AEREI DELLA U.S. NAVY


F/A - 18 HORNET


STORIA E CARATTERISTICHE TECNICHE


CARATTERISTICHE TECNICHE

Tratto da "Fortezze dei mari" di Tom Clancy

Ma diamo ora un'occhiata più da vicino all 'F / A-18.
A prima vista I'Hornet sembra molto simile all'F-14 (due motori e due timoni), ma la somiglianza è solo superficiale. L'F / A-18 è più d
dieci anni avanti in termini di tecnologia rispetto al Tomcat. Una notevole percentuale della struttura dell'Hornet, per esempio, è coro
posta da plastica e strutture composite. I due motori F-404-GE-4
fanno uso della stessa tecnologia propulsiva dell'P-110, fornendo
all'Hornet un'agilità eccezionale. 

Dal punto di vista aerodinamico, l'ala fissa dell'F/ A-18 è ottimizzata per i duelli aerei, con sei agganci alari su cui montare il carico bellico (oltre che due binari sulla punta delle ali per gli AAM AIM-9 Sidewinder). 

A metà di ogni ala c'è un punto di ripiego dell'ala stessa, che permette al personale del ponte di ridurre l'«impronta» dell'F/ A-18 sullo spazio limitato del ponte di volo e del ponte hangar. 

Sulla fusoliera troviamo due pozzi per gli AAM AIM-7 Sparrow e AIM-120 AMRAAM, oltre che vari tipi di pod per il rilevamento sensoriale e lo scambio di dati. C'è anche un punto d'attacco centrale utilizzabile per un 'piccolo serbatoio esterno. Il muso dell'Hornet è decisamente «affollato», con il radar a modalità multipla APG-65 montato proprio davanti al punto d'attacco del cannoneGatling M61 da 20 mm. 

In genere, collocare uno strumento sensibile alle vibrazioni come un radar vicino a un dispositivo «sputa-fuoco» come un cannone sarebbe un'idea suicida. Sfortunatamente, il limitato spazio interno dell'F/ A-18 non lasciava altra scelta ai progettisti dell'MDC. 

Il fatto che questo insolito accoppiamento che ha luogo nel muso funzioni, la dice lunga sulla cura da parte dei progettisti a ogni singolo componente dell'Hornet.

La Marina non ama le novità e spesso lascia che siano gli altri settori delle forze armate a sperimentare tecnologie e idee pionieristiche. Eppure, per permettere all 'F/ A-18 di eseguire le sue missioni, la Marina dovette cercare di fare alcune cose che nessuno aveva mai tentato prima. Una di queste era di rendere I'Hornet un efficace apparecchio biruolo (aereo da caccia e d'attacco) con un singolo membro di equipaggio. 

L'unico modo per ottenere tale risultato era fare uso di una cabina molto avanzata dal punto di vista tecnologico. Come gli altri caccia della sua generazione, 1 'F / A-18 è caratterizzato da un tettuccio a bolla, con il pilota seduto con le spalle sopra i binari della cabina in un sedile eiettabile della serie ACES, che fornisce la capacità di lancio «zero-zero» necessaria per volare e operare da una portaerei in tutta sicurezza. A questo punto cominciano le novità.


Per progettare la cabina dell'Hornet l'MOC si servì di un uomo dal talento eccezionale, l'ingegnere Eugene Adam, riconosciuto come
miglior disegnatore di cabine di pilotaggio del mondo. 

Per anni Adam aveva sognato una cabina «di vetro», costituita unicamente da schermi computerizzati, che potesse essere configurata a piacere dal pilota. Con gli schermi computerizzati, una grande varietà di dati poteva essere mostrata in qualsiasi momento, a seconda di quello che stesse facendo il pilota. 

Un sistema del genere venne installato nella cabina dell'Hornet, che è composta da una serie di display multifunzione (Multi-Function Display, MFD) con interruttori ai margini che permettono al pilota di selezionare i dati che vuole consultare. 

Oltre agli MFD, erano presenti un HUD di seconda generazione dei controlli HOTAS sulle manette e sulla barra di comando. Ciò permetteva al pilota di passare dalla modalità «attacco» a quella «caccia» semplicemente premendo un interruttore. 

L'Hornet era così tecnologicamente avanzato per l'epoca che montava a bordo il primo ricevitore GPS impiegato dalla flotta. Questi sistemi sono supportati da uno dei migliori apparati di avionica mai installati su un aereotattico.

Il risultato fu una cabina ancora oggi considerata tra le migliori al mondo che, cosa forse ancora più importante, poteva venire ulteriormente migliorata e aggiornata. 

Dopo breve tempo fece la sua comparsa un sistema di individuazione dell'obiettivo montato sul casco del pilota, che gli permetteva di orientare il radar ed i sistemi di puntamento delle armi semplicemente guardando il bersaglio. 
La nuova versione AIM-9X del classico AAM Sidewinder sarà la prima ad utilizzare questa nuova caratteristica.

Gli aviatori di Marina amano raccontare quanto sia "divertente" pilotare I'Hornet, e questo ha contribuito alla sua reputazione nella
flotta. 

I piloti apprezzano particolarmente la capacità di risposta del sistema di controllo FBW e la cabina «di vetro» integrata. L'F/ A-18
può anche atterrare da solo, usando un sistema chiamato "Model" che guida automaticamente l'apparecchio in un perfetto atterraggio
«OK tre». 

Anche il personale addetto alla manutenzione ama I'Hornet, dato che i suoi sistemi digitali sono così affidabili che raramente
l'aereo rimane fuori servizio per avarie all'equipaggiamento. 

C'è però il rovescio della medaglia: la limitata frazione interna di carburante. 

L'F/ A-18 quasi sempre deve trasportare due grandi serbatoi esterni sotto le ali, e spesso un terzo sotto l'asse della fusoliera. Ciò lascia liberi solo quattro agganci alari per il carico bellico. Dato che i due punti d'attacco alari più esterni possono portare solo un peso limitato (essendo al di là della linea di ripiego), vengono solitamente riservati ad AAM supplementari, lasciando solo i due agganci mediali per le munizioni aria-terra.


F-18 HORNET

STORIA

FOTOGRAFIE

SCHEMA COSTRUTTIVO

AEREI DELLA U.S. NAVY

USA


PORTAEREI NELLA STORIA

NAVI DA GUERRA

INCROCIATORI E CORAZZATE

BATTAGLIE NAVALI

AEREI DELLA USA NAVY- F-18 HORNET