REGIA MARINA

 


- GLI ESPLORATORI ED I CACCIATORPEDINIERE-

Luca Tarigo

Lorenzo Malocello

Leone Pancaldo

Antonio da Noli

Ugolino Vivaldi

Antoniotto Usodimare

 

Nicoloso da Recco

Nicolò Zeno

Giovanni da Verazzano

Alvise da Mosto

Antonio Pigafetta

Emanuele Pessagnano

Freccia

Dardo

Strale

Saetta

Baleno

Folgore

Lampo

Fulmine

 

 

Alfredo Oriani

Vincenzo Gioberti

Giosuè Carducci

Vittorio Alfieri

 

Aviere

Artigliere

Geniere

Carabiniere

Fuciliere

Granatiere

Corazziere

Lanciere

Bersagliere

Alpino

Ascari

Mitragliere

Legionario

Corsaro

Bombardiere

Velite

Carrista

Squadrista

 

Gabbiano

Procellaria

Cormorano

Pellicano

Cicogna

Folaga

Ibis

Gru

Antilope

Gazzella

Camoscio

Ape

Vespa

Scimitarra

Baionetta

Artemide

Persefone

Euterpe

Minerva

Urania

Berenice

Driade

Danaide

Pomona

Fiora

Sfinge

Chimera

Sibilla

Fenice

 


Nel periodo di potenziamento della Marina furono rimodernate o costruite 8 corazzate, furono costruiti numerosi incrociatori pesanti e leggeri. ma il tipo di nave di superficie che fu particolarmente curato e che fu realizzato nel maggior numero dl esemplari fu quello dei cacciatorpediniere, con ben 53 unità, inclusi i 12 esploratori della classe Navigatori.

l cacciatorpediniere erano ormai diventati delle navi di Squadra che ben poco avevano a che vedere con la caccia alle torpediniere cui erano destinati i loro lontani precursori; essi dovevano. viceversa. essere in con- dizione di attaccare, col siluro o con il cannone, le unità nemiche e costituire la scorta al gruppi di unità maggiori.

Erano quindi unità di notevole dislocamento, variante dalle 1560 t dei tipi Turbine del 1927 alle 2460 t dei tipi "Soldato" del 1938-1942. Avevano un discreto armamento di cannoni. normalmente del calibro di 120 mm e un numero di lanciasiluri variabile da 4 a 6, del calibro di 533 mm.

Dato il loro particolare tipo di impiego, un requisito essenziale era la forte velocità. sempre sui 38-39 nodi e una discreta tenuta al mare. Pur- troppo questo requisito non fu sufficientemente curato così che il 23 marzo 1942, durante la battaglia della Seconda Sirte, proprio per causa di un violento fortunale, affondarono o Scirocco della classe Maestrale e I Lanciere della classe Soldati.

Il profilo esterno, la sistemazione delle armi e quella dei fumaioli non ebbe notevoli variazioni dai tipi più vecchi ai più nuovi. 

Sia sul tipi Turbine del 1927 che sul tipi Soldati del 1942 si hanno l cannoni in complessi binati e scudati: uno sul castello e uno sulla tuga di poppa; soltanto sui Maestrale dopo la modifica del 1942 si ebbe un terzo complesso binato sul cielo della tuga di discesa in macchina, dove in origine vi era una mitragliera; disposizione non più ripetuta su altri tipi. 

I lanciasiluri ebbero sempre la classica sistemazione in due complessi trinati sul cielo degli osteriggi di macchina, con asse nel piano di simmetria e brandeggiabili. 

L'apparato motore fu sempre su due eliche e non subì mutamenti nella disposizione dei locali, con 2 o 3 locali caldaie a proravia dei 2 locali macchine. 

I fumaioli, che sui tipi Turbine erano due, dai tipi Freccia (1931-32) in poi si ridussero a uno solo.

Per l'epoca nella quale furono costruiti, gli esploratori della classe Navigatori ebbero una sagoma simile a quella dei contemporanei Turbine, con due fumaioli, un complesso binato a prora sul castello, uno al centro su plancetta sopraelevata e uno a poppa sul cielo della tuga, e i normali due lanciasiluri trinati.

I cacciatorpediniere subirono notevoli perdite in guerra: furono affondati 11 esploratori su 12 e 30 cacciatorpediniere su 41. 

All'armistizio due furono catturati dai tedeschi e dei dieci rimasti a fine conflitto quattro furono ceduti alla Francia (Oriani, Mitragliere, Legionario e Velite) e due all'URSS (Camicia Nera 9 Fuciliere). Rimasero all'Italia l'esploratore Da Recco e i caccia Grecale, Carabiniere e Granatiere.

Nel 1943 furono impostati 9 cacciatorpediniere della classe Comandanti Medaglie d'Oro o classe Margottini. che doveva essere di 20 unità, di cui nessuna fu completata.

Nel periodo 1925-1945 entrarono in servizio i seguenti cacciatorpediniere: -Turbine, Nembo, Borea, Aquilone, Euro, Zeffiro, Espero, Ostro (1927- 28).

-Tarigo, Malocello, Pancaldo, Da Noli, Vivaldi, Usodimare, Pessagno. Da Recco, Zeno. Da Verazzano, Da Mosto, Pigafetta (1929- 31).

-Freccia. Dardo. Strale. Saetta. Ba- leno' Folgore, Lampo. Fulmine (1931-32).

-Maestrale. Scirocco. Grecale. Libeccio (1934).

-Oriani, Gioberti, Carducci, Alfieri (1937).

-Camicia Nera, Aviere. Artigliere, Geniere, Carabiniere. Fuciliere, Granatiere, Corazziere, Lanciere, Bersagliere, Alpino, Mitragliere, Legionario, Corsaro, Bombardiere, Velite. Ascari.

Non ultimati: Carrista, Squadrista. nel corso della guerra vennero incorporati:

-Premuda, ex Dubrovnik, iugoslavo. -Sebenico ex Beograd, Lubiana ex Liubjana, iugoslavi. -FR 22 ex Panthère; FR 23 ex Tigre, francesi.

-FR 31 ex Trombe, francese. -FR 21 ex Lion; FR 24 ex Valm,. francesi.

-FR 32 ex Le Scirocco; FR 33 ex l'Adroit; FR 34 ex Lansquenet; FR 35 ex Le Bison; FR 36 ex Le Fudroyant; FR 37 ex La Hardi, francesi.

Le unità ex iugoslave ebbero una brevissima attività e quelle francesi non furono mai attive.


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