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     Pino Daniele - Terra mia

Hildegard Goss-Mayr - Austria

Hildegard Goss Mayr

 

E’ una delle 1000 donne proposte per il Premio Nobel per la Pace nel 2005.

Disse: “La vita di ogni persona ha un valore assoluto”.

Lavora per l’International Fellowship of Reconciliation (IFOR), e per il Service for Peace and Justice (SERPAJ), Brasile.

Hildegard Goss Mayr è una dei capi più esperti del mondo sulla nonviolenza. E’ il presidente onorario della International Fellowship of Reconciliation, una delle prime organizzazioni del mondo che si dedica ai principi della resistenza nonviolenta. Gli sforzi e l’addestramento di Hildegard Goss Mayr, insieme a quelli di suo marito Jean Goss, sono stati i fattori di maggior successo del pacifico rovesciamento della dittatura di Marcos nelle Filippine.

Per più di 52 anni, Hildegard Goss Mayr ha insegnato la resistenza non violenta contro l’ingiustizia e la repressione come parte della International Fellowship of Reconciliation. Ha influenzato nel 1986 l’organizzazione nonviolenta People Power Revolution delle Filippine, la Liberation Theology Movement in America Latina ed il superamento della tirannia in Madagascar. (Per maggiori particolari si veda World Council of Churches).

La Sig.ra Hildegard Goss Mayr è il presidente onorario dell’IFOR. È la maggior testimone della nonviolenza evangelica del mondo. Nel 1962 cominciò col promuovere la costruzione di un movimento nonviolento in America Latina. In seguito collaborò con Dom Helder Cama-ra e Adolfo Pérez Esquivel. Giocò un ruolo importante con suo marito Jean Goss nella preparazione della Rivoluzione delle Filippine nel 1986. Ha formato numerosi gruppi  di nonviolenza attiva in America Latina, Asia e Africa. (Si veda decennie.org).

L’organizzazione Service for Peace and Justice (SERPAJ) di cui fu co-fondatrice, denunciò le violazioni dei diritti umani avvenute nel corso delle dittature militari dell’Argentina, Brasile e Cile nelle condizioni più difficili. Hildegard Goss Mayr non fece direttamente l’esperienza del movimento People Power Revolution che rovesciò il dittatore filippino Ferdinand Marcos nel febbraio del 1986. Ma col suo lavoro di preparazione le sue idee nonviolente ed il suo addestramento, le sue intense discussioni con la famiglia Equino e con i più alti rappresentanti della Chiesa Cattolica, il cardinale Jaime Sin, contribuì sostanzialmente al successo di quella rivoluzione nelle Filippine.

Subito dopo la vittoria del People Power, capì “che il nostro successo è venuto troppo presto: la gente era pronta anche a sacrificare la propria vita per cambiare la situazione politica. E l’opposizione è stata troppo forte e ha prevenuto la riforma agraria, una riorganizzazione dell’economia ed una autonomia dei Musulmani nel Mindanao. Questa è stata la lezione più grande per noi. Se un regime ingiusto fallisce senza avere un’alternativa vitale, allora ritornano i vecchi motivi di risentimento.” Hildegard Goss Mayr è nata nel 1930, la quarta di cinque figli di una famiglia cattolica di Vienna. Suo padre Kaspar Mayr  aveva combattuto la Prima Guerra Mondiale e dopo quella esperienza era divenuto un convinto oppositore della guerra. Nel 1926 assunse la leadership dell’International Fellowship of Reconciliation e si dedicò alla riconciliazione Tedesca-Polacca e a scrivere, fino a quando l’Austria non fu annessa alla Germania nazista.

La International Fellowship of Reconciliation, a cui suo padre e più tardi anche sua sorella dedicarono le loro energie, fu fondata nel 1919 e costituisce una delle prime organizzazioni per la pace esistente. Oggi comprende una rete di gruppi pacifisti in più di 40 nazioni con la sede principale nella città olandese di Alkmaar. Tra i suoi programmi ce ne uno per le donne attiviste. L’organizzazione non accetta il servizio militare e invece promuove il pacifico servizio civile. Molti vincitori del Premio Nobel per la Pace sono annoverati tra i suoi membri. Hildegard Goss Mayr è stata nominata due volte per il Premio Nobel per la Pace ed ha vinto il premio Bruno Kreisky ed il Premio Giapponese Niwano per la Pace due famosi premi per i diritti civili.

