MARINA FRANCESE

FRENCH NAVY


- PORTAEREI -

AIRCRAFT CARRIER


PORTAEREI  CLEMENCEAU R98

ARICRAFT CARRIER CLEMANCEAU

Le portaerei Clemenceau, capoclasse della classe omonima, porta il nome del politico francese Georges Clemenceau, è stata ordinata ai cantieri navali di Brest nel maggio del 1954 e ha subito varie modifiche nel corso del servizio. La classe Clemenceau ha costituito fino all'avvento dell'ambiziosa De Gaulle il massimo a livello europeo in fatto di portaerei. Di stazza pari alle prime Essex dovevano diventare portaerei d'attacco. In realtà lo sviluppo rapido dell'aviazione, vedi l'avvento del motore a reazione, che ha reso obsolete le stesse Essex ha decretato il declassamento delle stesse Clemanceau a portaelicotteri o più modestamente a portaerei per aerei a decollo verticale, vedi la classe l'Illustrious britannica. Le due unità sono nate quindi già obsolete, essendo state concepite sulla falsariga delle portaerei di classe Essex e non sono riuscite a diventare portaerei di attacco per i moderni aerei a reazione a causa delle ridotte dimensioni del ponte di volo. Hanno quindi avuto un'esistenza tribolata ed una fine ancora peggiore a causa dei problemi ecologici sollevati dalla stampa francese in merito allo smaltimento delle navi stesse in quanto ricche di amianto. Nate già vecchie.

FRANCIA / FRENCH NAVY


PORTAEREI CLASSE CLEMENCEAU


CARATTERISTICHE TECNICHE / TECHNICAL SPECIFICATIONS

Nave Clemanceau (R-98)
Tipo CV
Cantiere di costruzione -
Aerei imbarcati 34 (effettivo tipico, 20 Etendard, 10 Alize, 2 Super Frelon, 2 Alouette III)
Impostazione -
Varo -
Entrata in servizio 1960
Lunghezza 265 metri
Larghezza 51,20 metri (larghezza massima del ponte di volo)
Immersione 8,60 metri
Dislocamento 27.307 tonnellate (32.780 t a pieno carico)
Apparato motore 2 gruppi di turbine Parsons a ingranaggi 
Potenza 126.000 cavalli vapore
Velocità 32 nodi
Combustibile -
Autonomia -
Armamento 8 cannoni da 100 mm antiaerei e antinave in complessi singoli
Protezione verticale -
Protezione orizzontale -
Equipaggio -

STORIA  / HISTORY

Dopo la seconda guerra mondiale la Bearn era ormai del tutto antiquata, e l'aviazione navale francese fu ricostruita attorno alla portaerei di scorta Dixmude (ex Biter, ex Rio Paranà).

Trasferita ne11945, fu impiegata operativamente nell'Indocina francese, ma in seguito fu ridotta a trasporto di aerei e poi a nave caserma.

Fu restituita agli Stati Uniti nel 1965 e affondata come bersaglio. La Dixmude fu sostituita dall'Arromanches (R-95, ex Colossus).

Questa portaerei leggera di squadra inglese era simile alle portaerei leggere di squadra classe Colossus e Majestic trasferite o vendute ad Argentina, Australia, Brasile, Canada, India e Olanda. In origine fu ceduta in prestito per cinque anni a cominciare dall'agosto 1946, ma fu acquistata dalla Francia dopo un rimodernamento nel 1951. Ne11957-59 fu ricostruita con un ponte angolato di 4° e uno specchio d'appontaggio per poter impiegare i moderni aerei antisommergibile  e non fu radiata fino ai primi anni '70.

Per riempire il vuoto prima che i Francesi costruissero le loro portaerei, nel 1951 furono trasferite due portaerei leggere americane, Belleau Wood (ribattezzata Bois Belleau) e Langley (ribattezzata Lafayette). Furono restituite agli Stati Uniti rispettivamente nel 1960 e nel 1963, quando le nuove unità classe Clemenceau furono pronte a entrare in servizio.

Queste ultime sono le prime portaerei progettate e costruite come tali in Francia. Il primo progetto postbellico francese, preparato nel 1947, riguardava una portaerei leggera da 16000t, ma questo progetto fu abbandonato, e le Clemenceau sono navi molto più grandi. Per le dimensioni sono analoghe alla classe americana, Essex, alla quale assomigliano sotto molti aspetti, ma hanno una poppa simile alle ultime portaerei britanniche.

