BATTAGLIA NAVALE DI SALAMINA

NAVAL BATTLE OF SALAMINA

(23 SETTEMBRE 480 A.C.)

IL TRIONFO DI TEMISTOCLE

- LA GRECIA SALVA L'OCCIDENTE -


STORIA

HISTORY


CONTESTO STORICO

HISTORICAL CONTEST

(Tratto da "Le cento battaglie che hanno cambiato la storia", Paul K. Davis, 1999, Newton & Compton Editori)


Nonostante il fallimento del suo tentativo di occupare la Grecia nel 490 a.C., Dario non aveva intenzione di lasciare i Greci impuniti per l'aiuto precedentemente fornito alle province ribelli della Ionia. Avrebbe organizzato subito un'altra invasione, ma doveva prima affrontare una rivolta in Egitto; nel 486 a.C., però, prima di essere riuscito a domarla, morì, lasciando il trono al figlio Serse.

Questi, portate a termine le operazioni in Egitto, cominciò a preparare la spedizione punitiva contro la Grecia.

E' impossibile sapere con certezza quanti uomini vi partecipassero, dal momento che i cronisti dell'epoca sono rimasti famosi per le loro esagerazioni, sia allo scopo di far apparire più gloriosa la vittoria, sia perchè la macchina bellica persiana sembrava talmente smisurata da annoverare, come afferma Erodoto, 2,6 milioni di uomini.

Se però si presuppone che questa cifra includesse non solo i soldati, ma anche tutto il numeroso personale di supporto (cuochi, impiegati, lavandai e così via), allora, forse, non è proprio eccessiva.

Erodoto, comunque, dichiara che, inclusi gli addetti ai vari servizi di assistenza, il numero totale dei partecipanti alla campagna di Serse superava i 5 milioni di persone.

Scrittori più moderni (Maurice, in «Journal of Hellenic Studies»; Munro, in The Cambridge Ancient History) stimano che le forze combattenti annoverassero tra i 150.000 e i 180.000 uomini, provenienti da tutte le parti dell'impero persiano.

Dopo la grande vittoria conseguita sui Persiani a Maratona nel 490 , i Greci non si erano concentrati come i loro avversari sulla guerra imminente.

Atene, Sparta e gran parte delle altre polis (città-stato) avevano ripreso a polemizzare e litigare tra loro; tuttavia, nell'inverno de1481, quando giunsero notizie dell'avvicinarsi delle forze di Serse, si decisero finalmente a superare i contrasti, indicendo una conferenza panellenica nell'istmo di Corinto sotto la presidenza di Sparta, anche se molte delle polis del nord non inviarono rappresentanti.

Il maggior punto di discussione fu dove stabilire la posizione difensiva.

Secondo Sparta, ci si sarebbe dovuti attestare all'istmo di Corinto, perchè il Peloponneso, la penisola dove vivevano, rappresentava il cuore dell'indipendenza greca; una simile decisione, però, significava abbandonare alla Persia senza combattere tutta la zona settentrionale e centrale del Paese, con la possibilità che le polis a nord dell'istmo passassero a Serse per salvare i loro territori dalla distruzione.

Se, invece, la difesa fosse stata organizzata in una posizione più avanzata, gli angusti valichi delle Termopili o della valle di Tempe avrebbero potuto essere controllati da un piccolo contingente, mentre lo stretto tra la terraferma e l'isola di Eubea offriva poco spazio per manovrare, rendendo inutile la superiorità numerica delle navi persiane.

Una spedizione venne inviata a nord, ma, rendendosi conto che i passi da difendere erano troppi, la forza tornò a sud, dando agli abitanti della regione settentrionale la sensazione di essere abbandonati a se stessi.

A peggiorare le cose, quando i Greci consultarono il famoso oracolo di Delfi, ricevettero un responso estremamente negativo: Atene sarebbe stata distrutta, mentre le altre polis si sarebbero salvate se si fossero tenute in disparte.

Fu fatto un secondo tentativo, e questa volta la risposta fu più positiva, anche se piuttosto ambigua: gli Ateniesi avrebbero dovuto difendersi dietro «i muri di legno» , il che poteva significare sia le mura della città, sia le murate delle loro navi.

La maggioranza accettò questa seconda interpretazione, e venne richiesto alla colonia greca di Siracusa di inviare la sua potente flotta; ciò non fu possibile, perchè la colonia stava per essere attaccata dai Cartaginesi del Nord Africa, probabilmente per ordine di Serse, che controllava i Fenici, fondatori di Cartagine.

Infine, i Greci decisero di attestarsi a nord, essendo gli Spartani troppo timorosi di dover difendere da soli l'istmo di Corinto.