Seguendo i suoi studi superiori la sig.ra Hildegard ha studiato letteratura inglese e lingua, storia, legge e teologia. Nel 1953 si laureò all’Università di Vienna, fu la prima donna che ricevette l’honor sub auspiciis e cominciò a lavorare divenendo segretaria operativa nella International Fellowship of Reconciliation. Durante il suo lavoro in tale veste incontrò il sindacalista francese Jean Goss un pacifista convinto. Si sposarono nel 1958; nel 1960 nacquero il loro due bambini. Insieme la coppia provò a costruire un dialogo Est-Ovest oltre la Cortina di ferro che divideva l’europa. Nel febbraio del 1962 per la coppia cominciò una nuova fase quando si recarono in America Latina. In Colombia incontrarono un giovane prete di nome Camilo Torres Restrepo. Comunque, più tardi Camilo Torres si unì ad un gruppo di guerriglieri predicando il diritto degli oppressi a dar vita alla lotta armata. Fu ucciso dai militari nel 1966.

Municipio di Alkmaar (NL) - Città della sede principale dell'IFOR

Quello fu il loro primo incontro con la Teologia della Liberazione. Nel corso degli anni i Goss incontrarono il cardinale Hélder Câmara, Paulo Evaristo Arns, António B. Franoso e Oscar Romero che, a dispetto di repressioni e pericoli mortali, aprirono le loro chiese ai poveri e agli oppressi. Ma di che colore è la Teologia della Liberazione? Era rossa, calda e ardente. Tutta l’America Latina si era mossa dopo la guerriglia di Che Guevara e Fidel Castro arrivò al potere a Cuba nel 1959. Essi ispirarono molti gruppi di guerriglieri armati che combattevano contro i regimi dittatoriali corrotti di ricche minoranze. Questa non fu una situazione facile per i Goss. Sebbene entrambi sentirono il bisogno urgente di una rivoluzione sociale, tuttavia rigettavano l’uso della forza. Al contrario, sostennero i movimenti contadini, le occupazioni delle terre, l’unione negli scioperi o le attività di gruppi Cristiani locali. Insieme al Pastore Glenn Smiley, un collega di Martin Luther King, e Lanza del Vasto, studente di Gandhi e fondatore della comunità cristiana, The Ark, tennero innumerevoli corsi di addestramento sulla nonviolenza in Brasile, Uruguay, Argentina, Cile, Colombia, Ecuador, Perù, Messico, Panama, Costa Rica, Venezuela, Porto Rico e Repubblica Dominicana.

Nella primavera del 1975, Hildegard Goss Mayr fu arrestata in Brasile nel tentativo di far visita al famoso teologo della liberazione, il “Rosso” cardinale Arns. Lei, insieme al professore argentino di architettura Adolfo Pérez Esquivel, e a Mario Carvalho de Jesus, un avvocato brasiliano che aveva condotto e vinto una lunga lotta di 900 lavoratori peruviani dei cementifici durata tre anni, furono circondati dalla polizia segreta che ricoprì le loro teste con cappucci neri. Furono portati in un centro di tortura dove furono accusati di cospirazione internazionale. “Non dimenticherò mai la voce calma e forte di Mario che riempiva la stanza” scrisse più tardi la donna prigioniera “la sua testimonianza della lotta nonviolenta per i poveri, una lotta che includeva la liberazione della polizia e dei militari. C’era una musica con le grida di quelli che erano torturati, luci brillanti negli occhi, vittime di torture messi di fronte a noi. Pregare insieme ci dava forza. Decidemmo di digiunare per qualche giorno e dicemmo ai secondini che lo facevamo anche per il loro cambiamento. Alla fine fummo liberati grazie all’intervento del cardinale Arns. Mentre lasciavamo la prigione, il mio amico peruviano mi abbracciò e disse: ‘Ora tu sei veramente una di noi poiché sei passata anche tu per quello che facciamo noi!’”.


