SLOW  FOOD   

CONDOTTA   DI    NAPOLI 

  
 

 

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Slow Food opera per la tutela del diritto al piacere, per il rispetto dei ritmi di vita, per un rapporto armonico con la natura, ed  inoltre per indagare, descrivere e migliorare la cultura alimentare, per sviluppare una corretta educazione gusto-olfattiva sin dall'infanzia, per salvaguardare e difendere il patrimonio agroalimentare nel rispetto delle pratiche culinarie di ogni singolo paese. Slow food si propone per favorire la diffusione di prodotti di qualità con un corretto atteggiamento nei confronti dell'ambiente naturale, nella salvaguardia assoluta dei diritti dei consumatori. Riconoscendo che l'alimentazione è un fattore fondamentale per la salute degli esseri umani, promuovendo un corretto uso degli alimenti il movimento si propone di contribuire a migliorare i rapporti dell'umanità con il suo ambiente e con se stesso

La Storia del Movimento Internazionale Slow Food

Slow Food è un movimento internazionale nato a Parigi nel 1989.
 La sede principale è a Bra, in Piemonte, nel nord Italia. Altre sedi sono state aperte in
Svizzera (1995), in Germania (1998) e negli USA
, a New York (2000), mentre è imminente l'apertura di un ufficio a Parigi. La struttura associativa di Slow Food consta di 65.000 membri in 45 paesi del mondo, organizzati in 560 convivia (delegazioni di territorio). In Italia i soci sono 35.000 circa e i convivia (che in Italia si chiamano condotte) sono 340. Nel resto del mondo sono 220 circa, e continuano ad aumentare.
Le condotte, in Italia, e i convivia nel mondo, sono le radici di Slow Food sul territorio: interpretano e rappresentano a livello locale la filosofia dell'associazione.
Responsabile della condotta o convivium è il fiduciario o convivium leader, il quale, facendo da tramite tra gli associati e la sede centrale, organizza per i soci appuntamenti e iniziative enogastronomiche, crea momenti di convivialità , valorizzando i prodotti e promuovendo artigiani e cantine del territorio. Propone corsi di degustazione e Laboratori del Gusto, facilita la conoscenza di nuove realtà enogastronomiche e quella di prodotti e cucine di altre zone. Educa al gusto, insomma.
Il radicamento sul territorio, il decentramento (e quindi la valorizzazione delle tipicità ), ed il carattere volontario del lavoro dei rappresentanti associativi, sono alcune delle caratteristiche più autentiche del movimento, e la rete di contatti che esso ha saputo costruire negli anni rappresenta senza dubbio il suo patrimonio più prezioso
.

 

MANIFESTO SLOW FOOD
APPROVATO A PARIGI IL 9 DICEMBRE 1989

"Questo nostro secolo, nato e cresciuto sotto il segno della civiltà industriale, ha prima inventato la macchina e poi ne ha fatto proprio il modello di vita. La velocità è diventata la nostra catena, tutti siamo in preda allo stesso virus: la Fast Life, che sconvolge le nostre abitudini, ci assale fin nelle nostre case, ci rinchiude a nutrirci nei Fast Food. Ma l' homo sapiens deve recuperare la sua saggezza e liberarsi dalla velocità che può ridurlo ad una specie in via di estinzione. Perciò, contro la follia universale della Fast Life, bisogna scegliere la difesa del tranquillo piacere materiale. Contro coloro, e sono i più, che confondono l'efficienza con la frenesia, proponiamo il vaccino di un'adeguata porzione di piaceri sensuali, da praticarsi in lento e prolungato godimento. Iniziamo proprio a tavola con lo Slow Food. Contro l'appiattimento del Fast Food riscopriamo la ricchezza e gli aromi delle cucine locali. Se la Fast Life, in nome della produttività, ha modificato la nostra vita e minaccia l' ambiente e il paesaggio, lo Slow Food è oggi l'avanguardia. E' qui, nello sviluppo del gusto e non nel suo immiserimento, la vera cultura; di qui può iniziare il progresso, con lo scambio internazionale di storie, conoscenze, progetti. Lo Slow Food assicura un avvenire migliore. Lo Slow Food è un'idea che ha bisogno di molti sostenitori qualificati, per fare diventare questo moto (lento) un movimento internazionale, di cui la chiocciolina è il simbolo. "