Asma  persistente lieve

Casi con nessuno, meno o non più di un episodio di respiro sibilante ogni 4-6 settimane, con sintomi negli ultimi 30 giorni ? tosse o respiro sibilante dopo esercizio fisico, ? tosse notturna

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Aspetti clinici e terapeutici dell’asma lieve

Chanez P, de Blic J, Delacourt C et al. Rev Mal Respir 2006;23:607-18.

L’asma lieve, che raggruppa secondo la classificazione del GINA (Global Initiative for Asthma) l’asma intermittente (GINA1) e l’asma persistente lieve (GINA2) è frequente e il suo trattamento spesso inadeguato. Per analizzare i dati della letteratura relativi a questa patologia, è stato quindi costituito un gruppo di lavoro. Circa la sua prevalenza, che varia dal 42% al 62%, l’asma lieve e le relative raccomandazioni terapeutiche sono prese in considerazione in modo insufficiente nella letteratura medica. Inoltre, essa appare come una patologia più frequente, più sintomatica e meno controllata nel bambino che nell’adulto. Gli studi mostrano che l’asma lieve può talvolta complicarsi con esacerbazioni gravi, con il ricorso a cure d’urgenza. Numerosi argomenti fanno propendere per un trattamento antinfiammatorio continuo tra i pazienti affetti da asma persistente lieve: efficacia sulla sintomatologia, diminuzione del rischio di esacerbazioni gravi, beneficio funzionale e possibile modificazione del decorso naturale della malattia.

Il trattamento di fondo di riferimento dell’asma lieve nella sua forma persistente sono i corticosteroidi topici inalatori a basse dosi, in monoterapia continuativa. Il controllo dell’asma può essere ottenuto solo grazie a un’aderenza terapeutica soddisfacente, giustificando un percorso formativo da integrare alla visita presso il medico.

Una valutazione ripetuta regolarmente è necessaria, sia per ridurre le dosi di corticosteroidi inalatori dopo almeno tre mesi di controllo ottimale dell’asma, sia al contrario, dopo aver analizzato le cause dell’insuccesso terapeutico, per dosare il trattamento verso un aumento in caso di controllo insufficiente.