Istituzione
della Parrocchia S.Lorenzo M.

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C'era già prima del 1577 una chiesa in Altessano inferiore; ma questa chiesa era unita a quella di Altessano superiore; e le due chiese erano rette da un solo parroco, che nei giorni festivi avrebbe dovuto celebrare nelle due chiese. La messa feriale quotidiana allora non era d'uso, se non in poche chiese, regolarmente.
Il conte Nicolao di Cremieux fissò la sua stabile dimora in Altessano,- ci doveva essere il castello - ancora in questi anni la cascina dell'Opera Barolo che era davanti alla chiesa veniva chiamata «Cascina Castello » -: castello distrutto, come tante altre costruzioni, nelle numerose guerre che si svolsero nel volger dei secoli nelle nostre contrade.
Ritorno ora alla chiesa di Altessano. Il conte di Cremieux, signore del luogo, e che da poco vi aveva posto stabile dimora come ho detto, desiderava da buon cristiano assistere alla messa senza doversi recare alla chiesa di Altessano superiore; e per questo fece istanza a quel parroco di allora, don Magnetti Tommaso, affinché venisse a tenere regolarmente le funzioni parrocchiali alla chiesa di Altessano inferiore.
Ma il parroco non accettò la richiesta, per il motivo che la distanza era disagevole, che la chiesa del borgo di Altessano inferiore era in condizioni indecorose e minacciava rovina; per ultimo addusse il motivo per la scarsezza dei redditi parrocchiali.
Il conte di Cremieux, signore di Altessano, doveva essere un cavaliere pronto al pensiero ed all'azione. A questa risposta fa restaurare la chiesa. assegna la dote necessaria per il sostentamento del sacerdote ed il funzionamento della chiesa, chiamato « Beneficio parrocchiale », donando il terreno per una cascina: e poi rivolge richiesta all'Arcivescovo di Torino, affinché Altessano inferiore venga eretto in parrocchia autonoma e vi venga destinato un sacerdote ad amministrarla.

Così nel 1577 il Cardinale Girolamo Della Rovere, arcivescovo di Torino, istituiva la nuova parrocchia di Altessano e ne concedeva il patronato al predetto conte di Cremieux, signore di Altessano. Questa l'origine della parrocchia.
Il patronato era una istituzione giuridica ecclesiastica e civile che concedeva al signore del luogo per le sue benemerenze il diritto di nominare il parroco presentando il suo protetto al vescovo; diritto che questi patroni usavano assai volentieri, ma non sempre con discrezione e con saggezza. Questo diritto di patronato passò poi come per legge ai conti Provana di Druent: uno di costoro nel 1668 fece restaurare la chiesa; che era quella sulla piazza delle scuole.
Ma questi lavori di restauro, eseguiti in due riprese a distanza di un secolo dovettero essere di dimensioni e di qualità molto ridotte, se la vecchia chiesa, così come si presentava In questi ultimi anni, era uno squallido, ed indisponente luogo di culto, senza alcun minimo pregio architettonico.
Dai conti Provana di Druent il patronato sulla parrocchia passò poi ai Marchesi Barolo; e quindi all'Opera Pia, erede
del patrimonio della Marchesa. L'Opera Pia Barolo nel 1875, lodevolmente, rinunciava a questo diritto e da allora in poi la parrocchia di Altessano, come quasi tutte le altre, venne assegnata in seguito a concorso.

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