FORTE SAN CARLO
E' il più grande ed importante di tutta la fortezza, la sua costruzione (1731-1789) che ha origine nella Tenaglia di Sant'Ignazio, occupa da sola un terzo della superficie totale; sull'ampia piazza d'armi si affacciano gli edifici maggiormente rappresentativi: il Palazzo del Governatore, il Padiglione degli Ufficiali, la Chiesa e i tre Quartieri. Da qui parte anche la Scala Coperta. Completano la fortezza i Risalti, la Polveriera di Sant'Ignazio, la Porta Reale e tantissimi altri fabbricati usati come depositi per munizioni e pezzi di artiglieria, corpi di guardia, infermeria, magazzini.

*** PALAZZO DEL GOVERNATORE
E' il centro di comando della fortezza, l'edificio più significativo di tutto il complesso. Costruito fra il 1738 e il 1742 a pianta rettangolare, si articola su tre piani ed è munito di ingresso porticato che ingentilisce la facciata barocca, di austera pietra grigia abbellita da due portali sovrapposti e da splendide cornici. Molto massiccio presenta doppi muri portanti (spessi oltre 2,5 metri), volte e padiglioni a prova di bomba, notevoli dimensioni delle grate e robuste inferriate. E' costituito da numerose sale, munite di caminetto in pietra, fra le quali: il grande salone d'ingresso che ospitava lo Stato Maggiore della fortezza e il locale cucina dotato di un ampio magazzino per gli alimenti. Il comandante era l'unico ad avere il privilegio di vivere con la famiglia negli alloggi ricavati al secondo piano. Oscuro e affascinante è il piano sotterraneo, dimenticato per anni ed ora pieno di tubi elettrici, idraulici e termici, installati per portare i vari servizi tecnologici ai piani superiori.

*** PADIGLIONE DEGLI UFFICIALI
Uno degli ultimi edifici eretti, è datato 1780-1789. Nato per volere di Vittorio Amedeo III, ebbe per molti anni, oltre al compito di ospitare i generali nei piani superiori, lo spiacevole ruolo di prigione e reclusorio militare per ufficiali. E' dotato di possenti mura in pietra e volte in mattoni e abbellito da uno splendido portale. Di forma quadrata, si estende su cinque piani e consta di quarantaquattro stanze. Dall'aspetto spoglio e militare, ricorda lo stile barocco. Nei piani inferiori erano ubicati i locali cucine ed i magazzini viveri, nel sotterraneo un pregevole pozzo in mattoni serviva ad attingere alla cisterna idrica sottostante, mentre altri locali vennero adibiti a ghiacciaia per la conservazione di merci deperibili. In età napoleonica e negli anni successivi vi furono reclusi molti prigionieri tra i quali lo scrittore savoiardo Xavier De Maistre che vi scrisse il suo capolavoro, il letterato Xavier Saintine che ambientò nel forte un suo romanzo e il cardinale Bartolomeo Pacca, il segretario del Papa Pio VII.

*** CHIESA (CAPPELLA CASTRENSE)
E' il solo edificio gentile della fortezza: l'ornamento contenuto si adatta con la sua austerità. In stile barocco, l'interno disadorno è contraddistinto da tre navate: quelle laterali avevano coperture a vela, mentre quella centrale era divisa da un tavolato di legno accessibile dalla sacrestia.Sopra l'abside esiste ancora una bella semicupola con archi di pietra. Nella parte sotterranea si trova un ampio salone che ebbe svariati usi mentre sul lato sinistro un piccolo cortile dove erano condotti i reclusi durante l'ora d'aria. Al di fuori vi era la morgue: un ambiente freddo e chiuso in cui venivano gettati i cadaveri dei soldati morti durante l'assedio, per prevenire il diffondersi di contagi. Più a destra era presente un piccolo cimitero. Un enigma è la data della sua costruzione (alcuni l'attribuiscono all'architetto Rana), incerti sono anche i tempi dell'edificazione e l'utilizzo: sconsacrata nel 1917 venne utilizzata come magazzino per le munizioni e poi come reclusorio.

AVANTI