immagini





I RETTILI VOLANTI
Nel Giurassico superiore alcuni rettili trasformarono gradatamente le loro zampe anteriori in ali, si alleggerirono al massimo (le loro ossa divennero cave) e svilupparono una particolare sensibilità per l'equilibrio del volo. Questi animali, chiamati PTEROSAURI, non sono gli antenati degli uccelli, anche se hanno con loro alcune caratteristiche in comune:la dimensione del cervello, la complessità dei polmoni, lo scheletro leggero con ossa cave. Essi si estinsero tutti alla fine del Cretaceo. Possedevano membrane di pelle tese a forma d'ali simili ai pipistrelli dei nostri giorni. Il quarto dito di ogni zampa anteriore,allungato a dismisura, sostiene tutta l'ala.
Queste strane creature volavano come gli uccelli attuali utilizzando le correnti d'aria per planare e pescare sulla superficie del mare. Alcuni erano grandi come passeri, altri raggiungevano l'apertura alare di un piccolo aereoplano. Si nutrivano per lo più di pesci e di insetti, ma alcuni, forse, si cibavano di animali morti come gli avvoltoi d'oggi.







RANFORINCO
Uno di questi rettili è il Ranforinco, il suo nome significa "becco a prora", i cui resti fossili furono trovati In baviera. Questo rettile del Giurassico Superiore era dotato di una larga membrana e di un disco piatto al termine della coda che agiva, forse, come timone. Aveva un cervello e degli occhi assai più grandi, in proporzione, agli uccelli attuali. Aveva lunghi e numerosi denti affilati per stringere saldamente prede scivolose come i pesci. Fu fra i primi rettili a volare, il suo corpo prima piccolo come quello di un passero, divenne sempre più grande e le sue ali raggiunsero quasi un metro d'apertura.



PTERODATTILO
Fu un rettile volante lungo circa 60 centimetri che visse nell'alto Giurasico.
Il suo nome significa "Ala dito". Era munito di denti per cacciare i pesci nelle lagune ma era già privo della coda.





PTENARODONTE
Il suo nome significa "ala senza denti" e visse in America del Nord. Con un'apertura alare di oltre otto metri non pesava, però, più di 20 chili. Aveva un collo lungo e mobile, occhi grossi per scrutare la superficie del mare e un lungo becco senza denti perfetto per catturare pesci e molluschi. Una cresta ossea gli prolungava la testa servendogli da contrappeso e da timone per planare sulle prede. Ultra leggero poteva sfruttare ogni corrente d'aria senza battere le ali per lunghe distanze, lasciandosi portare dal vento. Le zampe posteriori erano tese come prolungamento del corpo.






QUETZACOALT
Il suo nome è quello di un dio atzeco. Era grosso come un piccolo aereo da turismo, misurava tra gli 11 e i 12 metri e pesava circa 65 chili. E', quindi, una delle creature volanti più grandi di tutti i tempi. Viste le sue dimensioni, si pensa si nutrisse anche di carcasse di animali morti oltre che di pesci.



DIMORPHODONTE
Il suo nome vuol dire "denti doppia forma" e visse nel Giurassico. Il cranio era grande e con un becco ampio dotato di numerosi denti, ma cranio e becco dovevano essere leggeri altrimenti l'animale sarebbe caduto in avanti quando si appollaiava sui rami. Raggiungeva un metro di lunghezza metà della quale era rappresentata dalla coda rigida che terminava con una sorta di timone appiattito per controllare ed equilibrare i movimenti del volo. Quando atterrava ripiegava le ali.

TORNA ALLA PAGINA DELLE NOVITA'
TORNA ALLA PAGINA PRINCIPALE