Sono state progettate per imbarcare un potente armamento di cannoni antiaerei che, cosa insolita, mantengono ancora. In origine sarebbero dovute essere armate con 12 mezzi binati da 57 mm, ma questo armamento fu modificato in 12 complessi singoli da.100 mm e fu fissato in 8100 mm ne11958. Vennero completate con un ponte di volo angolato di 8°, uno specchio d'appontaggio elaborato in Francia, 2 ascensori e 2 catapulte a vapore. Hanno un ponte hangar. Il fumaiolo è fuso con la sovrastruttura dell'isola, come nelle portaerei americane. Sono equipaggiate col radar tridimensionale DRB1 10 e il sistema di elaborazione dei dati tattici SEN IT, basato su apparecchiature americane. Hanno anche un sonar SOS-505.  Le Clemenceau sono troppo piccole per far operare i grandi e moderni velivoli imbarcati, ed è possibile che si sia preteso troppo da un dislocamento così modesto. La Clemenceau è stata dotata di controcarene dopo le prove e la Foch le ha avute nel corso della costruzione.

Tuttavia queste unità danno alla Francia una forza d'attacco di portaerei più potente di ogni altro paese, eccettuati gli Stati Uniti e la Russia. Nel bilancio preventivo del 1958 fu approvato il progetto di una portaerei da 30000 t, ma fu annullato per motivi economici. Attualmente è in progetto una portaelicotteri a propulsione nucleare (PA-75). È paragonabile in tutto, a eccezione dell'apparato motore, alla britannica Invincible (CAH-1) e avrà un ponte di volo continuo e un hangar in grado di far operare da 10 a 15 grandi elicotteri o 25 piccoli, o un insieme di elicotteri e aerei a decollo verticale (V/STOL).

Per ragioni di economia, in tempo di pace la Clemenceau imbarcava aerei ad ala fissa, mentre la Foch imbarcava solo elicotteri del tipo antisommergibile Etendard IVM sulla "Clemenceau». Nel prossimo futuro saranno rimpiazzati dai molto perfezionati Super Etendard.

Le due portaerei hanno subito varie modifiche nel corso della loro carriera. La Clemenceau ha servito nell'Oceano Pacifico, al largo delle coste del Libano e ha preso parte alla prima Guerra del Golfo nel 1991. Negli ultimi anni della sua carriera è stata utilizzata più che altro come portaelicotteri.  È stata sostituita dalla portaerei Charles de Gaulle (R91) a propulsione nucleare, ma la sua demolizione si è rivelata un compito difficile in quanto è stata costruita con materiali tossici come l'amianto.  La sorella Foch è stata invece venduta al Brasile e sarà sostituita dalla PA 2.


LA FINE DELLA CLEMANCEAU - DICEMBRE 2005 / THE END OF CLEMANCEAU - DECEMBER 2005

Clemenceau in pensione - L'ex portaerei francese Clemenceau (nella foto) ha cominciato il suo ultimo viaggio fra il porto militare di Brest e quello britannico di Hartlepool, per poi essere smantellata.

Il viaggio dovrebbe durare fra i quattro e i sei giorni, fino a raggiungere i cantieri della società Able UK, che si è aggiudicata l'appalto per l'operazione di distruzione dell'ingombrante imbarcazione, lunga 266 metri, larga 51, con 14 ponti e molto amianto.

Gli ultimi ostacoli giuridici al trasferimento della portaerei - il ricorso di un'associazione ecologista bretone - sono stati superati.

La Clemenceau ha smesso il servizio di portaerei 12 anni fa. Per le autorità francesi era diventato un incubo: fra il 2003 e il 2006 tutti i tentativi di spedizione della Clemenceau nei cantieri per lo smantellamento fallirono, sempre per motivi diversi. E tra le proteste degli ecologisti (Afp).


LA FINE DELLA CLEMANCEAU - GENNAIO 2006/ THE END OF CLEMANCEAU - JANUARY 2006

Roma, Italia — Il governo egiziano ha deciso di lasciar passare la portaerei francese Clemenceau attraverso lo Stretto di Suez. La nave ha iniziato il passaggio dello Stretto, che dovrebbe durare 15 ore, alle 24 di domenica, trascinata da 4 rimorchiatori e scortata a terra da mezzi dell'Esercito egiziano.