 

Il suo compagno Adolfo Pérez Esquivel a quel tempo era il coordinatore dell’organizzazione cristiana Servicio Paz y Justicia, (SERPAJ) - Servizio per la Pace e la Giustizia -. Questa organizzazione per i diritti umani, che lavorava nelle condizioni peggiori, fu fondata nel 1974 a Medellin in Colombia durante un incontro organizzato da Hildegard e Jean Goss. Nel 1976 mentre Perez Esquivel stava raccogliendo i documenti per una campagna internazionale contro la violazione dei diritti umani in America Latina, in Argentina avvenne un colpo di stato, come era avvenuto in precedenza in Brasile e Cile, che mise una giunta militare al potere nel suo paese. Fu arrestato nel 1977 senza che fosse data alcuna spiegazione, e torturato. “Quando sei in prigione perché vinca la giustizia, la libertà dei tuoi fratelli, quando ti torturano e provano a distruggerti, a farti diventare un numero, un niente, allora ci sono due modi possibili per sopravvivere” scrisse dal suo confino solitario. “O apri il tuo cuore all’odio e alla violenza che la gente ti sta facendo e ti rafforzi attraverso l’odio e sopravvivi con la speranza che il tuo nemico venga distrutto, anticipando la sua morte; o, altrimenti, apri il tuo cuore all’amore che comprende anche quello per il tuo torturatore. In questo modo fai due regali: uno alla vita del tuo nemico, l’altro alla tua!” Grazie ad una campagna internazionale cominciata, tra le altre, dai Goss, fu rilasciato nel 1978 sotto condizioni speciali. Nel 1980 vinse il Premio Nobel per la Pace.

Molti anni dopo, un altro paese venne a trovarsi nella stessa disastrosa situazione: il Ruanda. Pochi mesi prima il genocidio, Hildegard Goss Mayr ed i suoi colleghi del Centro di Riconciliazione di Butare, tennero un seminario che includeva gli Hutu, i Tutsi e gli eutopei. “Fu un buon seminario, ma dopo avvertimmo che era troppo tardi, sebbene nel gennaio 1994 per i partecipanti del Ruanda fosse ancora possibile avere un giorno della pace nello stadio di Kigali. Seguendo Martin Luther King, gli Hutu ed i Tutsi presentarono i loro “sogni” comuni e cantarono e ballarono insieme.

Ma la sfiducia da entrambe le parti era già troppo grande e la tensione estrema. Poi nell’aprile cominciò il genocidio e più di 800.000 persone morirono … Se la violenza prende piede e dura tanto a lungo da entrambe le parti, allora qualche volta si può fare ben poco. Allora dobbiamo provare ad essere presenti sempre tra i primi in quelle condizioni.” Questo è il motivo per cui lei continuò a lavorare in Africa. Nel Burundi la Federation of Reconciliation addestrò gli Hutu ed i Tutsi alla nonviolenza e fu sviluppato un metodo denominato Ecoute Empathique (Ascolto Empatico). “L’ultima volta che sono stata lì è stato un anno e mezzo fa, nell’autunno del 2002. Piccoli ggruppi di circa sei persone tra Hutu e Tutsi avrebbero cominciato a raccontare le loro storie. Quando le vittime sono in grado di dire a qualcuno della parte opposta qual è stata la loro esperienza, si crea quel terreno per lo sviluppo di un processo di auto-liberazione. Poi è possibile che la fiducia aumenti. Entrambi vedono che hanno fatto le stesse cattive esperienze e chiedono: Qual è la causa di questa ingiustizia? Come possiamo superarla?”.
 

La cooperazione coi diversi movimenti di critici della globalizzazione è molto importante per Hildegard Goss Mayr. “Penso che non ci sia alcuna situazione al mondo dove non siano presenti nuove iniziative. Dobbiamo riconoscerle e sostenerle. Il movimento per una globalizzazione alternativa porta con se centinaia di gruppi che credono che la gente ed il no-profit siano una questione centrale e che vivono responsabilmente la natura e l’intero creato. Come nella guerra irachena, gruppi di Cristiani, laici e Musulmani hanno dimostrato che questa globalizzazione alternativa è anche un segno del mettersi insieme di genti e delle loro religioni. (Si legga la versione integrale su 1000peacewomen).

 

 

Tratto da World People’s Blog il 25/11/2008

 

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