Pellegrino in bicicletta


Vai ai contenuti

Menu principale:


Calzadilla de la Cueza – Leòn – km 80

2004 Santiago de Compostela (E)

28-05-2004 – VIII Tappa - venerdi
Calzadilla de la Cueza – Leòn – km 80

Inizio la descrizione di questa giornata dall’epilogo. Mi trovo, cioè, nella città di Leòn. Città romana, sede della VII Legione, deve il suo nome appunto alla parola “legio”. Capitale del Regno delle Asturias y Leon, ha una storia piena di eventi che hanno fatto anche la storia di Spagna. Il centro storico è ricco di monumenti insigni: la romanica Real Basilica de San Isidoro de Sevilla, con la tomba del Santo, il Pantheon Real con gli stupendi affreschi, considerati "la Cappella Sistina" del romanico spagnolo, e le tombe reali. La Cattedrale gotica del XIII sec. con le 125 vetrate e l'eccezionale rosone, il portale ovest con la statua di Nuestra Señora la Blanca e la statua di Santiago Peregrino, consumata dalle mani dei devoti nel corso dei secoli.
La cattedrale è dedicata a Santa Maria ed è uno spettacolo ammirare la luce policromatica che viene diffusa dai 1.800 mq
2 delle sue vetrate.
E’ bellissima !!


foto: la facciata della cattedrale di Lèon




Dalle distese a perdita d’occhio delle mesetas mi sono ritrovato, come catapultato, nello splendore e nello sfarzo di questa cattedrale che è anche sede vescovile.
Nella piazza antistante, riscaldata da un sole accecante ho ritrovato la coppia di vicentini che avevo abbandonato ad Hontanas; loro facevano prevalentemente il percorso su asfalto, mentre io ho scelto il sentiero del pellegrino.
Ci siamo salutati calorosamente e ci siamo dati appuntamento a Santiago; chissà!!
Ho visitato, inoltre, la basilica di S. Isidoro e ammirato l’edificio disegnato dal genio di Gaudì che ospita dei servizi governativi locali.
Questa sera poi dormirò nel monastero delle suore benedettine. Un po’ spartano,ma accogliente.
L’
albergue è proprio in centro città, nel Convento Santa Maria de Carbajalas in Plaza Santa Maria del Camino 7, gestito dalle Madres Benedictinas coadiuvate da volontari, con 45 posti letto a castello più spazio per sistemazioni aggiuntive.
Alle ore 19,00 ci sono i Vespri e alle ore 22,00 Compieta, con benedizione del pellegrino.
Dopo averci introdotti nel convento, la “madre superiora” ci ha consegnato un ciclostilato, tradotto nelle principali lingue parlate sul
camino per seguire le orazioni. Prima della benedizione ha voluto, però, ricordarci il significato della nostra presenza qui, in terra di Spagna, sul camino per Santiago: “…Voi”, ci ha detto la madre, “…siete qui perché siete stati invitati da – Qualcuno - ”. “Non importa da dove venite e quando e se arriverete a Santiago”, ha continuato la monaca, ma “ è importante che avete ricevuto un invito personale ad un percorso interiore; un percorso di – conversione - ”.
Dal mio letto a castello, scrivo queste ultime righe, come resoconto della giornata; un diario che mi aiuterà a ricordare le impressioni, le bellezze, gli imprevisti e gli aneddoti del pellegrinaggio interno ed esterno che spero di ultimare giungendo alla mèta.
Domani me la voglio prendere con calma, sono abbastanza stanco e mi aspettano delle salite molto impegnative.
Però sono felice di essere qui, sul
camino de Santiago, classificato dall’Unesco come Itinerario culturale d’Europa e Patrimonio dell’umanità.


foto: il convento che mi ospita per la notte


Oggi è sono le | silenolessi@libero.it

Torna ai contenuti | Torna al menu