"Non solo la Francia ha ingannato il mondo sullo stato della sua nave da guerra sostenendo di averla decontaminata dall'amianto quando ne contiene ancora 500 tonnellate, ma il governo egiziano ne ha giustificato ora il passaggio utilizzando una legge di 200 anni fa.  Se tornava al tempo degli antichi Egizi faceva prima- commenta Vittoria Polidori, responsabile Inquinamento di Greenpeace - Consentendo alla nave di continuare il suo viaggio vergognoso, l'Egitto fa carta straccia del diritto internazionale e sceglie di tutelare i suoi interessi egoistici invece di quelli all'ambiente e alla salute del maggior cantiere di rottamazione delle navi al mondo, in India".

La Corte Suprema Indiana ha stabilito che la Clemenceau non può entrare nelle proprie acque territoriali finché non verrà presa la decisione finale, attesa per il 13 febbraio. Greenpeace tiene sotto controllo la portaerei francese da quando, nel 1997, la nave è stata disarmata e dichiarata in disuso.

In base ai piani iniziali, la Clemenceau doveva essere semplicemente affondata nel Mediterraneo e diventare, quindi, una sorta di "scogliera artificiale" altamente tossica.  Da allora il governo francese e tutti i diversi soggetti che nel tempo hanno avuto in gestione la nave hanno cercato in tutti i modi di sbarazzarsene.


LA FINE DELLA CLEMANCEAU - FEBBRAIO 2006/ THE END OF CLEMANCEAU - FEBRUARY 2006

Parigi, 20 febbraio 2006 – Greenpeace è soddisfatta e con lei le altre tre associazioni ambientaliste che hanno messo alle corde il governo francese e obbligato il presidente Jacques Chirac a dare l'ordine del macchina indietro ai rimorchiatori che stavano spingendo la vecchia ex portaerei Clemenceau verso le spiagge indiane, dove doveva essere smantellata.

Il consiglio di stato ha dato ragione a Greenpeace, al comitato anti-amianto Jussieu, all'associazione nazionale vittime dell'amianto e a Ban Abestos. La decisione più importante e che crea il problema di più lunga durata al governo francese è che i residui militari come il guscio della Clemenceau non sfuggono alla categoria delle “scorie”, entrando con questo nelle categorie previste dalla convenzione di Basilea se, come la Clemenceau e molte altre navi in fine carriera, sono piene di amianto.

La decisione obbligata di Jacques Chirac segna uno smacco serio per il presidente e per il suo ministro della difesa, Michele Alliot-Marie, dopo una guerra lunga e aspra con gli ambientalisti, ma doppiamente imbarazzante, anche perché tutto questo avviene a pochi giorni da una visita di stato di Chirac in India, dove voleva rilanciare l'immagine e spingere la penetrazione industriale e finanziaria francese in una delle aree più dinamiche del globo, ma dove la presenza transalpina per ora non ha sfondato.

A Chirac e al governo deve anche bruciare non solo la brutta figura a livello internazionale, ma anche l'attacco delle opposizioni che approfittano dell'imbarazzo generale per definire “grottesca” e “ridicola” l'intera avventura della ex portaerei e delle scelte ministeriali.

L'ex portaerei verrà portata nel porto militare di Brest passando per il capo di Buona Speranza.

La nave, in disarmo da circa nove anni, aveva lasciato il 31 dicembre scorso il porto militare di Tolone dopo una sentenza del tribunale amministrativo parigino che aveva allora respinto la richiesta degli ambientalisti.

La nave trainata da rimorchiatori dovrebbe impiegare circa tre mesi per il lungo viaggio di ritorno verso le acque territoriali francesi, il cui costo aggiuntivo è stato valutato in circa un milione di euro.

Poi si riproporrà il problema di che fare con quel relitto diventato ingombrante e anche molto costoso.

Laurent Fabius, ex primo ministro socialista e candidato all'Eliseo, ha proposto la creazione di un “grande cantiere” europeo per togliere l'amianto alle navi, anche perché “ci sono molte altre navi che sono nella stessa situazione della Clemenceau”.


GIUDIZIO FINALE DELLO SHINANO / FINAL SENTENCE OF THE SHINANO


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