Intanto Serse, nella primavera del 480, dopo aver attraversato l'Ellesponto (lo stretto dei Dardanelli) su due ponti di barche con una delle più notevoli imprese di ingegneria di quei tempi, cominciò a muovere le sue imponenti forze lungo il perimetro dell'Egeo.

Come aveva fatto Dario prima di lui, inviò messaggeri in Grecia a chiedere pegni di sottomissione, ricevendo risposte positive soltanto dalle città-stato più settentrionali.

Lasciata l' Asia Minore ed entrate in Europa, le truppe di Serse marciarono lungo la costa, mentre la flotta trasportava i rifornimenti.

I Persiani seguivano il contorno dell'Egeo avvicinandosi ai Greci, che li aspettavano alle Termopili e nello stretto braccio dl mare dell'isola di Eubea.


HISTORICAL CONTEST

Despite the failure of his attempt to occupy Greece in the 490 a.C., Dario didn't have intention to leave the unpunished Greek for the help previously furnished to the rebellious provinces of the Ionia. You/he/she would immediately have organized another invasion, but it owed first to face a revolt in Egypt; in the 486 a.C., however, before having succeeded in taming it, it died, leaving the throne to his child Serse.

These, bring defeasible the operations in Egypt, started to prepare the punitive consignment against Greece.

And' impossible to know with certainty how many men participated you, from the moment that the reporters of the epoch have been famous for their exaggerations, both to the purpose to make to appear more glorious the victory, both because the car war shutter seemed so immoderate to enumerate, as he affirms Erodoto 2,6 million men.

If however it is implied that this figure not only included the soldiers, but also the whole numerous personnel of support (cooks, employed, laundrymen and so street), perhaps it is not really excessive then.

Erodoto, declares however, that, I included the employees to the various services of assistance, the total number of the participants to the country of Serse it overcame the 5 million of people.

More modern writers (Maurice, in «Journal of Hellenic Studies»; Munro, in The Cambridge Ancient History) they esteem that fighting strengths enumerated between the 150.000 and the 180.000 men, coming from all the parts of the empire persiano.

After the great victory achieved on the Marathon Persiani in 490, the Greek were not assembled as their adversaries on the imminent war.

Athens, Sparta and big part of the other polises (city-is) you/they had started over polemizing and to quarrel among them; nevertheless, in the winter de1481, when news of the came to draw near some strengths of Serse, they were finally decided to overcome the contrasts, indicendo a lecture panellenica in the isthmus of Corinto under the presidency of Sparta, even if a lot of the polises of the north didn't send representatives.

The most greater point of discussion was whether to establish the defensive position.

According to Sparta, there would be due to attest to the isthmus of Corinto, because the Peloponneso, the peninsula where they lived, it represented the heart of the Greek independence; a similar decision, however, meant to surrender to the Persia without fighting the whole northern and central zone of the Country, with the possibility that the north polises of the isthmus passed to Serse to save their territories from the destruction.

If, the defense had been organized in a more advanced position instead, the narrow passes of the Termopilis or the valley of Tempe would have been able to be checked by a small contingent, while the narrow one between the dry land and the island of Eubea offered little space to maneuver, the numerical superiority of the ships making shutters useless.

A consignment was sent to north, but, making himself/herself/itself account that the footsteps to defend the strength they were too many it returned to south giving the feeling to be abandoned to him same to the inhabitants of the northern region.

To worsen the things, when the Greek consulted the famous oracle of Delfi, they received an extremely negative response: Athens would have been destroyed, while the other polises would be saved if you/they were held apart.

It was made a second attempt and this time the answer it was more positive, even if rather ambiguous: the Athenians would have had to defend themselves behind «the wood walls», which could mean both the boundaries of the city and the bulwarks of their ships.

The majority accepted this second interpretation, and you/he/she was required to the Greek colony in Syracuse to send its powerful fleet; this was not possible, because the colony was about to be attached from the Carthaginian ones of the North Africa, probably for order of Serse, that checked the Phoenician ones founders of Cartagine.

The Greek finally, decided to attest him to north, being too much the timorous Spartanis to have to defend alone the isthmus of Corinto.

Meanwhile Serse, in the 480 spring, after having crossed the Ellesponto (the narrow one of the Dardanellis) on two bridges of boats with one of the most notable enterprises of engineering of that times, it started to move his/her imposing strengths along the perimeter of the Aegean one.

As had made Dario before him, it sent messengers in Greece to ask pawns of subjugation, receiving only positive answers from the city-is more northerners.

Left Smaller Asia and entrances in Europe, the troops of Serse marched along the coast, while the fleet transported the restocking.

The Persianis followed the contour of the Aegean one approaching himself to the Greek, that waited for them to the Termopilis and in the narrow arm dl sea of the island of Eubea.


STORIA DELLA BATTAGLIA NAVALE DI SALAMINA / HISTORY OF THE NAVAL BATTLE OF SALAMINA

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