Minacciata dagli
austriaci, circondata dai francesi, alleati del Papa,
Roma fu occupata dall' esercito francese e tra i tanti
patrioti caduti ci fu il genovese Gaffredo Mameli, poeta
e soldato, autore dei versi che oggi sono l' Inno
nazionale della Repubblica Italiana.
Il decennio 1849-1859 servì a preparare l' unità
nazionale con la presenza, dopo Mazzini e Garibaldi, di
Vittorio Emanuele II e Camillo Benso conte di Cavour. La
partecipazione del Piemonte alla guerra di Crimea, voluta
da Cavour, servì a toglierlo dall' isolamente ed
attirare le simpatie di Francia e Inghilterra, inoltre si
sedette al tavolo delle trattattive al Congresso di
Parigi dove ci fu l' intesa anti-austriaca con Napoleone
III, nuovo imperatore di Francia, che aveva come
prospettiva l' annessione al Piemonte del Lombardo-Veneto
per la costituzione di un regno dell' Alta Italia.
Con la Seconda Guerra d' Indipendenza nel 1859, le forze
congiunte di Vittorio Emanuele II, Napoleone III e
Garibaldi con i "cacciatori delle alpi", dopo
diversi combattimenti favorevoli, riportarono, la
vittoria di Magenta e la liberazione di MIlano. Le
successive battaglie di Solferino e S Martino furono
favorevoli ai Franco-Italiani ma, l' enorme sacrificio di
vite umane, indusse Napoleone III e Francesco Giuseppe a
sospendere le ostilità senza avvertire Vittorio Emanuele
II. Nel frattempo fuori del teatro di guerra le
popolazioni dei ducati di Parma e di Modena, quelle del
Granducato di Toscana e delle legazioni pontificie
portarono avanti delle rivoluzioni ordinate che
sfociarono nelle votazioni di un plebiscito dove si
chiedeva l' annessione all' Italia. Garibaldi, con la
"Spedizione dei Mille", conquista il Regno
Borbonico (5 maggio-1 ottobre 1860). L' esercito
piemontese interviene per consolidare le conquiste di
Garibaldi e delle popolazioni centrali. Il 18 febbraio
1861 si riunì il primo "Parlamento Italiano" .
Il 17 marzo 1861 si approvò la legge sanzionata da
Vittorio Emanuele II che proclamò il "Regno d'
Italia".
Non mancarono difficoltà nei primi anni del nuovo regno,
all' unità nazionale mancavano le Venezie e il Lazio,
nel 1865 la capitale fu trasferita a Firenze.
Ottone di Bismarck per ingrandire la Prussia a spese
dell' Austria fece un' alleanza con l' Italia dove si
stabiliva che a fine guerra i territori delle Venezie
andavano all' Italia mentre la Prussia rivendicava la
stessa estensione in Germania. Fu la Terza Guerra d'
Indipendenza dichiarata il 19 giugno 1866 e finita con la
pace di Vienna e la cessione del Veneto all' Italia.
Nel 1870 Bismarck sconfisse Napoleone III a Sedan, lo
stesso fu dichiarato decaduto e in Francia si costituì
la Terza Repubblica, a questo punto il governo italiano
ordinò al generale Raffaele Cadorna di occupare il Lazio
e Roma che fu presa il 20 settembre. Intanto la politica
italiana guardò alle riforme sociali con governi di
sinistra e per evitare l' isolamento in Europa si aderì
alla "Triplice Alleanza" con Germania e
Austria. Fu iniziata un' espansione coloniale con l'
occupazione di Massaua (1885),dell' Eritrea (1890) e
iniziò una penetrazione pacifica della Somalia.
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