Poesie di Marina Ferrante



E' il tempo a non esistere
o e' il tempo ad essere cosi'
che d'improvviso
le scansioni
poetiche del
rigo, abbracciano,
tornati sul verso
scritto, si, si,
le emozioni.
Sono ancora li',
giovanissime, loro
adolescenti
pure, a filo tagliente
gli orologi lavorano per se stessi
tu che ne hai di orologi
sei li' come un sasso
e pensi l'emozione e' ancora li'
non se ne' andata
la stanza dei sogni
non e' cambiata
basta non guardarsi troppo
allo specchio per l'inutile
conta delle rughe arida -
non importacontarle
c'e' uno spazio preciso
tra le scansioni del rigo
dove anche a
forza
non potrebbero entrare
al cuore ci pensa il sangue
e il rigo scorre
scorre
senza apparenti ragioni.


Solitaria anima scarna

col sorriso stanco
tirato
da invisibili mollette
da bucato
dormi finalmente
sfiorata
dai veli sottili delle ciglia
dolci come prugne mature
dei suoi occhi
scintillanti d'amore
e sconsolata passione.
il buio acquattato
preme risoluto
per risucchiarli entrambi.
e' la foto sbiadita
che si perde nella scatola.
il sorriso e le ciglia
lucine frastagliate
sul fondale scuro.



Assorto, http//poeta.web

corre il poeta notturno
a passi grandi
su tastiera grigia,
da qualche parte:
un transito
nel chissa' dove
d'un anello radiante,
tra le dita degli altri.
in quale luogo
e lo sguardo di chi
sobbalzera' con ritmo extrasistolico
per dire oh si
e leggere il poeta
insonne
- pensieri da lanciare -
fa parte del gioco
non sapere.



A nord di trebisonda
che bella la notte
che liscia, silenziosa
amorosa
la notte
tra il viscido delle gocce
di pioggia
che stabiliscono
orchestrazioni
inaspettate,
notti di velluto
teso, inclinate
verso la bocca
grigio rosa dell'alba
aspra e umida
dopo una lunga
lunga attesa.




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