REGIA MARINA

 


CORAZZATA IMPERO


STORIA

IMPERO

Nave Impero
Tipo Corazzata
Cantiere di costruzione Cantieri Ansaldo (Genova)
Impostazione 14 maggio del 1938
Varo 15 novembre del 1939
Entrata in servizio Mai avvenuta

STORIA

  • il 1° giugno del 1940, per paura di attacchi aerei francesi, fu portata incompleta a Brindisi;

  • il 22 gennaio del 1942 fu portata a Venezia e successivamente a Trieste;

  • l'8 settembre del 1943 fu catturata dai tedeschi ed utilizzata come nave bersaglio;

  • il 20 febbraio del 1945 fu affondata da un attacco aereo americano e successivamente rimessa a galla;

  • nel 1947 fu riportata a Venezia dove venne demolita (fino al 1950)


Le corazzate tipo Vittorio Veneto furono le più grandi e le più armate fra quelle della Marina italiana. Lo scafo aveva il castello che si prolungava nella sovrastruttura centrale, la quale giungeva fino a comprendere la torre di grosso calibro di poppa. A poppa estrema vi era la catapulta per il lancio degli aerei con sottostante aviorimessa. 

Vi erano tre timoni: uno centrale e due più piccoli laterali. Non vi erano alberi, ma solo un grande torrione a prora che sosteneva un alberetto, e un secondo torrione, più piccolo, a poppavia dei fumaioli munito di alberetto e picco di carico. L'armamento principale di 9 cannoni da 381 mm era suddiviso in tre torri trinate, due a prora, la prima sul castello e la seconda sopraelevata, e una a poppa anch'essa a livello del ponte di castello. 

I 12 cannoni da 152 mm erano in 4 torri trinate ai lati delle torri da 381 mm di prora e di poppa, mentre i 12 cannoni da 90 mm antiaerei erano in altrettante torrette singole, sistemate in due file ai lati del torrione e dei fumaioli. Le mitragliere da 37 mm. erano in postazioni multiple concentrate in plancette ai lati del torrione. La protezione verticale di murata era costituita da una cintura inclinata dello spessore di 350 mm sovrastata da una corazza verticale dello spessore di 70 mm fra i ponti di castello e di batteria. 

Nella zona centrale vi era sui due lati la difesa subacquea a cilindri assorbitori. 

L'apparato motore su 4 eliche sviluppava la velocità di 30 nodi. L8 Vittorio Veneto fu colpita da siluro nello scontro navale del 14 dicembre 1941 ma fu subito riparata.


La corazzata Impero fu impostata il 14 maggio 1938, il suo varo avvenne il 15 novembre 1939 presso il Cantiere navale di Sestri Ponente (Genova), ma il suo allestimento venne rinviato dal momento che si preferì concentrare gli sforzi verso navi in quel momento ritenute più utili allo sforzo bellico come cacciatorpediniere, torpediniere e navi antisommergibili.
Poco prima dell'inizio della seconda guerra mondiale, la nave venne spostata, per allontanarla da possibili attacchi da parte francese, in un primo momento a Brindisi e in seguito, prima a Venezia e successivamente a Trieste, dove giunse il 22 gennaio 1942. Al momento dell'armistizio dell'8 settembre 1943, però le condizioni del suo completamento erano così arretrate da farla considerare un natante praticamente inutilizzabile, tanto che i tedeschi che avevano nel frattempo occupato Trieste se ne disinteressarono del tutto e successivamente il suo scafo venne affondato il 20 febbraio 1945 nel corso di un bombardamento aereo americano. Qualche giorno prima, il 15 febbraio, nel corso di un altro bombardamento aereo americano su Trieste, analoga sorte era toccata al Conte di Cavour.
Al termine della guerra il suo scafo venne riportato a galla per essere demolito presso l'Arsenale di Venezia tra il 1947 e il 1950.


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